Littorina
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Con il termine littorina si indica materiale rotabile leggero a trazione termica (diesel, benzina, gas) di qualunque scartamento .
Il termine, coniato probabilmente nel 1932-1933, deriva dal fatto che Mussolini compì viaggio su uno di questi mezzi in visita alla città di Littoria (oggi Latina).
Inizialmente indicava principalmente i veicoli appartenenti alle classi ALn56,ALn 556 e ALn 772: in seguito è rimasto nell'uso popolare, mentre nella dizione ufficiale si è consolidato l'uso del termine "automotrice".
In forma colloquiale, il termine è stato esteso a tutto il materiale rotabile leggero, indipendentemente dalla forma di trazione (termica o, anche se in misura minore, elettrica).
Con il termine littorina vengono anche indicate alcune motrici tranviarie interurbane serie OMS e OEFT in uso sulla rete milanese.
[modifica] Le prime littorine
Le prime littorine erano mezzi di chiara derivazione automobilistica, dei quali mantenevano il motore endotermico, il sistema cambio-trasmissione meccanico e gli interni spartani con sedili in legno e senza ritirate. Erano mezzi unidirezionali, pertanto dovevano essere girati ai capolinea, come le locomotive a vapore. In seguito vennero prodotte sempre a doppio banco di manovra disabilitabile con apposita chiave d'inserzione asportabile.
[modifica] Classificazione delle automotrici
Le littorine delle FS (Trenitalia) vengono identificate da una sigla tipo ALx XXX XXXX. La sigla AL significa Automotrice Leggera
La lettera minuscola seguente (n,b,g,e,v) indica la forma di trazione:
La sigla AL può essere seguita dalle lettere maiuscole D (indica la presenza di un comparto adibito a bagagliaio), U (indica la presenza di un comparto postale), T (con un terrazzino panoramico) e H (mezzo refrigerato per il trasporto di derrate).
Se preceduta dalla lettera R indica una littorina a scartamento ridotto 950mm per la rete sicula.
In passato era in uso anche una classificazione che riassumeva in un codice alcune delle prestazioni del veicolo. Questo sistema è stato abbandonato negli anni ottanta, per cui non è più significativo sulle ultime famiglie di veicoli immessi sulla rete ferroviaria.
In questo sistema il primo numero (2 o 3 cifre) individuava il numero di posti a sedere; se la prima cifra è raddoppiata significa che il mezzo è predisposto per il comando multiplo, ovvero può essere accoppiato ad altre unità simili ed essere comandato da un solo operatore.
Il secondo numero (3 cifre, tranne che per i mezzi a nafta dove le cifre sono 4) indicava il costruttore (1=Fiat, 2=Breda, 3=OM, 4=Ansaldo) e numero di matricola progressivo (cifre seguenti).
Le rimanenti cifre del secondo numero componevano il numero di matricola progressivo del veicolo.
Esempi:
- ALn 556.1268 indicava una littorina con 56 posti adibita al comando multiplo (raddoppio della prima cifra del numero dei posti) costruita da FIAT (1, prima cifra del secondo numero) con matricola 268.
- ALn 448.2008 indicava una littorina con 48 posti adibita al comando multiplo, costruita da Breda con numero di matricola 008.
- RALn60 indica una littorina a scartamento ridotto 950mm per la rete sicula, con trazione termica a nafta, capace di 60 posti.
Per la classificazione dei rimorchi valgono le stesse regole del materiale motore, omettendo però la lettera maiuscola A
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