Giuseppe Millico

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Giuseppe Vito Millico (Terlizzi, 19 gennaio 1737 - Napoli, 2 ottobre 1802) fu un cantante castrato soprano, compositore e insegnante italiano.

Giunse a Napoli nel 1744, dove frequentò uno dei quattro conservatori partenopei, e nel 1757 debuttò come cantante a Roma. Tra il 1758 e il 1765 prestò servizio presso la Corte Imperiale Russa e nel 1769 fu a Parma, dove cantò nell'opera Le feste d'Apollo di Christoph Willibald Gluck. L'anno successivo si esibì a Vienna nella prima di un'altra opera gluckiana, Paride ed Elena (cantò nel ruolo di Paride). Nel 1772 si recò a Londra e nel 1774 fu a Parigi (sempre con Gluck) e successivamente a Zweibrücken e Mannheim. Nel 1775 tornò in Italia, dove apparve nei palcoscenici di Venezia, Firenze, Milano e Roma e nel 1780 tornò definitivamente a Napoli, dove fu nominato Musico Soprano della Real Cappella. Ivi iniziò l'attività di compositore d'opere, tra le quali musicò Ipermestra o Le Danaidi di Ranieri de' Calzabigi. Inoltre scrisse musica per parecchie cantante, numerose arie, canzonette e duetti, spesso con l'accompagnamento d'arpa.

[modifica] Lavori

[modifica] Opere

La pietà d'amore (dramma pastorale, 1780-2, Napoli)
Ipermestra o La Danaidi (tragedia per musica, libretto di Ranieri de' Calzabigi, 1783)
La figlia di Jefte (pasticcio, libretto di G. Lucchesi, 1785, Napoli)
La Zelinda (dramma per musica, libretto di G. Lucchesi, 1786, Napoli)
Le cinesi (dramma per musica, libretto di Pietro Metastasio, 1786-93, Napoli)
L'isola disabitata (dramma per musica, libretto di Pietro Metastasio, 1786-93, Napoli)
L'avventura benefica (dramma per musica, libretto di Giuseppe Saverio Poli, 1797, Napoli)
Ecuba e Climene (di dubbia attribuzione)
Achille in Sciro (pasticcio, libretto di Pietro Metastasio)
Esther (tragédie, libretto di Jean Racine; di dubbia attribuzione)