Katsuhiro Ōtomo
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Katsuhiro Ōtomo (大友 克洋 Ōtomo Katsuhiro?) (Prefettura di Miyagi, 14 aprile 1954) è un autore di fumetti, animatore e regista giapponese.
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[modifica] Biografia
Katsuhiro Ōtomo nasce ad Hasama nella prefettura di Miyagi, a 400 km nord-est di Tokyo, il 14 aprile del 1954.
Il 4 ottobre 1973 pubblica sul magazine settimanale Action "A Gun Report", un adattamento della novella "Mateo Falcone", lavoro dello scrittore e drammaturgo francese Prosper Mériméé.
Il 25 aprile del 1974 viene pubblicato, sempre su Action, "Boogie Woogie Waltz 1", 23 pagine di storie brevi che delineano la realtà urbana di una Tokyo contemporanea fra abuso di droghe, musica rock, violenze, sesso, omicidi. La seconda parte arriverà circa un mese più tardi. Ancora decisamente sperimentale per lo stile, è un lavoro chiave della prima produzione, che lo stesso Ōtomo proporrà alla casa editrice Kodansha di pubblicare nel 1981 nel libro "Boogie Woogie Waltz", con la volontà di ritracciare il suo passato di mangaka.
Nel 1978 disegna e pubblica sulla testata Young Comic una personale parodia del classico "Hansel e Gretel" dei fratelli Grimm. Inizia così la costante realizzazione di una serie di parodie di classici, da "Il Mago di Oz" a "Biancaneve", dai " Tre piccoli porcellini" al "Robinson Crusoe".
Ma è nel 1979, dopo anni di storie brevi, ad uscire quello che è il lavoro chiave della produzione che va dal 1971 al 1979: il 27 gennaio, su Draks Action, della lunghezza di 50 pagine, esce Fireball. L'introduzione del lavoro è un omaggio appassionato e intelligente all' opera "Mano e globo riflettente" dell'artista grafico olandese M. C. Escher, e le seguenti pagine sono un succulento corpo formato da quelle che saranno, per le produzioni a venire, le principali caratteristiche stilistiche e tematiche del mangaka. Troviamo quello stile grafico, quelle architetture, quella semplicità e pulizia del tratto, quel ritmo incalzante, quella presenza di poteri telecinetici, tecnologia, esplosioni atomiche. E' interessante notare che Fireball, nonostante sia non finita come storia, non lascia il lettore con la sensazione di volere di più di ciò che è stato presentato. Al tempo stesso, si percepisce chiaramente la portata dell'intuizione avuta da Ōtomo, come se si avesse di fronte agli occhi un paradigma che chiede di essere applicato a progetti più ambiziosi e profondi: è esattamente ciò che accadrà. Fireball è l'overture ad una produzione costante ed eccellente, e segnala definitivamente la presenza nella nazione di un mangaka unico.
Nel marzo del 1979 esce "Short Peace", raccolta di alcuni lavori eseguiti fra il 1976 e il 1979. Nel luglio dello stesso anno esce il numero 7 della rivista mensile PAFU completamente dedicato ad Otomo, sulla scia del successo di Fireball. Infine, sempre nel 1979, ad ottobre, esce una terza pubblicazione, Highway Star, seconda raccolta di storie brevi disegnate tra il 1975 e il 1978. Da notare la meravigliosa immagine sulla prima di copertina.
Nel 1980, fra la creazione di altre storie brevi e la realizzazione di altre rivisitazioni in chiave parodistica di altri classici, arriva la prima parte di quella che sarà un' altra opera chiave dell'autore, "Domu" (In Italia "Sogni di Bambini"). Intanto, è del 1981 l'uscita delle seguenti pubblicazioni:
- "Good Weather", raccolta di storie brevi prodotte tra il 1974 e il 1980, famosa per la sua splendida copertina che ha richiesto ad Otomo circa due mesi e mezzo di intenso lavoro per essere concepita e disegnata;
- "Sayonara Nippon", altra raccolta di storie disegnate tra il 1977 e il 1980.
- "Hansel To Gretel", raccolta di tutte le parodie e riproposizioni di classici finora realizzate.
- Il manga "Apple Paradise".
1982-83: Alla fine del 1982 inizia la stesura di Akira. Domu viene completato, e un'anno dopo edito in un unico volume che raccoglie le quattro parti con l'aggiunta di altro materiale rispetto alla serializzazione sulla rivista Draks Action. Domu, premiato con il Science Fiction Grand Prix Award del 1983 e primo manga a essere onorato di tale riconoscimento, è da molti considerato un vero e proprio capolavoro: la storia narra di una serie di misteriosi omicidi che avvengono in un enorme complesso condominiale, e l'autore torna a trattare temi già affrontati in Fireball, come i poteri telecinetici. La magnificenza visuale di alcune tavole, la maniera di concepire e disegnare gli sfondi con una maestria senza pari, la semplicità e la chiarezza dei tratti dei suoi personaggi sul campo medio e lungo così come l' occasionale complessità in alcuni ritratti in primissimo piano, la capacità di rendere l'atmosfera palpabile e una maestria narrativa sono solo alcuni delle caratteristiche che consacrano quest' opera. Dello stesso anno è la pubblicazione di KIBUN HA MOO SENSOO, su storia di Toshihigi Yahagi, e della raccolta "Boogie Woogie Waltz". Nel 1983 lavora anche come character designer al film Genma Taisen (La guerra contro Genma), regia di Rin Taro, primo passo dell'autore nel mondo dell'anime. Il risultato è ben visibile nell'artbook edito lo stesso anno, "Character off - Genma Taisen". Continua la realizzazione di Akira.
E' in un arco di tempo che va dal 1982 al 1990, Otomo inizia e finisce la realizzazione di Akira, che sarà pubblicato in Giappone in volumi da 1 a 6 tra il 1984 e il 1993. Non solo: oltre a quanto già detto precedentemente, tra il 1982 e il 1987 si occupa anche dei titoli di testa e di coda del programma televisivo YOU, dell' anime tratto da AKIRA (che esce il 16 luglio 1988, la cui sceneggiatura è scritta a quattro mani insieme a Izo Hashimoto.), di varie illustrazioni pubblicitarie (1984, e sono la camera T70 Gun o l'air conditioning Honda City Turbo 2), dell' uscita della ristampa di Short Piece (1986), delle sequenze di apertura e chiusura dell'anime Robot Carnival (1987), del cortometraggio "KOJI CHUSI MEIREI" terzo episodio presente nell' animazione "Meikyu Monogatari" (sempre 1987, conosciuta anche come "Manie Manie"), della preparazione e pubblicazione dell' artbook "KABA" (1989, un artbook che raccoglie suo materiale fin dal 1971). Nel 1989 uscirà inoltre in Giappone Otomo Anthology 1, prima di due antologie che raccolgono lavori tra il 1977 e il 1982 far cui il già citato Fireball.
Ma torniamo ad AKIRA, ovvero quello che da molti è considerato il capolavoro di Katsuhiro Otomo. Come dichiarato dallo stesso Otomo a proposito dell'incompletezza di Fireball, l'autore ha passato diversi anni nel tentare di riprendere e concludere la storia, ma di essere arrivato a chiedersi il perché dover toccare un vecchio progetto quando invece avrebbe potuto riscriverlo, con più tempo e con l'obiettivo di approfondire quello che era stato solo sfiorato. Ed è appunto così che nasce AKIRA, uno dei capolavori assoluti della narrativa di tutti i tempi: si presenta alla fine della sua realizzazione in circa 2200 tavole divise in 120 episodi, tra meravigliose ambientazioni di una Neo-Tokyo nel 2019 viva e pulsante e personaggi profondi e memorabili, un ritmo narrativo senza pari e un impatto visivo unico, un' opera destinata a influenzare centinaia di mangaka nipponici e autori d' oltre confine a venire. L' animazione, un film a detta di molti quasi più vicino a Fireball che al manga AKIRA, sarà un nuovo punto di riferimento in termini di realizzazione e tecnologia nel campo dell' animazione, e darà un contributo immenso all' affermazione dell'animazione giapponese su scala mondiale. Inoltre, una abbondante quantità di merchandise, artbooks e materiale di ogni tipo invade il globo sulla scia del culto generato dal manga e dal film: da segnalare a proposito nel 1995 l'uscita dell' artbook "AKIRA CLUB".
Del 1990 è "The Legend Of Mother Sarah", sua la storia su disegni di Nagayasu Takumi.
Realizza nel 1991 World Apartment Horror, esordio alla regia di un film con attori in carne ed ossa dopo le esperienze con l'animazione: è tratto dal manga dello stesso anno realizzato in collaborazione con Satoshi Kon e Keiko Nobumoto. Sempre nel 1991 esce l'animazione (e il manga) "Roujin Z", e sue sono questa volta la storia, sceneggiatura, personaggi e mecha design, su disegni di Tai Okada (anime diretto da Hiroyuki Kitakubo).
Dal 1991 al 1995 si concentra principalmente sull'animazione, a parte alcuni racconti come "Night Flames" (1995, pubblicato nell' "Otomo Anthology 2" del 1996) e altri brevi progetti, fino all' uscita nel 1995 del film di animazione ad episodi "Memories", di cui dirigerà il terzo episodio intitolato "TAIHOO NO MACHI" e curerà la supervisione dell'intero progetto. Del 1996 è "Batman, The Third Mask" all'interno della pubblicazione Batman Black and White.
Inizia nel 1996 i lavori sul suo prossimo lungometraggio animato, Steamboy. fra il 1996 e il 2001 parteciperà dietro le quinte a lavori di animazione come Perfect Blue di Satoshi Kon, al quale darà un piccolo supporto; Spriggan, diretto da Norihiko Sudo, del quale curerà la supervisione; Metropolis, diretto da Rin Taro, del quale scriverà la sceneggiatura.
Del 2002 è la collaborazione con Shinji Kimura per la realizzazione di Hipira.
Nel luglio del 2004 esce finalmente nelle sale Steamboy, ultimo lungometraggio animato di Ōtomo.
Il film lascia la critica fredda (soprattutto quella statunitense), così come molti fan che lamentano nel lavoro la mancanza di una complessità pari a quella di AKIRA, visti tra l'altro i tempi di produzione. Il lungometraggio, per quanto più lungo della media soffre le restrizioni della durata, e si impone comunque per il ritmo delle molte scene d'azione e per la realizzazione delle architetture, degli sfondi e dei macchinari che davvero non ha paragone alcuno, tale è la loro quantità, complessità e bellezza. Ciò che ha invece infastidito molti critici e fan è invece la troppa semplicità della storia e degli eventi, considerati a volte del tutto prevedibili, e denunciano un intreccio ormai abusato e un mancato climax nella troppo lunga sequenza finale d'azione, fatta di interminabili esplosioni. Al tempo stesso, un altrettanto congruo numero di critici e di spettatori ha contestato la superficialità con cui il film è stato spesso letto: ad esempio, senza accorgersi di come non sia una serie di colpi di scena per forza inaspettati e di storie intrecciate e reintrecciate l'obiettivo degli sceneggiatori, ma bensì il volersi concentrare sull' ambiguo rapporto che c'è tra Ray (il protagonista), suo padre e suo nonno, i quali si alternano continuamente in una serie di alleanze e conflitti; oppure, la arguta provocatorietà della sequenza finale, in cui la multinazionale statunitense produttrice di armi si serve di Londra, lasciando i suoi edifici e i suoi cittadini ad un bombardamento continuo, solo come un utile campo di prova per le ultime tecnologie belliche prodotte per essere vendute ai propri clienti senza scrupoli.
Nel 2006 è in concorso alla 63esima Mostra Del Cinema Di Venezia con il film live-action Mushishi, tratto da un manga di Yuki Urushibara (pseudonimo di Yuki Yoshiyama) e già serializzato su schermo come anime sempre nel 2006, per la regia di Hiroshi Nagahama.
Il suo ultimo progetto, datato 2006 e ancora in fase di realizzazione, è l'animazione "Freedom Project", in collaborazione con la Nissin Food Products. Nato come semplice progetto pubblicitario, è adesso un progetto per la realizzazione di sette OAV nella cui realizzazione Otomo sta sperimentando l'utilizzo della computer grafica anche per i personaggi. Ancora si sa poco sulla storia, che dovrebbe trattare di un gruppo di ragazzi che lottano per la propria libertà. Storyboard, mecha design e character design di Katsuhiro Ōtomo, regia di Shuhei Morita.
[modifica] Opere
[modifica] Bibliografia
- A Gun Report (1973)
- Higway Star (1979)
- Short Piece (1979)
- Fireball (1979)
- Sound of Sand (1979)
- Farewall to weapons (1981)
- Good Weather (1981)
- Hansel To Gretel (1981)
- Apple Paradise (1981)
- Sayōnara Nippon (1981)
- Kibun Ha Moo Sensoo (1982) - Storia di Toshihigi Yahagi
- Boogie Woogie Waltz (1982)
- Akira (1982/1990)
- Domu - Sogni di bambini (1983)
- KABA (1989)
- World Apartment Horror (1989)
- Otomo Anthology 1 (1990)
- Roujin Z (1990)
- The Legend Of Mother Sarah (1990)
- Otomo Anthology 2 (1996)
- Hipira (2002)
[modifica] Filmografia - Anime
- Harmagedon - La guerra contro Genma (Genma taisen) (1983)
- Tratto dal manga di Shotaro Ishinomori. Regia di Rintaro, character design di Katsuhiro Otomo.
- Manie-Manie - I racconti del labirinto (Meikyû monogatari) (1987)
- 3 episodi:
Labyrinth, diretto da Rintaro.
L'uomo che correva, diretto da Yoshihaki Kawagiri.
Fermate i lavori!, diretto da Katsuhiro Otomo.
- 3 episodi:
-
- Distribuito in Italia da Dynit in DVD.
- Robot Carnival (1987)
- Sequenza di apertura e chiusura di Katsuhiro Otomo
- Inedito in Italia.
- Adattamento dell'opera omonima diretto dallo stesso Katsuhiro Otomo.
- Distribuito in Italia da Explosion Video e Stormovie in VHS e DVD.
- Roujin Z (1991)
- Regia di Hiroyuki Kitakubo. Sceneggiatura e mecha design di Katsuhiro Otomo.
- Inedito in Italia.
- Memories (1995)
- 3 episodi:
Megnetic Rose, diretto da Koji Morimoto e basato sul manga Kanojo no omoide di Katsuhiro Otomo.
Stink bomb, diretto da Tensai Okamura.
Cannon Fodder, scritto e diretto da Katsuhiro Otomo.
- 3 episodi:
-
- Distribuito in Italia da Columbia Pictures in DVD.
- Perfect Blue (1997)
- Regia di Satoshi Kon. Supporto di Katsuhiro Otomo.
- Distribuito in Italia da Yamato Video in VHS e DVD.
- Regia di Hirotsugu Kawasaki. Tratto dal manga di Hiroshi Takashige e Ryoji Minagawa. Supervisione di Katsuhiro Otomo.
- Distribuito in Italia da Dynit in DVD.
- Regia di Rin Taro. Tratto dal manga di Osamu Tezuka e liberamente ispirato all’omonima opera cinematografica di Fritz Lang. Sceneggiatura di Katsuhiro Otomo.
- Distribuito in Italia da Columbia Pictures in DVD.
- Regia di Katsuhiro Otomo.
- Distribuito in Italia da Columbia Pictures in DVD.
- Freedom Project (2006)
- Storyboard, mecha design e character design di Katsuhiro Ōtomo, regia di Shuhei Morita
[modifica] Filmografia - Live action
- World Apartment Horror (1991)
- Regia e sceneggiatura di Katsuhiro Otomo. Tratto dal manga breve dello stesso Otomo e Satoshi Kon.
- Inedito in Italia.
- Mushishi (2006)
- Regia di Katsuhiro Otomo. Tratto dal manga omonimo di Yuki Urushibara.
- Inedito in Italia.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
Generali:
- (EN) www.kodanclub.com Sito ufficiale Kodansha
Specifici:
- Akira su www.ubcfumetti.com
- (JA) Sito ufficiale di Steamboy
- (JA) Sito ufficiale del Freedom Project
- (JA) Sito ufficiale di AKIRA
- (FR) Eccellente sito non ufficiale su vita e opere di Katsuhiro Ōtomo, in francese
Curiosità:
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