Lavori socialmente utili
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I lavori socialmente utili o LSU sono nati come una politica attiva del lavoro, basati sulla partecipazione ad iniziative di pubblica utilità limitate nel tempo per soggetti svantaggiati nel mercato del lavoro.
I lavori socialmente utili nacquero nei primi anni '90 per utilizzare i lavoratori espulsi dalle medie e grandi imprese ai quali veniva erogata la CIGS (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria) dalle casse dello Stato (all'epoca, circa 850.000 lire mensili). Si decise quindi, a fronte di quel costo sostenuto, di adibire tali lavoratori ad attività rivolte alla collettività (c.d. socialmente utili) presso i comuni di residenza, utilizzandone le professionalità e capacità lavorative.
In seguito, i lavori socialmente utili sono stati estesi anche ai lavoratori in mobilità ed ai disoccupati di lunga durata.
[modifica] Lavori di pubblica utilitÃ
La categoria dei lavoratori di pubblica utilità (LPU) rientra in quella dei lavoratori socialmente utili (LSU)
Secondo il decreto legislativo n. 468 del 1997 i progetti di lavori di pubblica utilità debbono rientrare nei settori della cura della persona, dell'ambiente, del territorio e della natura, dello sviluppo rurale, montano e dell'acquacoltura; nei settori del recupero e della riqualificazione degli spazi urbani e dei beni culturali, con particolare riguardo ai seguenti ambiti:
- cura e assistenza all'infanzia, all'adolescenza, agli anziani; riabilitazione e recupero di tossicodipendenti, di portatori di handicap e di persone detenute, nonché interventi mirati nei confronti di soggetti in condizioni di particolare disagio e emarginazione sociale;
- raccolta differenziata, gestione di discariche e di impianti per il trattamento di rifiuti solidi urbani, tutela della salute e della sicurezza nei luoghi pubblici e di lavoro, tutela delle aree protette e dei parchi naturali, bonifica delle aree industriali dismesse e interventi di bonifica dall'amianto;
- miglioramento della rete idrica, tutela degli assetti idrogeologici e incentivazione dell'agricoltura biologica, realizzazione delle opere necessarie allo sviluppo e alla modernizzazione dell'agricoltura anche delle zone di montagna, della silvicoltura, dell'acquacoltura e dell'agriturismo;
- piani di recupero, conservazione e riqualificazione, ivi compresa la messa in sicurezza degli edifici a rischio; di aree urbane, quartieri nelle città e centri minori, in particolare di montagna; adeguamento e perfezionamento del sistema dei trasporti; interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio culturale; iniziative dirette al miglioramento delle condizioni per lo sviluppo del turismo.
[modifica] Riferimenti Normativi
- Legge 24 giugno 1997, n. 196 Norme in materia di promozione dell'occupazione pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 154 del 4 luglio 1997, supplemento ordinario n. 136
- Decreto Legislativo 1 dicembre 1997, n. 468 Revisione della disciplina sui lavori socialmente utili, a norma dell'articolo 22 della legge 24 giugno 1997, n. 196 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 5 del 8 gennaio 1998
- Decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 280 Attuazione della delega conferita dall'articolo 26 della legge 24 giugno 1997, n. 196, in materia di interventi a favore di giovani inoccupati nel Mezzogiorno pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 199 del 27 agosto 1997
- Decreto Ministero del Lavoro 24 febbraio 1998 Individuazione delle Agenzie di promozione di lavoro e di impresa ai fini dello svolgimento delle attività dell'art 2 D.L.vo n. 468/97 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 64 del 18 marzo 1998
- Circolare del Ministero del Lavoro n. 119/1997.
- Circolare del Ministero del Lavoro n. 163/1997.
- Circolare del Ministero del Lavoro n. 32/2000 - Direzione Generale dei Rapporti di Lavoro
- Circolare del Ministero del Lavoro n. 273/05.01.003 del 30 gennaio 2001
[modifica] Voci correlate
- Ministero del lavoro
- Occupazione