Leopoli
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Leopoli (nome italiano; in latino Leopolis, in ucraino Львів L'viv, in russo Львов Lvov, in polacco
Lwów, in tedesco Lemberg) è una città (830.000 abitanti) dell'Ucraina occidentale, capoluogo dell'oblast omonimo e uno dei maggiori centri culturali dell'Ucraina.
Ogni giorno alla popolazione locale si aggiungono circa 200.000 pendolari. Nella città si trovano varie industrie, due istituzioni per l'educazione superiore, l'Università di Lviv e il Politecnico di Lviv (in precedenza Università Tecnica di Lviv). Essa è sede d'un'orchestra filarmonica e del Teatro d'Opera e di Balletto di Lviv. Il suo centro storico è stato inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
[modifica] Storia
Leopoli fu fondata nella metà del XIII secolo e subito divenne un importante centro commerciale. Fu conquistata dai polacchi nel 1340, rimase soto l'autorità della Polonia quasi senza interruzioni fino al 1772, anno in cui passò nelle mani degli Asburgo e divenne capitale della provincia della Galizia.
Nel 1919 fu riunita alla Polonia, ricostituitasi come stato indipendente. Le truppe sovietiche, secondo i piani del patto Von Ribbentrop/Molotov, si appropriarono della città nel 1939 subito dopo l'inizio della seconda guerra mondiale, e più tardi fu occupata anche dall'esercito tedesco dal 1941 al 1944, avendo quest'ultimo rotto il patto, invadendo l'Unione Sovietica.
Nel 1945 venne inglobata nell'URSS ed entrò a far parte della repubblica socialista sovietica ucraina. La popolazione polacca fu espulsa, e andò in maggior parte nella città di Breslavia (Wrocław) (che fino al 1945 era tedesca), e Leopoli fu ripopolata con cittadini ucraini e russi.
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