Maurizio Randazzo
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Maurizio Randazzo (Santa Caterina Villarmosa, 1 marzo 1964) è uno schermidore italiano.
[modifica] Gli esordi ed i primi successi
Già nelle categorie giovanili mette in mostra tutto il suo talento di spadista, utilizza l'impugnatura francese che lo accompegnerà per tutta la carriera sportiva. Nei campionati mondiali giovani di Leningrado del 1984 giunge alla medaglia di bronzo. La prima di una lunghissima carriera fatta di medaglie e vittorie internazionali. Lo stesso anno entra stabilmente nella nazionale di Spada assoluta, e vi resterà sino alla olimpiade di Sidney del 2000. Con i primi successi giovanili arriva anche il trasferimento a Vercelli, sotto l'esperta guida del maestro ungherese Victor G. Kulcsar. Arriva anche l'ingresso nel Gruppo Sportivo Fiamme Oro, con il quale si aggiudica la Coppa Europa per club nel 1984 e nel 1989 ed il titolo di campione d'Italia a squadre per ben 11 volte con la squadra e due individuali (1993 e 1996). Questo gruppo sportivo militare lo seguirà per oltre 20 anni di carriera. La prima medaglia iridata assoluta la coglie nel 1986, giunge al 3° posto con la squadra e si piazza al 5° posto della gara individuale. Nel 1987 medaglia d'oro a squadre alle universiadi di Zagabria. Nel 1989 arriva anche il primo titolo iridato, sempre con la squadra, successo bissato l'anno successivo. Nello stesso anno anche il titolo mondiale a squadre alle universiadi di Duisburg e l'argento nella gara individuale. Il 1991 porta il secondo argento individule alle universiadi di Sheffield Nel 1992 arriva anche la prima partecipazione a cinque cerchi, alla Olimpiadi di Barcellona, per lui il 5° posto nella gara a squadre, al di sotto delle aspettative generali visti i successi mondiali degli anni precedenti. Resta in nazionale e l'anno successivo trionfa ad Essen, conquistando il terzo titolo iridato della carriera.
[modifica] Il clamoroso bis olimpico
Nel 1996 si presenta alla sua seconda olimpiade tra molte perplessità degli addetti ai lavori. L'anno precedente la nazionale italiana si è qualificata come ultima squadra, ad Atlanta pare destinata a ruolo di comprimaria delle grandi favorite Russia e Francia. Ma l'esperienza e la caparbietà del gruppo crea i presupposti per il risultato storico. In una sofferta e combattuta finalissima con la "corazzata" russa, la nazionale italiana torna su gradino più alto del podio dopo ben 36 anni!! La carriera di Randazzo non si chiude qui, l'anno successivo conquista la medaglia d'argento ai Giochi del Mediterraneo di Bari. Continua a tirare ancora per i 4 anni successivi, fino alla sua terza partecipazione olimpica alle Olimpiadi di Sidney. La squadra italiana offre il giusto mix di genialità ed esperienza, con Randazzo e Angelo Mazzoni esordiscono nella rassegna olimpica anche Alfredo Rota e Paolo Milanoli. Si passa da una squadra composta da 4 elementi con la riserva, a 3 elementi soltanto. Il bis di Atlanta appare difficile. Ma è proprio il veterano che trascina, stoccata dopo stoccata, la squadra al successo. Uno storico bis olimpico realizzato nella storia della Scherma solo dai più grandi campioni.
[modifica] Il campione oggi
Dopo questa vittoria dà l'addio alla nazionale, dopo oltre 4 lustri di gloriosa presenza, dedicandosi alla sua attività di notaio e continuando a dare il suo contributo di atleta alla sua squadra di "adozione": la Pro Vercelli. Ultima perla della sua carriera la conquista con la squadra vercellese nel 2006 della serie A1 di Spada.