Utente:Guido Magnano/Sandbox
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[modifica] Prove della voce su Matematica e Musica
[modifica] definizione generale
Il rapporto fra matematica e musica si può intendere in due sensi:
- più generale e indiretto: poiché la musica si serve dei suoni, tutto quello che riguarda la fisica acustica, le basi fisico/percettive del linguaggio musicale, la modellizzazione matematica dei suoni (fino a tutti gli argomenti connessi agli strumenti elettronici e digitali per generare o riprodurre suoni) determina un rapporto fra matematica e musica. Tuttavia per questa strada l'argomento diventa enorme e ingestibile.
- si può intendere il tema matematica e musica, in senso ristretto, come tutto ciò che concerne l'uso esplicito e consapevole di concetti e strumenti matematici da parte dei musicisti e dei teorici musicali. In questo modo l'argomento risulta delimitato, anche se stabilire il confine fra questo approccio e il precedente, ad esempio quando si parla di intervalli e scale musicali, non è semplice.
Nel secondo approccio rientra pienamente il fatto storico che dall'antichità classica al XVI secolo (e oltre) la musica sia stata considerata un capitolo della matematica, insieme con aritmetica, geometria e astronomia. Mettere una sezione specifica su questo.
[modifica] scale musicali e temperamenti
Nella voce attuale Rapporto tra musica e matematica si parla solo di questo, ma si trovano praticamente le stesse cose in temperamento (musica). Mettere qui solo i concetti fondamentali, per i dettagli citare temperamento (musica) e le altre voci collegate.
[modifica] musica mensurale (proporzioni e prolazioni)
Esistono le voci notazione mensurale, prolazione e isoritmia; si possono mettere qui i concetti generali ed eventualmente integrare le singole voci. Ci sono informazioni utili alla voce musica medioevale.
[modifica] musica e numerologia
Ahimé, il tema esiste, ma è un terreno scivoloso... vedi numerologia.
Da citare: Gematria, Marriage Numbers, and Golden Sections in Dufay's "Resvellies vous", Allan W. Atlas, Acta Musicologica 59(2) (1987), pp. 111-126 [(su JSTOR)]
[modifica] cosmologie musicali
Parente del precedente, ma almeno è più facile delimitare il tema: Pitagora, Platone, Claudio Tolomeo, Robert Fludd, Johannes Kepler e tutte le idee più o meno bislacche sull'armonia delle sfere.
[modifica] trasformazioni geometriche e simmetrie in musica
canoni, fughe ecc.: li citano tutti tantissimo (vedi GEB), ma per me questo è un punto controverso perché le tecniche contrappuntistiche NON sono mai state viste dai compositori - da Machaut a Bach e oltre - come tecniche matematiche, è un'idea che ci siamo fatti noi secoli dopo;
[modifica] metodi matematici nella composizione musicale
a parte i canoni e l'isoritmia, già visti sopra, qui ci dovrebbero stare le tecniche moderne di tipo algoritmico (stocastico, frattale etc.), ammesso che si trovi un esperto perché io sono mal messo...
Grazie all'elettronica, oggi molti compositori lavorano con strumenti matematici anche direttamente sul suono. Questo rende ancora più problematico il confine tracciato all'inizio (che esclude da questa trattazione l'acustica fisico-matematica). Se le voci di acustica sono ben fatte, comunque, la cosa è facilmente gestibile con gli opportuni riferimenti. Speriamo.
[modifica] metodi matematici nell'analisi musicale
idem come per la precedente. Posso guardare Analisi musicale di Ian Bent. La voce analisi musicale in it.wiki è uno stub, il che non promette bene.
[modifica] Bibliografia
Music and Mathematics from Pythagoras to Fractals, J. Fauvel, R, Flood & R. Wilson eds., Oxford Univ. Press 2003, ISBN 0-19-851187-6
Music: a Mathematical Offering, D. Benson, Cambridge Univ. Press 2006, ISBN 0-52-161999-8, versione PDF scaricabile legalmente qui
[modifica] Collegamenti esterni
(EN) Mathematicians and Music, by R C Archibald, Brown University.