Isoglossa
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Il termine isoglossa è parola composta dal prefisso greco iso- indicante "uguaglianza" e dalla parola greca γλῶσσα, "lingua": esso indica una linea che, su una carta geografica, racchiude tutti i punti di un territorio che condividono un tratto linguistico comune (di qualunque tipo: lessicale, fonetico, morfo-sintattico), proprio come le isobare sono linee che rappresentano i punti con una medesima pressione atmosferica o le isoipse (o curve di livello) uniscono i punti che si trovano alla stessa altitudine.
Per estensione i linguisti chiamano isoglossa anche il tratto linguistico condiviso dai parlanti compresi nella linea suddetta. Si dice quindi che la lingua A e la lingua B condividono o non condividono una data isoglossa a seconda che condividano o meno un dato tratto linguistico.
Di fatto, un'isoglossa segna il confine tra due aree in cui vi sono una o più differenze di fenomeni linguistici. Essa è impiegata, soprattutto dai dialettologi, per distinguere le varietà di lingua in una determinata zona.
L'isoglossa più importante della penisola italiana è quella La Spezia-Rimini, che divide le parlate settentrionali, appartenenti ai dialetti gallo-italici, da quelle dell'area mediana.