Lapislazzuli
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Il lapislazzuli (meno comune lapislazuli) è una delle pietre preziose considerate tali da più tempo nella storia. La storia di questa gemma risale al V millennio a.C., fu molto usata per la fabbricazione nei gioielli trovati nelle tombe faraoniche in Egitto.
È di colore azzurro intenso, e da questo deriva il suo nome, composto dal latino lapis (pietra) e lazuli, genitivo del latino medioevale lazulum, derivato dall' arabo (al-)lazward, a sua volta dal persiano lāzhward (لاژورد) che significa appunto "azzurro".
Lo stesso termine "azzurro" deriva da lāzhward, con la perdita della L iniziale, erroneamente confusa con un articolo.
Il lapislazzuli è una roccia e non un minerale perché è composto da diversi minerali.
Con lapislazzuolo si creava attraverso la macinazione e altri procedimenti, il più pregiato blu degli affreschi medievali, dalla tonalità intensa ed estremamente resistente nel tempo. Il costo di questa materia prima era paragonabile a quello dell'oro, se si pensa che le uniche miniere conosciute erano in Afghanistan. La ricchezza del materiale aveva anche un significato devozionale: nell'arte sacra ritrarre la divinità con materiali preziosi era una sorta di offerta che si faceva nei loro confronti.
Il blu di lapislazzulo nel cielo degli affreschi di Giotto alla Cappella degli Scrovegni |
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