Grammatica normativa
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La grammatica normativa espone una serie di "norme" fondate essenzialmente sul modello di lingua che viene proposto dalle persone colte e dalla scuola. Essa pertanto comprende la fonologia, la morfologia e la sintassi di una lingua.
La linguistica moderna distingue tra fonetica, che analizza i suoni del linguaggio o foni (dal greco foné = suono) nel loro aspetto fisico, dalla fonologia che si interessa dei suoni distintivi di una lingua al cui cambiamento corrisponde un cambiamento di significato, come ad esempio nella serie c are, d are, f are, m are, p are, r are le cui unità distintive si chiamano fonemi.
I fonemi si rappresentano nella scrittura per mezzo di segni chiamati grafemi (a, b, c, d, e, f, g, h, ecc.).
Per scrivere in modo corretto in una determinata lingua si utilizza l'ortografia, dal greco orthòs (corretto) e grafìa (scrittura).
Le norme ortografiche sono molto rigorose e un qualunque enunciato della lingua italiana si scrive in una sola maniera.
(sezione da continuare)
Ogni parola che scriviamo è una delle parti del discorso:
variabili, perché vengono declinate secondo i casi, i tempi e/o secondo i generi:
e invariabili, perché non subiscono alterazioni.
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