Maurizio D'Angelo
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Dati biografici | ||
Nome | Maurizio D'Angelo | |
Soprannomi | "Icio" | |
Nato | 29 settembre 1969 Napoli |
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Nazionalità | ![]() |
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Altezza | 182 cm | |
Peso | 79 kg | |
Dati agonistici | ||
Disciplina | Calcio | |
Ruolo | Difensore | |
Squadra | Ritirato | |
Carriera | ||
Squadre professionistiche ![]() |
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1986-1987 | Trissino | Dil. |
1987-1988 | Valdagno | 29 (0) Int. |
1988-1989 | ![]() |
17 (0) C2 |
1989-1990 | Valdagno | 17 (0) C2 |
1990-1991 | ![]() |
0 (0) C1 |
nov. '90 | Derthona | 25 (0) C2 |
1991-1992 | ![]() |
19 (0) C1 |
1992-1993 | ![]() |
20 (0) C1 |
1993-1994 | ![]() |
34 (0) C1 |
1994-1995 | ![]() |
32 (0) B |
1995-1996 | ![]() |
36 (0) B |
1996-1997 | ![]() |
31 (1) B |
1997-1998 | ![]() |
35 (0) B |
1998-1999 | ![]() |
15 (0) B |
1999-2000 | ![]() |
32 (1) B |
2000-2001 | ![]() |
32 (0) B |
2001-2002 | ![]() |
28 (0) A |
2002-2003 | ![]() |
1 (0) A |
gen. '03 | ![]() |
15 (0) B |
2003-2004 | ![]() |
1 (0) A |
Carriera da allenatore ![]() |
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2004-2005 | ![]() |
A (ultime 3 gare) |
Maurizio D'Angelo (Napoli, 29 settembre 1969) è stato un calciatore italiano che ha giocato sempre nel ruolo di difensore centrale. Il suo nome è legato a quello dell'Associazione Calcio ChievoVerona, squadra in cui ha militato per gran parte della sua carriera e di cui è stato a lungo capitano. È senz'altro da considerarsi uno dei grandi artefici del "miracolo Chievo". Con la squadra gialloblù è passato dalla Serie C2 alla Serie A nell'arco di un decennio. Dei clivensi è stato anche allenatore, per le ultime, decisive, gare della stagione 2004-2005, riuscendo a salvare la squadra dalla retrocessione in B.
[modifica] Carriera
Dopo le esperienze dilettantistiche con Trissino e Valdagno, D'Angelo incontra per la prima volta quella che sarà la squadra della sua vita, il Chievo, nella stagione 1988-1989, in Serie C2, collezionando 17 presenze. Nel 1989-1990 disputa una stagione nuovamente col Valdagno, in Serie C2. La stagione successiva, ritrova il Chievo, in Serie C1; la squadra della diga lo manda a fare ulteriore esperienza al Derthona, in C2, nel novembre del 1990. Quando D'Angelo torna alla squadra gialloblù, nella stagione 1991-1992, sarà per rimanervi a lungo e lasciare un segno indelebile, insieme ad altre colonne, nella storia del club veronese. Dopo due stagioni in Serie C1 in cui D'Angelo colleziona rispettivamente 19 e 20 presenze, nella stagione 1993-1994 il Chievo, guidato da Alberto Malesani, centra la promozione in Serie B. Maurizio D'Angelo è grande protagonista della stagione con 34 presenze all'attivo. Durante i sette anni di permanenza in Serie B del club clivense si consolida l'importanza del giocatore all'interno della squadra.
Nella prima stagione in B, scende in campo 32 volte. L'anno successivo, il 1995-1996, vede D'Angelo diventare capitano della squadra e disputare 36 gare. La stagione 1996-1997, l'ultima di Alberto Malesani alla guida del Chievo, è una delle migliori sia per la squadra, che manca non di molto la promozione in Serie A, sia per il capitano, che disputa 31 presenze e sigla il suo primo goal in Serie B. Seguono tre annate altalenanti del Chievo, tra il settembre 1997 e il giugno 2000. Alla guida della squadra si alternano Silvio Baldini (1997-1998), Domenico Caso (1998-1999, esonerato) e il duo Miani-Balestro (1999-2000). D'Angelo mantiene i gradi di capitano anche in questo periodo. Disputa 35, 15 (a causa di un infortunio), 32 presenze con 1 goal rispettivamente nelle stagioni 1997-1998, 1998-1999, 1999-2000.
La stagione 2000-2001 è quella della grande impresa del Chievo, che centra la storica promozione in Serie A, guidata in panchina da Luigi Del Neri e in campo dai vari Eugenio Corini, Eriberto (oggi Luciano), Manfredini, Lorenzo D'Anna e, ovviamente, dallo storico capitano D'Angelo, che totalizza 32 presenze. Il giocatore riesce nell'impresa di aver militato con la stessa squadra in tutte le quattro serie professionistiche italiane. La stagione 2001-2002, prima storica del Chievo in Serie A, è anche l'ultima di D'Angelo come capitano e pedina inamovibile. Come gran parte dei suoi compagni debutta nella massima serie il 26 agosto 2001, nella sorprendentemente vittoriosa trasferta di Firenze. In totale prende parte a 28 partite. L'anno successivo il tecnico decide di non puntare più sulla bandiera, ma sul promettente Nicola Legrottaglie. D'Angelo cede la fascia di capitano all'altra colonna della squadra Lorenzo D'Anna. Fino a gennaio rimane al Chievo, ma viene utilizzato soprattutto in Coppa Italia, praticamente mai in campionato (1 partita).
Dopo dodici stagioni di ininterrotta permanenza sull'Adige, decide quindi di provare l'esperienza nella sua città natale, Napoli, nel gennaio 2003 in Serie B. La squadra partenopea non è affatto in un buon momento e l'innesto di D'Angelo al centro della difesa divenne fondamentale per evitare ulteriori complicazioni in classifica. Il periodo del giocatore a Napoli si chiude con 15 presenze. Nella stagione 2003-2004 torna al Chievo. Il suo ruolo all'interno della squadra è ormai quello di motivatore dei compagni e quasi di secondo allenatore, data la sua esperienza. Del Neri infatti punta su Andrea Barzagli in difesa.
Il 16 maggio 2004, in Chievo-Bologna, ultima partita della stagione, il grande capitano disputa la sua unica partita in campionato. I tifosi clivensi salutano l'addio ai campi di gioco della bandiera del Chievo. Grande esempio di sportività e correttezza, D'Angelo lascia l'attività agonistica a 35 anni.
[modifica] Carriera da allenatore
La stagione successiva all'addio al calcio giocato, D'Angelo è allenatore in seconda del Chievo, agli ordini di Mario Beretta. La stagione della squadra veronese non è positiva, si rischia la retrocessione, e la dirigenza decide di affidare la guida tecnica della squadra proprio all'ex-colonna, per le ultime tre gare di campionato. La grande conoscenza dei suoi ex-compagni consente a D'Angelo di scuoterli e di realizzare l'impresa: il Chievo riesce a salvarsi, grazie soprattuto al colpaccio in casa del Siena con rete di Franco Semioli.
Nella stagione 2005-2006 resta al Chievo nel ruolo di secondo di Giuseppe Pillon. Ad ottobre 2006 il ritorno di Del Neri col suo staff in seguito all'esonero di Pillon ha fatto pensare ad un possibile addio di Maurizio D'Angelo, che invece resterà al Chievo con il ruolo di osservatore.