Luciano Floridi
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Luciano Floridi (nato a Roma nel 1964, laurea all’Università di Roma "La Sapienza", M.Phil. e Ph.D. University of Warwick, M.A. Università di Oxford), filosofo italiano, insegna logica ed epistemologia all’Università di Oxford e all'Università degli Studi di Bari. Conosciuto per i suoi studi sulla tradizione scettica (scetticismo) e per il suo lavoro di fondazione della filosofia dell'informazione (philosophy of information) e dell' etica informazionale (information ethics), due campi che ha contributo a costituire. È fondatore e coordinatore, con Jeff Sanders, dello ([IEG]), gruppo di ricerca interdipartimentale sulla filosofia dell’informazione all’Università di Oxford. Ha lavorato nella humanities computing e ha fondato e dirige il Sito Web Italiano di Filosofia (SWIF) ([1]). È attualmente Presidente della [IACAP], la International Association for Computing And Philosophy, della quale in passato è stato Vice Presidente. I suoi lavori sono stati tradotti in cinese, francese, giapponese, greco, persiano, polacco, portoghese e ungherese.
Durante la laurea, ha studiato da classicista e da storico della filosofia. Nel Regno Unito, prima a Warwick e poi a Oxford, ha lavorato in filosofia della logica e in epistemologia. Si è quindi occupato di diversi argomenti filosofici tradizionali, alla ricerca di una nuova metodologia, con l’obiettivo di riuscire ad avvicinarsi ai problemi contemporanei in una prospettiva che fosse efficace dal punto di vista euristico e potesse allo stesso tempo anche costituire un arricchimento intellettuale nell’affrontare le questioni filosofiche dei nostri giorni. Molto presto, ha iniziato a distanziarsi dalla filosofia analitica classica. Secondo Floridi, il movimento analitico ha perso la sua spinta iniziale ed era ormai un paradigma sempre più debole, scolasticizzato. Per questo motivo, ha concentrato i suoi interessi su una nuova fondazione dell’epistemologia. Nel suo primo libro, Scepticism and the Foundation of Epistemology, andava già alla ricerca di un concetto di "conoscenza-indipendente-dal-soggetto", vicino a ciò che oggi definisce informazione semantica.
Secondo Floridi, è necessario sviluppare una filosofia costruzionista, all’interno della quale il design, la creazione di modelli e le implementazioni sostituiscano analisi frivole e esami cavillosi. In questo modo, la filosofia ha la speranza di non chiudersi in un angolo sempre più angusto, fatto di ricerche autosufficiente e che interessano solo a se stesse, e di riacquistare un punto di vista più ampio sui problemi che sono realmente determinanti nella vita umana. Così, lentamente, Floridi è giunto a prendere in considerazione la Filosofia dell'informazione, una nuova area di ricerca emersa dalla svolta computazionale, avvicinandola da due prospettive, quella puramente teorica della logica e dell’epistemologia, e quella più tecnica dell’informatica, della teoria dell’informazione e della humanities computing.
Nella "Prefazione" di Philosophy and Computing, pubblicato nel 1999, Floridi scrive che il libro è pensato per due tipi di studenti di filosofia: gli studenti che hanno bisogno di acquisire conoscenze di IT necessarie per fare uso del computer in maniera efficace, e gli studenti che possono essere interessati ad acquisire le conoscenze di sfondo indispensabili per la comprensione critica della nostra era digitale e dunque iniziare a lavorare sulla nuova branca della filosofia che si va formando, proprio la Filosofia dell'informazione, che Floridi si augura un giorno possa diventare parte integrante della così detta Philosophia Prima. Da allora, la PI, o PCI (Philosophy of Computing and Information), è diventata il suo maggiore interesse di ricerca.
In PI, Floridi sostiene che ci sia bisogno di un concetto più ampio di elaborazione e di flusso dell’informazione, che includa la computazione, ma non solo. Questa nuova prospettiva fornisce una cornice teorica molto efficace all’interno della quale inserire e dare significato alle differenti linee di ricerca che hanno preso forma dagli anni cinquanta a oggi. Il secondo vantaggio è la prospettiva diacronica fornita da PI, che permette di inquadrare lo sviluppo della filosofia nel tempo. Secondo Floridi, PI fornisce infatti un punto di vista molto più ampio e profondo su ciò che la filosofia avrebbe cercato di fatto di realizzare nel corso dei secoli.
Al momento Floridi si sta occupando di due aree di ricerca. Una è l’etica informatica (information ethics), un settore di studi innovativo, al quale sta cercando di applicare un punto di vista ambientalista. L’etica informatica riguarda nuove questioni morali che nascono nella società dell’informazione, ovvero questioni etiche che sono state generate dall’impatto delle tecnologie dell’informazione e della computazione. L’etica informatica si è infatti sviluppata quasi del tutto indipendentemente da altri rami della PI. Si tratta di problemi che ormai hanno una storia decennale, ma dei quali i filosofi non si sono ancora occupati a fondo. Il tentativo di Floridi è quello di sviluppare ciò che ha chiamato etica dell’informazione, che guarda ai problemi etici nella prospettiva del ricevente dell’azione, e non della fonte dell’azione, dove per ricevente dell’azione si può pensare sia a un’entità biologica sia a un’entità non-biologica; il suo obiettivo è lo sviluppo di un pensiero ambientale e ecologico che vada oltre a preoccupazioni biocentrice, e guardi alla possibilità di sviluppare un’etica ontocentrica basata sul concetto di ciò che Floridi definisce infosfera, un’etica cioè maggiormente minimalistica basata sull’esistenza, e non sulla vita.
Il secondo progetto di ricerca riguarda il concetto di informazione: le attuali ricerche di Floridi vertono sul modo in cui il concetto di informazione semantica è in relazione con altri concetti chiave come verità, conoscenza, essere e mente. Ciò che gli interessa è la struttura dell’interazione tra dati, informazione e conoscenza, un triangolo di concetti per i quali egli ritiene sia importante fornire un modello appropriato.
[modifica] Opere
- Scepticism and the Foundation of Epistemology - A Study in the Metalogical Fallacies. Leiden: Brill, 1996.
- Internet - An Epistemological Essay. Milano: Il Saggiatore, 1997.
- Philosophy and Computing: An Introduction. Londra/New York: Routledge, 1999.
- Sextus Empiricus, The Recovery and Transmission of Pyrrhonism. Oxford: Oxford University Press, 2002.
- The Blackwell Guide to the Philosophy of Computing and Information. (a cura di) Oxford: Blackwell, 2003.
[modifica] Collegamenti esterni
- Home page e articoli online
- Biografia e intervista su Rai MediaMente
- Biografia e intervista per l' American Philosophical Association
- Biografia da RAI MediaMente 1995
- Biografia, da Cervelli in Fuga (Roma: Accenti, 2001)
- Where are we in the philosophy of information? The Bergen podcast
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