Intonarumori
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L'Intonarumori fu una famiglia di strumenti musicali inventati nel 1913 da Luigi Russolo. Essi erano formati da generatori di suoni acustici che permettevano di controllare la dinamica, il volume, la lunghezza d’onda di diversi tipi di suono.
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[modifica] Descrizione strumento
Ogni strumento era formato da un parallelepipedo di legno con un altoparlante di cartone o metallico nella parte anteriore. Il suonatore schiacciava bottoni e strane leve per mettere in funzione il macchinario e controllarne le dinamiche.
All’interno degli intonarumori c’erano lastre di metallo, ingranaggi e corde metalliche che venivano fatte vibrare. Le tensioni delle corde erano modificate dal suonatore che, glissando sulla corda, generava note.
Secondo il rumore prodotto, gli strumenti erano classificati per famiglie (crepitatori, gorgogliatori, rombatori, ronzatori, scoppiatori, sibilatori, stropicciatori e ululatori), ciascuna delle quali comprendeva a sua volta vari registri (soprano, contralto, tenore e basso).
[modifica] Intonarumori dal vivo
La prima apparizione pubblica degli intonarumori fu nel 1913 al Teatro Storchi a Modena dove Russolo presentò un “esplodente”. Nel 1914 fece molti concerti a Milano (Teatro Dal Verme), Genova (Politeama) e Londra (Coliseum). Nel 1921, finita la Prima Guerra Mondiale, presentò tre concerti a Parigi (Théatre des Champs-Elysées) e, nel 1922, collaborò con Filippo Tommaso Marinetti componendo sottofondi musicali creati con intonarumori per ‘’il tamburo di fuoco’’.
[modifica] Apprezzamenti importanti
Il lavoro di Russolo venne preso in seria considerazione da autori come Honegger, Igor Stravinsky, Maurice Ravel, Milhaud, De Falla, Casella, Edgar Varèse (che presentò l’ultima esibizione pubblica di Russolo nel 1929 durante l’inaugurazione di un’esibizione futurista a Parigi), Kahan, Diaghilev, Claudel e Mondrian che scrisse un articolo sugli Intonarumori per De Stijl.