Magister officiorum
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Il magister officiorum era un alto funzionario della burocrazia dell'impero romano tardo-antico, in possesso di vasti poteri. Magister officiorum può essere tradotto come "direttore degli uffici".
La carica è attestata per la prima volta nel 320. In questa epoca il magister officiorum era il sovrintendente generale degli uffici di segreteria del palazzo imperiale, gli scrinia; era responsabile dei servizi informativi, gli agentes in rebus e i curiosi, della guardia imperiale (scholae palatinae) e dei servizi di posta statali; in quanto responsabile dell'organizzazione delle cerimonie, dirigeva il personale che attendeva all'imperatore, regolando anche le udienze imperiali; infine, aveva voce in capitolo nella politica estera. Dagli anni 390 diventa responsabile della direzione delle fabbriche imperiali di armi.
Dopo la divisione dell'impero in una parte occidentale e in una parte orientale, attuata alla morte di Teodosio I nel 395 la carica fu presente in entrambe le corti.
A partire dal 443 il magister officiorum ha anche giurisdizione legale sui limitanei, i soldati delle truppe di frontiera Oscurato: va precisato se in tutti e due gli imperi o in uno solo di essi.
Nel 529 Giustiniano I stabilì che il magister officiorum e il quaestor sacri palatii fossero i giudici d'appello supremi per i tribunali militari.
Bibliografia
- Michael Maas, The Cambridge Companion to the Age of Justinian, Cambridge University Press, 2005, ISBN 0521817463, pp. 41-42.
- George Mousourakis, The Historical and Institutional Context of Roman Law, Ashgate Publishing, 2003, ISBN 0754621081, p. 333.
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