Isacco Comneno (Porfirogenito)

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Isacco Comneno (in greco: Ισαάκιος Κομνηνός, Isaakios Komnēnos), Nacque nel 1113 a Costantinopoli morì dopo il 1154, erano il terzo figlio dell'Imperatore Giovanni II Comneno e di sua moglie Piroska d'Ungheria.

[modifica] Biografia

Poco prima della morte del padre Giovanni II Comneno avvenuta nel 1143, quest'ultimo indicò come suo sucessore il figlio Manuele che era suo qurtogenito, questo successe perché i due primigeniti di Giovanni erano morti in una campagna militare in Cilicia di un morbo al tempo sconosciuto, e Isacco che era il terzogenito aveva portato le salme dei due fratelli alla capitale, Costantinopoli, dove avrebbero ricevuto una degna sepultura, ma mentre Isacco era a Costantinopoli, e il padre aveva appena sconfitto i ribelli armeni, stava procedendo per tornare a casa, ma durante una battuta di caccia Giovanni fu ferito da una freccia, la ferita si infettò, e Giovanni sapeva che la morte era vicina, e quindi visto che dei due figli che gli erano rimasti preferiva il più piccolo, Manuele I di Bisanzio, che si trovava accanto a lui nel momento della sua morte, gli pose in capo la corona d'Imperatore bizantino, visto che Giovanni considerava che Manuele gli assomigliasse di carattere ecco perché lo preferiva di più del suo terzogenito Isacco.

Manuele dopo la morte del padre si trattenne altri giorni in Cilicia perché prima fece costruire un monastero nel luogo dove era morto il padre e in seguito trasportare le sue spoglie fino a Costantinopoli, dove sarebbe stato sepolto. Poi Manuele nominò Giovanni Axuch fedele amico del padre suo reggente, ordinandogli di andare a Costantinopoli e di far arrestare suo fratello Isacco, in quanto questi aveva le chiavi del tesoro e delle insegne imperiali.

In breve tempo Axuch raggiunse Costantinopoli, dove la notizia della morte dell'Imperatore non era ancora pervenuta. E così arrestò Isacco, fratello di Manuele, e lo zio, fratello del padre defunto, anch'egli di nome Isacco. Dopo ciò Axuch si diresse verso Santa Sofia, dove radunò il clero. Al momento non era ancora stato nominato un Patriarca ed egli promise agli ecclesiastici che, se avessero incoronato Manuele a Santa Sofia, sarebbero state donate cento piastre d'argento ogni anno alla basilica. Questa offerta fu assai gradita e, quando Manuele arrivò a metà agosto del 1143 e nominò patriarca di Costantinopoli Michele Curcuas - un monaco del monastero di S. Michele Arcangelo ad Oxeia (oggi Sivri Ada), sul Bosforo - il clero che partecipò alla cerimonia in Santa Sofia per incoronare Manuele gli espresse il proprio consenso. Dopo qualche giorno Manuele dette l'ordine di liberare il fratello Isacco e lo zio Isacco, che non rappresentavano più un pericolo per lui.

Dal 1145 al 1146 Isacco partecipò a una campagna contro i turchi selgiuchidi in Anatolia.

Anche se il rapporto fra i due fratelli non fu molto semplice, non ci fu mai un conflitto aperto e Isacco godette la dignità della corte e il titolo di sebastokratōr. Le unioni delle figlie di Isacco con altri re di altri stati servirono per la politica di alleanze straniere di Manuele.

[modifica] Famiglia

Dalla sua prima moglie, Teodora, Isacco ebbe cinque figli:

Alessio Comneno.
Irene Comnena, che sposò un Ducas non specificato probabilmente Kamateros, e divenne la madre di Isacco Comneno Re di Cipro.
Giovanni Comneno.
Anna Comnena, che sposò Costantino Makrodoukas.
Maria Comnena, moglie del Re Stefano IV d'Ungheria.

Dalla sua seconda moglie, Irene Synadene, Isacco ebbe due figlie:

Teodora Comnena, moglie di Baldovino III di Gerusalemme.
Eudocia Comnena (moglie di Guglielmo VIII di Montpellier), moglie di Guglielmo VIII di Montpellier.