Maria Santissima della Visitazione
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Maria santissima della Visitazione è uno degli appellativi con cui la Chiesa cattolica venera Maria, madre di Gesù colei che porta la Grazia per eccellenza cioè Cristo, e che va a far visita alla cugina santa Elisabetta, liturgicamente dalla Chiesa viene ricordata il 31 maggio; ad Enna invece è rimasta con l'antica data del 2 luglio.
In onore della Madonna della Visitazione patrona della città di Enna, è stato eretto il Duomo di Enna, cattedrale di enorme valenza artistica.
Il 2 luglio per la città di Enna, è il giorno più festoso e lieto, appunto perché, rinomata è la Festa della Madonna della Visitazione che vi si celebra; in questa data, migliaia di fedeli e centinaia di turisti affollano le vie principali del centro storico per assistere alla processione della statua della Madonna ingioiellata con ori e pietre preziose facenti parte del tesoro del Duomo di Enna custodito presso il Museo Alessi di Enna.
Nel corso delle celebrazioni, il fercolo viene portato a spalla da oltre cento uomini scalzi, noti come gli ignudi, dal Duomo, che si trova nella parte orientale della città, fino alla "Chiesa di Montesalvo", a ovest; la processione fa tappa in numerose piazze, dove vengono esplose salve di cannone, le cosiddette sarbiate; all'arrivo a Montesalvo, dall'omonima chiesa escono correndo le statue di san Zaccaria e di santa Elisabetta, che vanno incontro alla Madonna. Subito si sparono nuovi colpi di cannone e all'entrata in chiesa del fercolo della Patrona, partono i fuochi d'artificio, in una suggestiva e festosa cornice.
A proposito del culto di Maria SS. della Visitazione ad Enna, è probabile che cominciò allorquando la statua della Madonna fu acquistata a Venezia e condotta fino ai piedi dell'altopiano da cui si affaccia la città; qui nacque una contesa fra gli abitanti della vicina Calascibetta e gli ennesi su chi avesse dovuto conservare la statua. Così leggenda vuole ci si fosse affidati al volo di una colomba, la quale, adagiandosi sull'imponente facciata del Duomo di Enna, assegnò al capoluogo la statua della Madonna della Visitazione; un'altra leggenda narra che il carro portante la sacra immagine di Maria Santissima, trainato da due bianchi cavalli, giunto che fu alle falde del monte, diventò improvvisamente pesantissimo, tanto che niente e nessuno riusciva a trasportarlo; allora dalle campagne giunsero i mietitori (dato che era tempo di raccolto), i cosiddetti ignudi i quali senza alcuna fatica riuscirono a portare la sacra effige sino al duomo, e da allora furono denominati per il prodigioso evento nudi mai più abbandonati, ciò ha voluto significare per gli ennesi, che la Vergine si serve delle persone più semplici ed umili, ecco perché da sempre, sono i contadini a portare a piedi nudi la Madonna di Enna, tramandantosi di padre in figlio.
Maria SS. della Visitazione, nel 1412, sostituì il culto pagano alla dea Cerere.
[modifica] Collegamenti esterni
- Reportage sulla Festa Patronale di Enna
- Festa di Maria SS. delle Visitazione Patrona del popolo Ennese
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