Josef Bican
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Josef "Pepi" Bican (Vienna, Austria, 25 settembre 1913 - 12 dicembre 2001) è un ex calciatore austriaco nel ruolo di centravanti.
È l'unico giocatore al mondo ad avere giocato e segnato con la maglia di tre nazionali diverse ed è considerato uno dei più grandi giocatori mai prodotti dal calco danubiano.
Nato da una famiglia proveniente dalla Cecoslovacchia (il padre Frantisek proveniva dalla Boemia e venne a giocare nell'Hertha Vienna), rimase orfano in giovane età, tanto che doveva giocare a calcio senza scarpe. Si dice che questo lo abbia aiutato ad acquisire una particolare sensibilità nel controllo di palla.
Dopo aver frequentato una scuola ceca a Vienna, entrò a far parte delle giovanili delll'Hertha Vienna all'età di 12 anni, passando a 18 anni al Rapid Vienna. In una delle rare occasioni in cui sua madre Ludmila andò a guardare una sua partita, vedendo che subì un fallo da un avversario, scese in campo picchiando il suo ombrello contro l'autore del fallo.
Oltre ad un eccellente controllo con entrambi i piedi, Bican aveva nello scatto una delle sue caratteristiche vincenti: correva i 100 metri in 10,8 secondi, tanto da poter competere con gli sprinter dell'epoca.
Esordì all'età di 20 anni con la nazionale austriaca, il 29 novembre 1933 contro la Scozia a Glasgow. Con il wunderteam prese parte ai mondiali del 1934, arrivando in semifinale e segnando una rete. Con la nazionale austriaca giocò in totale 19 partite segnando 14 reti.
Trasferitosi in Cecoslovacchia nel 1937, andò allo Slavia Praga con cui giocò per tutto il periodo della Seconda Guerra Mondiale. Divenne cittadino cecoslovacco, ma non poté giocare i mondiali del 1938: esordì in nazionale cecoslovacca infatti il 7 agosto 1938 con una tripletta contro la Svezia. Dopo le prime partite e l'annessione della Cecoslovacchia alla Germania non giocò più in nazionale fino alla fine della guerra, totalizzando fino al 1949 14 partite con 12 reti. Tuttavia il 12 novembre 1939 giocò l'incontro che la Germania giocò contro la nazionale della Boemia e della Moravia, segnando 3 reti del clamoroso 4-4 finale.
Durante la guerra fu per cinque anni di seguito il miglior cannoniere dei campionati europei, segnando oltre 200 reti in cinque stagioni (nel campionato del protettorato di Boemia e Moravia) con il record personale di 57 nel 1944. Complessivamente fu capocannoniere di 12 campionati alla fine della carriera.
Al termine del conflitto fu conteso fra vari club europei, fra cui la Juventus. Bican tuttavia non si trasferì in Italia in quanto temeva che il comunismo potesse salire al potere, cosa che invece curiosamente avvenne nel 1948 in Cecoslovacchia. Bican si rifiutò di aderire al partito comunista come già aveva rifiutato di entrare a far parte del partito nazionalsocialista in Austria.
Trasferitosi al Vitkovice Zelezarna, fu ancora capocannoniere nel 1950, nel 1951 passò al Hradec Kralove, ma il 1 maggio 1953 il partito comunista l'obbligò a lasciare la città e la squadra. Tornato alla Slavia, che aveva nel frattempo mutato il nome in Dinamo Praga, giocò fino all'età di 42 anni, record dell'epoca.
Detiene il record di gol del campionato di calcio cecoslovacco con 218 segnature ufficiali, oltre alle 232 nel periodo bellico del protettorato di Boemia e Moravia. In carriera ha segnato un totale di 643 reti in campionato.
Durante la primavera del 1968 gli fu permesso di allenare un club all'estero e fu assunto da una squadra belga.
Dopo aver avuto problemi di cuore nel 2001, morì all'età di 88 anni pochi giorni prima di Natale sebbene sembrasse potesse tornare a casa per le festività.
