Latécoère 298
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Latécoère 298 | |
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Descrizione | |
Ruolo | Idrovolante da bombardamento |
Equipaggio | 2 |
Primo volo | 1936 |
Entrata in servizio | 1938 |
Costruttore | Latécoère |
Esemplari costruiti | oltre 130 |
Dimensioni | |
Lunghezza | 12,56 m |
Apertura alare | 15,5 m |
Altezza | 5,23 m |
Superficie alare | 31,6 m² |
Pesi | |
A vuoto | 3.071 kg |
Massimo al decollo | 4.800 kg |
Propulsione | |
Motore | 1 motore a pistoni HS. 12Y |
Potenza | 880 CV |
Prestazioni | |
Velocità massima | 290 km/h a 2.000 metri |
Autonomia | 800 km |
Tangenza | 6.500 m. |
Armamento | |
Mitragliatrici | 3 da 7,5 mm |
Bombe | 800 kg |
Altro | 1 siluro |
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Progetto:Aviazione |
Il Latécoère 298 era un idrovolante silurante (idrosilurante) dei tardi anni '30. Venne impiegato sia con la nave portaidrovolanti "Commandant Teste" che da reparti basati a terra, per un totale di almeno 6 squadriglie dell'Aeronavale.
[modifica] Storia e caratteristiche
Benché l'invenzione dell'idrosilurante, praticamente una torpediniera alata, fu ideata da italiani nel 1914 (seguiti dagli inglesi entro quello stesso anno), l'idea fu successivamente accantonata.
La ditta francese Latècoére, specializzata in costruzioni aeronautiche per impiego navale, prese molto in considerazione questa soluzione e sviluppò questo tipo di velivolo per rispondere alla necessità di equipaggiare le portaidrovolanti francesi con macchine dotate di significative capacità offensive.
Dal momento che poi ci si orientò sulle portaerei vere e proprie, e che per l'impiego da terra questa macchina aveva un raggio d'azione troppo modesto, nonostante le sue buone qualità complessive ne vennero prodotte solo poche decine entro il 1939, sufficienti tuttavia per creare una forza d'attacco specializzata nel ruolo antinave.
L'aereo era totalmente metallico, aveva gli scarponi (i galleggianti) sotto le ali ed un potente motore della serie 12 Y Hispano-Suiza, a 12 cilindri a V. Le prestazioni erano complessivamente buone e poteva portare un siluro da 670 chili in alternativa a bombe normali o di profondità. I siluri francesi aerolanciati avevano una velocità di circa 40 nodi per 2.500 metri, e per circa 10 anni rimasero probabilmente i migliori al mondo (apparvero nei tardi anni '20). L'unico vero problema, non banale come si potrebbe credere, era di trovare un adeguato aereo lanciatore.
Per il resto l'armamento era composto da due mitragliatrici Mac 1934 nelle ali ed una sul dorso a scopo difensivo.
[modifica] Impiego
L'aereo venne all'inizio tenuto piuttosto in disparte rispetto ai combattimenti principali che avvenivano prevalentemente a terra. I Latécoère erano una delle forze di aerosiluranti più temibili del Mediterraneo, ma non vennero usati per il loro ruolo: con i tedeschi che stavano travolgendo i francesi, venne inviato in azione anche quest'apparecchio, che dimostrò la sua grande robustezza venendo impiegato anche in bombardamenti in picchiata, per i quali non era stato certo concepito.
Era però anche vulnerabile ai caccia nemici: durante un'azione del 23 maggio 1940 4 dei 18 aerei equipaggiati con bombe da 500 kg ed impiegati contro i ponti occupati dai tedeschi vennero abbattuti dalla caccia nemica.
Gli organici in tutto comprendevano circa 60 Latécoère nei reparti di prima linea: con queste perdite non è difficile immaginare come la situazione non potesse essere a lungo tollerata. Il velivolo venne pertanto successivamente impiegato come macchina notturna, con rare eccezioni. L'idea stessa di un idrovolante usato contro i Panzer tedeschi dà l'idea sia della sua validità che della catastrofica situazione in cui versavano i francesi.
In seguito, alla fine della campagna di Francia, i Latécoère vennero usati sia dal governo di Vichy che, in due squadriglie, dai "Francesi liberi", cobelligeranti con gli inglesi. La macchina si era comunque dimostrata talmente buona che nel 1942 la produzione venne riavviata con una serie di altri 30 esemplari. Alcuni montarono anche un cannone da 20 mm nel motore.
Nell'insieme si trattava di una macchina che avrebbe potuto essere ben più incisiva se avesse trovato impiego contro obiettivi navali, per i quali era stata progettata, ma non ebbe modo di combattere la sua guerra specializzata di idrosilurante, anche se riuscì ad eseguire pattugliamenti marittimi ed antisommergibili, oltre alle missioni d'attacco al suolo per i quali i Latécoère 298 restano maggiormente ricordati.