Lucio Tarquinio Collatino
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Lucio Tarquinio Collatino (in lat. Lucius Tarquinius Collatinus) è un personaggio della Roma antica.
Secondo la tradizione romana era il figlio di Egerio, che a sua volta era figlio di Aruns, fratello di Tarquinio Prisco. Quando la città di Collatia fu presa da Tarquinio Prisco, Egerio fu lasciato a governare il posto (Liv. i. 38) e là risiedeva anche il figlio, che di conseguenza ebbe il cognomen di Collatino.
Si sposò con Lucrezia e fu la violenza subita da costei da parte di suo cugino, Sesto Tarquinio, che portò alla cacciata di Tarquinio il Superbo e all'instaurazione della repubblica nel 509 a.C..
Collatino e Lucio Giunio Bruto furono i primi consoli; ma poiché la gente non avrebbe sopportato il governo di nessuno della odiata stirpe dei Tarquini, Collatino fu persuaso dal suo collega e dagli altri nobili a dimettersi dal suo ufficio ed a lasciare Roma. Si è ritirato con tutte le sue proprietà a Lavinio e Publio Valerio Poplicola fu eletto al suo posto.
Collatino è anche il nome di un quartiere di Roma
[modifica] Fonti
- Tito Livio I 38 57 - 60, II 2
- Dionigi di Alicarnasso IV 64, &c.
- Dion Cass. Frag. 24
- Cic. deRep. II 25
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- deOff. III 10
Se è verosimile che Lucio Giunio Bruto e Collatino abbiano retto la città di Roma interinalmente, è altrettanto improbabile che essi abbiano rivestito le cariche di consoli; innanzitutto non posseggono l'appellativo di praetores ("coloro che camminano davanti all'esercito"), nome dato ai consoli per sottolineare il loro potere militare esercitato nel pomerio, e poi, cosa più importante, è altamente improbabile che in quel momento fosse già stata approntata la riforma costituzionale dello stato in senso repubblicano.