Masurio Sabino
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Masurio Sabino (15 a.C. circa - ?) (lat. Massurius Sabinus) fu uno dei più grandi giureconsulti della storia del diritto romano.
Eponimo della scuola dei Sabiniani, fondata dal suo maestro Gaio Ateio Capitone, Sabino visse nel I secolo sotto il principato di Augusto e Tiberio (quest'ultimo nel 22 DC gli concesse la dignità equestre e il ius respondendi) e morì probabilmente sotto Nerone.
Secondo quanto ci riferisce Sesto Pomponio, Sabino, in contrasto con il costume del tempo, non seguì il cursus honorum e visse dei proventi ricavati dalla sua attività didattica.
La fama di Sabino è legata soprattutto al suo "trattato di diritto civile", i Libri tres iuris civilis, che divenne il testo base della sua scuola. Egli scrisse anche altre opere giusprivatistiche, fra cui una raccolta di responsi (Responsa) e un piccolo numero di libri edittali (Ad edictum prætoris urbanis). Si ricordano anche i Memoralia, i Fasti e i Commentarii de indigenis, che illustrano antiche consuetudini e cerimonie, collegi sacerdotali, riti e trionfi militari.
I Digesta giustinianei non riportano frammenti di opere del giurista romano. Masurio Sabino è tuttavia spesso citato dagli altri giuristi romani autori dei commenti ai Libri tres iuris civilis.
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