Bari
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
![]() |
Questa voce è in fase di vaglio; segui l’apposita discussione. È in corso una revisione paritaria: se vuoi contribuire alla voce ti consigliamo di riferirti ai suggerimenti già espressi. Se, invece, desideri parteciparvi aggiungiti alla lista dei revisori. Comunicaci suggerimenti o critiche per ampliare e migliorare la voce, secondo i criteri per la vetrina. |
![]() |
|||
---|---|---|---|
![]() |
|||
Stato: | ![]() |
||
Regione: | ![]() |
||
Provincia: | ![]() |
||
Coordinate: |
|
||
Altitudine: | 1 m s.l.m. | ||
Superficie: | 116,20 km² | ||
Abitanti: |
|
||
Densità: | 2827 ab./km² | ||
Frazioni: | Il Comune di Bari non possiede frazioni | ||
Comuni contigui: | Adelfia, Bitonto, Bitritto, Capurso, Giovinazzo, Modugno, Mola di Bari, Noicattaro, Triggiano, Valenzano | ||
CAP: | 70121, 70122, 70123, 70124, 70125, 70126, 70127, 70128, 70129, 70131 | ||
Pref. tel: | 080 | ||
Codice ISTAT: | 072006 | ||
Codice catasto: | A662 | ||
Nome abitanti: | baresi | ||
Santo patrono: | San Nicola | ||
Giorno festivo: | 8 maggio | ||
Sito istituzionale | |||
![]() |
![]() «Puèt'èsse nu baròne
oppure nu marchèse, pe mmè si pròbbie nudde, ce ttu non zi Barèse» |
![]() «Che tu sia un barone
oppure un marchese, per me non vali nulla, se tu non sei Barese» |
(Alfredo Giovine, scrittore locale)
|
Bari [bà-ri] è un comune italiano di 328.458 abitanti[1], capoluogo dell'omonima provincia e della regione Puglia. Seconda metropoli del Mezzogiorno d'Italia, è nota per essere la città nella quale riposano le reliquie di San Nicola.
L'agglomerato urbano si estende oltre i confini comunali e comprende una popolazione di 653.028 abitanti[2], mentre sono circa 1.200.000 i cittadini che vivono nell'intera area metropolitana[3].
Città storicamente mercantile, è da sempre punto nevralgico nell'ambito del commercio e dei contatti politico-culturali con l'Est Europeo, ogni anno consolidati grazie all'importantissima e celebre rassegna della Fiera del Levante nata nel 1930, sempre più meta di visitatori non solo europei.
Bari è città culturalmete e artisticamente sviluppata. Sede di una delle università più frequentate d'Italia (l'Università degli Studi di Bari), vanta un peculiare centro storico (la così detta bariveccha) dal quale permea una storia millenaria.
La città negli ultimi decenni ha visto avanzare il fenomeno dell'urbanizzazione incontrollata: oggi, infatti, urbanisticamente la parte moderna del capoluogo (quella sviluppatasi aldilà della Bari murattina) appare confusa e molto poco regolare.
[modifica] Aspetti generali
Nettissimo è il contrasto, che salta all'occhio del visitatore, tra la città vecchia e la città moderna, soprattutto dal punto di vista della struttura urbanistica.
La prima addensata sul promontorio tra il porto vecchio e il porto nuovo, ha il tipico impianto medioevale con vie tortuose e anguste. In essa si riassume tutta la storia di Bari, dalle origini come centro e porto dei Peucezi, poi come municipio romano, quindi importante capitale Bizantina e Normanna, quando tra l' XI e il XII secolo divenne uno dei principali porti d'imbarco per le spedizioni dei Crociati. In questa epoca sorsero i principali monumenti, in particolare la basilica di San Nicola e la Cattedrale. Sotto gli Svevi e Federico II venne ricostruito il castello, più tardi rafforzato e abbelito, per far da dimora delle duchesse Isabella d'Aragona e Bona Sforza.
Il regno di Gioacchino Murat segna l'inizio, nel 1813, dell'espansione edilizia moderna realizzata grazie all'attuazione di un preciso piano regolatore che prevedeva la spartizione della città a mo' di scacchiera.
Negli ultimi decenni si sono aggiunti nuovi quartieri, particolarmente a sud e a ovest, in funzione dello sviluppo demografico e commerciale-industriale della città.
Bari è un'importante capolinea di traffici con l'Oriente e il suo porto, con quello di Brindisi, è il maggior scalo del basso Adriatico. La fiera del levante che si svolge a settembre di ogni anno, è la principale manifestazione merceologica dell'Italia meridionale.
Capoluogo di una delle regioni agricole più produttive, dopo Napoli è la seconda città del Mezzogiorno per popolazione e peso economico. Centro di commercio specialmente di prodotti agricoli, Bari ha importanza industriale in crescente sviluppo, specie nel settore meccanico (carpenteria, tubi, macchine, veicoli industriali), nelle industrie aliementari e dell'abbigliamento.
Bari ha buone tradizioni culturali; oltre alle due università pubbliche, la città conta di varie case editrici (tra cui notissima è la Casa Editrice Laterza) e alcuni quotidiani (fra cui spicca La Gazzetta del Mezzogiorno). Sono inoltre presenti vari teatri, di cui noti per la lirica e i concerti il Teatro Petruzzelli e il Teatro Piccinni.
[modifica] Stemma
-
-
-
-
- Il sito Comuni Italiani descrive lo stemma della città in questo modo:
-
-
-
-
-
-
-
- Lo stemma è cotituito da uno scudo partito in due, una di colore bianco e l'altra di colore rosso, sormontato da una corona. Al di sotto dello scudo un ramo di ulivo a sinistra e uno di leccio a destra uniti insieme da un nastro tricolore; ambedue i rami circondano parzialmente lo stemma principale.
-
-
-
[modifica] Geografia
La città si affaccia sul Mar Adriatico per una lunghezza di 42 chilometri, fra i comuni di Giovinazzo, a nord, e Mola di Bari, a sud.
Il territorio comunale è al centro di una vasta area pianeggiante e depressa, la conca di Bari. Tuttavia, nella sua porzione centrale, si spinge per alcuni chilometri nell'entroterra e fino ai centri di Bitritto, Modugno e Bitonto, incontrando così i primi dolci pendii della Murgia barese.
La conformazione della città viene spesso descritta come un'aquila con le ali spiegate, la cui testa è la piccola penisola sulla quale pare sia nato il primo nucleo urbano, Bari vecchia.
[modifica] Clima
Mese | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Anno |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Temperatura massima media (°C) | 12,1 | 13 | 14,7 | 17,7 | 22 | 26 | 28,4 | 28,5 | 25,3 | 20,9 | 17,1 | 13,7 | 19 |
Temperatura minima media (°C) | 5,2 | 5,5 | 6,8 | 9,1 | 13 | 16,9 | 19,2 | 19,2 | 16,5 | 12,7 | 9,3 | 6,6 | 11,6 |
La città di Bari è caratterizzata da un clima tipicamente mediterraneo con inverni miti ed estati calde, lunghe e molto spesso secche.
In quanto città di mare Bari, grazie all'azione mitigatrice dell’Adriatico da cui è bagnata, presenta un clima più tipicamente marittimo, con escursioni termiche stagionali meno spiccate.
Le precipitazioni piovose sono piuttosto scarse, risultando concentrate nei mesi invernali e tuttavia caratterizzate da un regime estremamente variabile.
[modifica] Demografia
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Bari, nel corso degli ultimi due decenni, ha visto una considerevole diminuzione del numero dei suoi abitanti a vantaggio dei comuni confinanti.
La popolazione residente nella provincia di Bari infatti, pari a 1.559.662 unità, risulta lievemente aumentata (1,9%) rispetto al 1991. Nel comune capoluogo, con 316.532 unità, si concentra il 20,3%[4] della popolazione della provincia. Come in altri grandi comuni, la popolazione diminuisce nel capoluogo ed aumenta nei comuni confinanti. A Bari la diminuzione è, tra i due censimenti, del 7,2%[5]. Di conseguenza nei comuni di prima e seconda corona si è registrato rispettivamente un incremento del 4,6%[6] e del 5,4%[7].
[modifica] Profilo etnico
Bari è una città, sotto il frofilo etnico, molto omogenea. Tuttavia a causa di immigrazioni legali ed illegali, del grande afflusso che negli ultimi anni si è notevolmente accresciuto, si verificato un forte incremento della presenza a Bari e nelle città contigue di extracomunitari provenienti dall'Albania, che costituiscono la prima e più grossa comunità straniera del capoluogo pugliese. Ecco l'estrazione etnica in percentuale della popolazione barese:
Altri piccoli gruppi etnici sono costituiti da Indiani, Inglesi, Filippini ed Etiopi.
[modifica] Città gemellate
[modifica] Popolazione e lingua
![]() |
Per approfondire, vedi la voce Dialetto barese. |
Il dialetto barese è un idioma che si è costruito e modificato a seguito delle innumerevoli occupazioni di popolazioni straniere che per secoli la città ha vissuto e che hanno donato alla parlata barese peculiarità diverse ed un'inflessione per molti incomprensibile.
Dal punto di vista della filogenesi il dialetto barese ha avuto origine dalla comune lingua madre, ovverosia l'italiano, da cui si sono svilupati dapprima il siciliano, poi il napoletano; conseguentemente a tale evoluzione si è creato, sotto vari influssi, il tipico idioma barese.
Il barese viene parlato grosso modo in tutta la provincia di Bari e in quella di Barletta-Andria-Trani, ove sono presenti alcune varianti come il barlettano e l'andriese. Al Nord ha zone di influenza nella provincia di Foggia, in cui tuttavia è parlato il dialetto foggiano che in parole povere possiamo interpretare come un dialetto barese fortemente influenzato da quello napoletano. A Est la parlata del capoluogo pugliese si diffonde anche nella provincia di Matera il cui dialetto non presenta evidentissime differenze con quello barese, mentre a sud il suo influsso giunge fino ad una linea ideale che corre da Taranto ad Ostuni.
[modifica] Storia
![]() |
Per approfondire, vedi la voce Storia di Bari. |
Bari - nome greco Βαριον (Barion), nome latino Barium.
Trafugamento e culto delle reliquie di San Nicola di Myra |
San Nicola veneratissimo tra cristiani, ortodossi e protestanti, è considerato il protettore delle ragazze e dei naviganti. La vicenda del trafugamento della salma è adombarata da sospetti circa l'attendibilità storica di determinate notizie che oggi si ritengono indiscutibili. La tradizione vuole che quando Myra cadde in mano musulmana, Bari e Venezia, città rivali, entrarono in competizione per il possesso delle reliquie. E' noto che la spedizione barese formata da 62 marinai, battendo sul tempo i Veneziani, riuscì ad impadronirsi per prima delle spoglie del Santo, che il 9 maggio 1087, furono depositate in una Chiesa di benedettini sotto la custodia dell'Abate Elia. La leggenda narra altresì che le spoglie furono collocate nel luogo in cui si fermarono i buoi che trainavano il corpo del Santo. L'abate (poi vescovo di Bari) inizio' la costruzione di una nuova Chiesa. L'edificazione terminata entro poco, consentì la consacrazione che fu operata nel 1089 da Papa Urbano II. Solo dopo fu edificata l'attuale Basilica romanica. Ancora oggi sono custodite, sotto l'altare della cripta, le ossa del Santo patrono della citta'. Proprio da questa ossa i monaci avrebbero estratto un liquido dalle potanzialità taumaturgiche, chiamato manna. A questa vicenda vanno ricondotte le qualità di taumaturgo attribuite a San Nicola. |
Non sono chiare le origini di Bari: dagli scavi nell'area della chiesa di San Pietro, nella città vecchia, sembra ipotizzabile l'esistenza di un originario insediamento dell'età del bronzo, appartenente al popolo dei Peucezi.
Entrata a far parte del dominio romano, nel III secolo a.C. come municipium, Barium si sviluppò in seguito alla costruzione della via Traiana.
Dal IV secolo fu sede episcopale e dopo la caduta dell'impero romano fu contesa tra Longobardi e Bizantini (l'attuale struttura della "città vecchia" risale a quest'epoca, e si articola intorno alla corte del Catapano) che nel 669 con l'imperatore Costante II la sacchegiarono.
Succesivamente fu in mano degli Arabi (dall'840 all'870 fu sede di un emirato) e quindi dei duchi di Benevento. Nel 875 tornò ai Bizantini che la crearono capitale del tema di Longobardia, comprendente l'Apulia e la Lucania.
Liberata, dopo sei mesi di assedio dai Saraceni, dalla flotta veneziana, nel 1002 si ribellò sotto la guida di Melo di Bari (nobile barese) al governo fiscale del catapano greco, riuscendo nel 1018 ad ottenere la propria autonomia.
Conquistata nel 1071 da Roberto il Guiscardo, a partire dal 1171 passò sotto il dominio normanno e nel 1087 vi furono portate le spoglie di san Nicola di Myra. Tra il XII e il XIV secolo fu porto di partenza per le Crociate.
Nel 1098 nella cripta della nuova basilica di San Nicola, si riunì il famoso concilio presieduto da papa Urbano II, al quale intervennero oltre 180 vescovi riunitisi per discutere di problemi dogmatici inerenti i rapporti tra la Chiesa Ortodossa e Chiesa Romana all'indomani dello scisma.
Distrutta da Guglielmo il Malo, tornò a rifiorire in epoca sveva, intorno al castello fatto erigere da Federico II su preesistenti fortificazioni normanne.
Un lungo periodo di decadenza caratterizzò le dominazioni angioina, aragonese, e spagnola, interrotto dallo splendore sotto gli Sforza, con le duchesse Isabella d'Aragona e Bona Sforza.
Il 25 aprile del 1813, con Gioacchino Murat, fu posta la prima pietra dell'espansione cittadina al di fuori delle mura medioevali ("borgo nuovo", o "borgo murattiano"), caratterizzato dal tracciato ortogonale delle vie. La popolazione crebbe rapidamente dagli allora 18.000 abitanti ai 94.000 dell'inizio del XX secolo: divenuta capoluogo di provincia, vi trovarono sede edifici e istituzioni pubbliche (Teatro Piccinni, la camera di commercio, l'Acquedotto pugliese, il Teatro Petruzzelli, l'Università degli Studi) e la casa editrice Laterza.
Congresso antifascista di Bari |
Durante la seconda guerra mondiale, in seguito all'armistizio di Cassibile stipulato l'8 settembre 1943, e precisamente nei giorni 28-29 gennaio 1944, si tenne a Bari (in quegli anni infatti la città era uno dei centri di magiore attività politica nell'Italia occupata dagli Alleati), il congresso dei comitati provinciali di liberazione, che volle definire per i partiti antifascisti (escluso il PRI) le linee direttive comuni della futura azione politica nazionale: abdicazione di Vittorio Emanuele III e formazione di un governo che fosse espressione politica dei comitati di liberazione, dotato di pieni poteri al fine di intensificare lo sforzo bellico e di preparare la nuova Costituzione. |
Nel corso della seconda guerra mondiale i porti di Bari e Taranto erano considerati dalle forze alleate due fra i più attivi e strategicamente importanti di tutto il mezzogiorno italiano, anche per il cospicuo numero di mezzi e navi che i porti delle due città custodirono per tutta la durata del conflitto. Ambedue gli attracchi tuttavia furono teatro di diversi disastri navali e consuetudinari scenari bellici che, come spesso accade, penalizzarono soprattutto la popolazione locale. Bari visse due pesanti disatri navali, tra i quali il secondo fra i più disatrosi di tutto il conflitto.
Il primo colpì la città pugliese il 9 aprile 1945 alle 11.57, allorché il piroscafo americano Charles Henderson esplose a causa di un incidente con il carico di materiale bellico. Pesante fu il tributo in vite umane. I morti (accertati), fra gli abitanti del vicino borgo antico e gli scaricatori del porto, furono 175 con 142 dispersi. In totale 317 persone furono travolte e uccise dalla devastante deflagrazione. Più di 600 i feriti gravi, migliaia in modo lieve. Un centinaio le vittime tra gli alleati. Oltretutto l’esplosione che investì tutto il borgo antico, provocò pesanti danni alla Cattedrale, alla Basilica di San Nicola e alla Chiesa russa.
Ma disastro ancor più grave fu quello che colpì Bari il 2 dicembre 1943, a pochi mesi dall’esplosione della nave Henderson. Il porto di Bari in cui erano ormeggiate decine di navi alleate, subì un pesantissimo bombardamento aereo, organizzato dalla Luftwaffe, l’aeronautica militare tedesca. Alle 19,25 di quel giorno una vera pioggia di ordigni, sganciati da più di cento aerei, investì le navi del porto che si concentravano compatte presso il molo foraneo. Non una bomba mancò l’obbiettivo in virtù della forte assembramento di mezzi. Le navi affondate furono 17 di cui 4 inglesi, 3 norvegesi, 3 italiane e 2 polacche. Tra le navi affondate vi era l’inglese John Harvey carica di bombe all’iprite. Il numero di vittime non è mai stato accertato; i morti ammonterebbero a circa 500, mentre i feriti a 2000. Per la gravità del disastro, quello di Bari è conosciuto come il peggior disastro navale della seconda guerra mondiale dopo Pearl Harbor in cui le navi demolite furono parimenti 17.
Durante il ventennio fascista fu costruito il lungomare monumentale ed inaugurata la Fiera del Levante, con la quale prese vita il disegno di "Bari porta d'oriente", consacrato negli anni recenti dal ruolo di "European gateway" assegnato dall'Unione Europea.
A metà del XX secolo la città si era espansa ulteriormente, in modo disordinato, giungendo a sfiorare i 400.000 abitanti negli anni Settanta e Ottanta.
La città, fatta metropoli, affronta i fenomeni del pendolarismo e della deurbanizzazione, mentre crescono il terziario e l'area industriale. A causa della sua posizione Bari accoglie un notevole flusso di immigrazione dall'est. Il 6 agosto 1991 sbarca nel porto la nave Vlora, carica di oltre ventimila Albanesi.
Alle porte del 2000 il centro storico viene ristrutturato e restituito a nuova vita, mentre si avvia al termine un profondo rinnovamento infrastrutturale che coinvolge porto, aeroporto, interporto e ferrovia.
[modifica] Architetture e luoghi d'interesse
L'odierno centro urbano è costituito dalla città nuova (fondata nel 1813 da Gioacchino Murat) che si estende tra la ferrovia e la costa con strade a reticolo ortogonale, e dalla città vecchia (la così detta barivecchia) fra i porti nuovo e vecchio, chiusa a est dalle mura che la separano dal lungomare, con impianto urbanistico medievale.
Si trovano nella Bari antica notevoli monumenti romanici, tra cui la basilica di San Nicola (XII secolo), capolavoro dell'architettura romanico-pugliese. La Cattedrale di San Sabino (1170-1178), nei cui archivi è conservato un celebre Exultet (codice miniato) anteriore al 1025 e contenente la liturgia del Sabato Santo.
Interessante dal punto di vista architettonico la Chiesa di San Gregorio (XI secolo-XII secolo). Celebre il Castello Normanno-Svevo fatto edificare da Federico II di Svevia (perlomeno il nucleo principale) sul sito di precedenti fortificazioni normanne e bizantine. Ampliato nel XVI secolo, quando divenne dimora di Isabella d'Aragona, nel XIX secolo il castello venne prima adibito a prigione e successivamente a caserma.
Nella Città nuova si trovano il Museo Archeologico (con numerose ceramiche) e, sul lungomare Nazario Sauro, la Pinacoteca Provinciale. Poco distante dal lungomare è situato anche il Teatro Petruzzelli, edificato tra il 1898 e il 1903, attualmente in fase di ristrutturazione dopo l’incendio che lo ha gravemente danneggiato nel 1991.
[modifica] Il castello Normanno-Svevo
![]() |
Per approfondire, vedi la voce Castello Normanno-Svevo di Bari. |
Il Castello Normanno-Svevo sorse intorno al 1131 per volontà di Ruggero il Normanno. Nel 1156 Guglielmo I di Sicilia lo distrusse quasi completamente e Guido il Vasto, per volontà di Federico II di Svevia, si occupò della sua ricostruzione.
Il possente e grandioso castello consta di due parti distinte: la prima conprendente il mastio, di origine bizantino-normanna e trasformato da Federico II tra il 1233 ed il 1240, a pianta trapezioidale con due torri delle quattro originarie; la seconda che ingloba i baluardi a scarpata con torrioni angolari a lancia sul fossato che furono addizionati nel XVI secolo sui tre lati dalla parte terrestre. Il lato Nord, quello marittimo, conserva il portale ogivale (ora murato) e le graziose bifore della costruzione duecentesca.
Al castello si accede dal lato sud, varcando il ponte sul fossato ed entrando nel cortile tra i baluardi cinquecenteschi ed il mastio svevo, sulle cui torri e cortine costruite in bozze di pietra scura, si notano diverse monofore. Sul lato ovest un portale gotico scolpito immette in un atrio su colonne con volte a crociera, dal quale si passa nel cortile interno, quadrilatero, di impianto rinascimentale, assai rimaneggiato. In questo interno, sulla sinistra in un salone terreno è presente la gipsoteca all'interno della quale sono accolti numerosi calchi che ritraggono le più interessanti sculutre architettoniche e decorative dei monumenti romanici di Puglia. Accanto, una interesante sala con volta a botte costolonata a sesto acuto, adibita ad archivio. Al piano superiore, nel lato merdionale del castello, vi sono vari ambienti ove è ubicata la Soprintendenza alle Gallerie. Il lato Nord ospita, in due ampie sale al piano superiore, i dipinti restaurati.
[modifica] Fortino di Sant' Antonio Abate
Il Forte di Sant'Antonio Abate fu eretto per scopi difensivi. La data di costruzione non è accertata; tuttavia talune fonti citano il forte a partire dal XIV secolo. Distrutto dai baresi nel 1463, fu ricostruito nel XVI secolo per volere di Isabella d’Aragona.
Una graziosa statua lignea del santo a cui è dedicata la costruzione si trova in una cappella sotto l’androne.
Unico giorno in cui la cappella è visitabile, è il 17 gennaio, giorno in cui viene aperta per celebrare cerimonie religiose. Nella cappelletta è inoltre degno di nota un quadro di autore ignoto raffigurante Sant’ Antonio Abate.
[modifica] Chiese di Bari antica
Il centro storico di Bari pullula di piccole e grandi chiese.
Le più maestose sono senz'altro la Cattedrale di San Sabino e la Basilica di San Nicola. Numerossissime tuttavia sono le chiese minori: Chiesa di Sant'Anna, Chiesa di Sant'Antonio Abate, la Chiesa di Sant'Agostino rifatta nel 1508 dalla colonia milanese, Chiesa di San Bartolomeo, Chiesa di Santa Chiara, Chiesa di San Domenico, Chiesa di San Francesco alla Scarpa, Chiesa di Santa Pelagia, Chiesa di San Gaetano, Chiesa del Gesù, Chiesa di San Giacomo, la trecentesca Chiesa San Giovanni Crisostomo (parrocchiale di rito greco), Chiesa di San Giuseppe, Chiesa di San Gregorio dove per tutto l'anno rimane la statua di San Nicola trasferita nella propria basilica solo nei giorni della festa, Chiesa di San Luca, Chiesa di San Marco dei Veneziani, Chiesa di Santa Maria degli Angeli, Chiesa di Santa Maria del Buon Consiglio, Chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo, Chiesa di San Martino, Chiesa di San Michele, Chiesa di Sant'Onofrio, Chiesa di Santa Scolastica, Chiesa di San Sebastiano, Chiesa di Santa Teresa delle Donne, la barocca Chiesa di Santa Teresa dei Maschi, Chiesa della SS. Trinità dei Medici, Chiesa della Vallisa, Cappella di San Nicola al Porto e, a croce greca contratta, la Chiesa di San Giorgio dei Martiri.
Otto sono le chiese scomparse o sconsacrate: San Benedetto, San Demetrio, San Eustrazio, San Tommaso Apostolo, San Pietro de Sergio Protospathario, San Nicola de ipsa Pusterula, San Giovanni Evangelista, San Apollinare.
- Chiesa dell'Annunciazione;
- Basilica Pontificia di San Nicola;
- Chiesa del Buon Pastore;
- Chiesa del Sacramento;
- Chiesa di San Ciro;
- Chiesa di San Francesco d'Assisi;
- Chiesa di Santa Fara;
- Cattedrale di San Sabino;
- Chiesa del SS. Rosario;
- Chiesa dell'immacolata (Padri Cappuccini);
- Chiesa della Madonna di Pompei;
- Chiesa della Madre della Divina Provvidenza;
- Chiesa diella Madonna Addolorata del Rosario (Opera Don Guanella);
- Chiesa della SS. Pietà;
- Chiesa della Natività di Nostro Signore;
- Chiesa di Santa Rita;
- Chiesa del Preziosissimo Sangue di San Rocco;
- Chiesa della Resurrezione;
- Chiesa di Sant'Alberto;
- Chiesa di Sant'Andrea;
- Chiesa di sant'Anna;
- Chiesa di Sant'Antonio;
- Chiesa di San Benedetto;
- Chiesa di San Carlo Borromeo;
- Chiesa di San Cataldo;
- Chiesa di Santa Cecilia;
- Chiesa della Santa Croce;
- Chiesa di San Domenico;
- Chiesa di Sant'Enrico;
- Chiesa di San Ferdinando;
- Chiesa di San Francesco di Paola;
- Chiesa di San Gabriele dell'Addolorata;
- Chiesa di San Gaetano;
- Chiesa di San Giovanni Battista;
- Chiesa di san Giovanni Bosco;
- Chiesa di San Girolamo;
- Chiesa di San Giuseppe;
- Chiesa di san Luca;
- Chiesa di San Marcello;
- Chiesa di san Marco;
- Chiesa di San Marco dei Veneziani;
- Chiesa di Santa Maria degli Angeli;
- Chiesa di Santa Maria del Campo;
- Chiesa di Santa amria del Monte Carmelo;
- Chiesa di Santa Maria delle Vittorie;
- Chiesa di Santa Maria Maddalena;
- Chiesa di San Michele;
- Chiesa di San Michele Arcangelo;
- Chiesa di San Nicola;
- Chiesa di San Paplo Apostolo;
- Chiesa di San Pasquale;
- Chiesa di San Pietro;
- Chiesa di San Pio X;
- Chiesa di San Sabino;
- Chiesa della Sacra Famiglia;
- Chiesa del Sacro Cuore;
- Chiesa della Salesiana del SS. Redentore;
- Chiesa dello Spirito Santo;
- Chiesa del SS. Rosario in San Nicola.
Chiese di altri culti:
- Chiesa Avventista;
- Chiesa Evangelica A.D.I.;
- Chiesa Cristiana Evangelica Battista;
- Chiesa del Regno di Dio;
- Chiesa di Cristo;
- Chiesa di Gesù dei Santi degli Ultimi Giorni;
- Chiesa Ortodossa di San Nicola Taumaturgo.
[modifica] Chiese minori
- Chiesa della Trinità
- Sorta nel XI secolo, la Chiesa della Trinità è composta da un piccolo atrio a tre arcate. Nell’atrio oltre ad una colonna appartenente all’antico complesso sono presenti quattro lapidi. Qui inoltre si aprono due portali. Caratteristica è la porta di sinistra costituita da battenti in bronzo sui quali sono riprodotte sette scene evangeliche.
- Chiesa di San Giuseppe
- Fondata nel VIII secolo la Chiesa di San Giuseppe è denominata anche Santa Maria Iurisannaci. Costruita per volere della nobildonna barese Romana Dottula in onore della Madonna fu poi consacrata a San Giuseppe. La Chiesa a croce greca, ospita nei due bracci laterali due piccoli altari in marmo.
- Chiesa di San Marco dei veneziani
- La Chiesa di San Marco dei Veneziani fu eretta per ringraziare i veneziani che, guidati dal doge Pietro Orseolo II, avevano liberato Bari dai saraceni nel 1002. La Chiesa che oggi si osserva è diversa da quella originaria che fu distrutta nel corso delle incursioni di Guglielmo il Malo. La facciata a capanna con un rosone; l’interno comprendente un unico vano e attigua sacrestia.
- Chiesa di San Gregorio
- La Chiesa di San Gregorio sorta tra il X e XI secolo consta di un interno suddiviso in tre navate che si concludono con altrettante absidi.
- Chiesa di Santa Scolastica
- Il complesso di Santa Scolastica risalente ad un periodo compreso tra l’VIII e l’XI secolo, comprende Chiesa e monastero. La facciata settecentesca è tripartita da lesene. A destra dell’edificio sorge un campanile L’interno a tre navate è arricchito da un policromo pavimento in maiolica. Attraverso una piccola scaletta si accede al vano superiore che ospita un piccolo museo di cimeli e arredi sacri.
- Chiesa di Santa Pelagia
- Probabilmente edificata nel XII secolo la Chiesa di Santa Pelagia è attualmente dedicato a Sant’Anna. La facciata rimaneggiata in epoche successive presenta resti della struttura originaria. L’interno è abbellito da un crocifisso ligneo, un altare di legno dorato, quattro statue di santi e numerosi dipinti.
- Chiesa del Gesù
- Risalente al XVI secolo, la Chiesa, simbolo del potere dei gesuiti a Bari, è una delle poche della città costruite ex novo. La maestosità della Chiesa, che si apre su un piazzale, è rimarcata dall’eleganza della facciata. L’interno consta di un unico vano e di volta a botte.
- Chiesa di Santa Teresa dei Maschi
- Il complesso di Santa Teresa dei Maschi fu edificato in due momenti: il convento nel 1671, la Chiesa nel 1690. La facciata rinascimentale tripartita da lesene è caratterizzata da un portale con scalinata. L’interno a croce greca è adornato da tele di Andrea Miglionico del XVIII secolo.
- Chiesa di San Michele
- La Chiesa barocca di San Michele ha interno con ambiente unico, dove sono collocati tre altari, quello maggiore e due lungo le pareti laterali. Attraverso una botola al di sotto dell’altare maggiore è possibile scendere in un locale sotterraneo dove sarebbero state deposte provvisoriamente, dall’Abate Elia, le reliquie di San Nicola.
- Chiesa della Vallisa
- La costruzione della Chiesa è da ricondurre al secolo XI. Recenti restauri hanno modificato radicalmente l’aspetto dell’originaria costruzione. L’interno è a tre navate è delimitato da quattro colonne per lato. L’edificio, non più adibito per le funzioni religiose, ospita manifestazioni culturali.
- Chiesa russa di Bari
- La costruzione dell'edificio sacro riservato al culto ortodosso risale al XX secolo. Il 14 Marzo 2007 in occasione della visita del premier russo Vladimir Putin a Bari la Chiesa è stata donata allo Stato Russo.
[modifica] La Basilica di San Nicola
![]() |
Per approfondire, vedi la voce Basilica di San Nicola di Bari. |

La basilica sorge isolata sull'area del palazzo del catapano (governatore) bizantino, distrutto durante la ribellione per le libertà comunali. Fu eretta tra il 1087 ed il 1197 per custodirvi il corpo di San Nicola che sessantadue marinai avevano trafugato da Mira in Licia nel 1087. La basilica è considerata uno dei prototipi delle chiese romanico-pugliesi.
Semplice ma maestosa è la facciata, fiancheggiata da due torri campanarie mozze, tirpartita da lesene, coronata da archetti e aperta in alto da bifore e in basso da tre portali, dei quali il mediano, a baldacchino su colonne, è riccamente scolpito.
Ammirevoli sono i fianchi con profonde arcate cieche (sopra le quali corrono loggette a esafore) e le ricche porte. Arcature cieche in basso e bifore in alto animano le alte testate del transetto e la parete continua absidale, ornata al centro da un grande finestrone.
Il maestoso interno è a tre navate divise da colonne e pilastri con un vasto transetto e tre absidi. I tre archi trasversi al principio della navata mediana (infatti asimmetrici) furono aggiunti, come rafforzamento, nel XV secolo in seguito ad un terremoto che aveva reso pericolante l'intera costruzione. Al di sopra degli archi c'è il piano del matroneo a trifore. Il soffitto è intagliato e dorato accomapagnato con riquadri dipinti del XVII secolo. Tre solenni arcate su graziose colonne dividono la navata centrale del presbiterio. L'altare maggiore è sormontato da un ciborio del XII secolo.
Nell'abside centrale degno di nota è il pavimento con tarsie marmoree e con motivi orientaleggianti dei primi decenni del XII secolo assieme alla vigorosa sedia episcopale marmorea del 1105 e anche al monumento di Bona Sforza, regina di Polonia, di scultori del tardo Cinquecento.
Nell'altare dell'abside destro è presente un trittico di Andrea Rico da Candia del XV secolo; nella parete retrostante sono vari resti di affreschi trecenteschi. Sulla destra il ricco altare di San Nicola, in lamina d'argento sbalzato del 1684. Nell'abside sinistro una tavola con Madona e Santi del 1476. Per una delle scale al termine delle navate si scende nella cripta, vasta quanto il transetto, triabsidata, sostenuta da 26 colonne varie abbellite da capitelli romanici. Sotto l'altare della cripta riposa il corpo di San Nicola.
[modifica] Il ciborio
Il ciborio soprastante l'altare, realizzato prima del 1150, è il più antico della Puglia. Quattro colonne di marmo antico, le antistanti in breccia rossa, le posteriori in breccia viola, sostengono il baldacchino, composto da due tiburi piramidali a base ottagona sovrapposti, sorretti da due serie di colonnine con elaborati capitelli. Splendidi sono i capitelli che concludono le colonne databili del terzo decennio del XII secolo. Quelli anteriori recano figure angolari di angeli, quelli posteriori sono ornati, uno da figure di animali, l'altro da motitvi vegetali.
[modifica] La cattedra dell'abate Elia
La cattedra è ubicata dietro al ciborio, al centro del presbiterio e del mosaico che la riveste. Il sedile elegantemente traforato negli alti braccioli, è sostenuto da figure in altorilievo e a tuttotondo. Sul dorso due leonesse intente a sbranare due uomini.
Da un'iscrizione posta sul retro del sedile, che lega l'opera alla figura dell'abate Elia, vescovo di Bari, si è fatto risalire il lavoro agli anni tra il 1098 e il 1105. Se tale datazione fosse accertata, la catedra costituirebbe uno dei primi lavori del romanico pugliese. In realtà l'opera è da collocarsi più probabilmente nella prima metà del XII secolo per la vitalità e la maturità dei rilievi.
[modifica] La basilica come luogo di coesione religiosa
San Nicola di Mira che da secoli riposa nella basilica omonima è uno dei santi maggiormente venerati fra i cristiani ortodossi, in special modo i russi. La Basilica ogni giovedì, giorno dedicato maggiormente al culto del santo, rappresenta uno dei pochi punti frequentati contemporaneamente da appartenenti a diverse confessioni cristiane. Dopo la fine dei regimi totalitari e la conseguente apertura dei paesi dell'est Europa al turismo e rapporti con il mondo estero, la Basilica rappresenta uno dei punti più importanti del turismo legato ai pellegrinaggi religiosi.
La sua costruzione ha segnato e continua a segnare l'unione, la miscelazione tra la cultura greco-ortodossa, di cui ne risentirà tutta la Puglia nella sua storia. Una miscelazione che è ancora in atto. Nella cripta della Basilica, infatti, ogni giorno, si tengono le messe della Chiesa Ortodossa.
[modifica] La Cattedrale di San Sabino
![]() |
Per approfondire, vedi la voce Cattedrale di San Sabino. |



La Cattedrale di San Sabino fu edificata nella prima metà del XI secolo e ricostruita negli ultimi decenni del XII secolo, in seguito alla distruzione della città ad opera di Guglielmo il Malo nel 1156.
La cattedrale è una delle più maestose creazioni dell'architettura romanico-pugliese, riportata dai restauri agli antichi splendori. Consta di una semplice facciata tripartita in lesine e coronata da archetti, con tre portali del XI secolo, rimaneggiati nel XVIII secolo, monofore, una bifora e un rosone dalla ricca cornice. Sui finachi si aprono profonde arcate sulle quali corrono gallerie esafore (rifatte); all'incrocio dei bracci sorge la cupola, poligonale all'esterno, dal ricco fregio. Ammirevoli sono le due testate del transetto, ornate di rosoni e bifore, come la parte absidale a parete continua, nella quale si apre un superbo finestrone. Sul fianco sinistro sorgono la grande costuzione cilindrica della trulla (antico battistero trasformato in sacrestia nel XVII secolo) e appoggiato al transetto, il campanile con finestre e un'alta cuspide.
Mirabile per armonia e solennità la cattedrale è a tre navate su colonne, con finti matronei ed ampie trifore, un transetto sopraelevato, un' alta cupola e tre abisidi, di cui maestosa la centrale. Nella navata mediana il pulpito è ricomposto con frammenti originari del XI e XIII secolo, come lo sono pure il ciborio dell'altare e la cattedra episcopale nel presbiterio, cinto da plutei duecenteschi. Nell'abside sinistro esistono tracce di affeschi del Duecento. Sotto il transetto si estende la cripta, trasformata nel Settecento. Vi si conserva una tavola bizanteggiante della Madonna, assai ridipinta. Gli archivi della cattedrale custodiscono preziosi codici e il celebre rotulo dell'Exultet, anteriore al 1050.
[modifica] Piazze celebri
- Piazza del Ferrarese
- Piazza del Ferrarese è una piazzetta che si affaccia sul Lungomare Imperatore Augusto, di fronte al porto vecchio. Caratteristica e suggestiva, specie di sera, poiché da essa è possibile scorgere un mirabile panorama marittimo.
- Piazza dell'Odegitria
- Piazza dell'Odegitria è una modesta slargo nel cuore della città vecchia. Nella cornice della Cattedrale di San Sabino che maestosa sorge sul piazzale, essa si trova nelle vicinanze dei Giardini Isabella D’Aragona e del Castello Normanno-Svevo.
- Piazza San Nicola
- Piazza San Nicola si trova anch’essa nell’incantevole cornice di un edificio simbolo della città, la Basilica di San Nicola. Perno della città vecchia, la pulsante piazza è tra le più ammirate di Bari.
- Piazza della Libertà
- Piazza della LIbertà è una piccola piazza che si affaccia su Corso Vittorio Emanuele II, di fronte al Teatro Piccinni; quest’ultimo, assieme ad altri edifici, fa della grossa arteria una delle più grandi ed eminenti strade della città.
- Piazza del Mercantile
- Anche questa nel cuore del centro storico, Piazza del Mercantile è una tra le più frequentate e attive piazze della città di Bari. Molto visitata, la pizza è ritrovo di molti baresi. Icona e simbolo della piazza è la famosa colonna "della giustizia", così definita per la funzione a cui, un tempo, era adibita. Al palo di pietra infatti erano legati e lasciati in preda alle sevizie del popolo i debitori fraudolenti. Inoltre nella piazza aveva anticamente sede il "Sedile", antico luogo di riunione dei nobili baresi.
- Piazza Umberto I
- Piazza Umberto I è la più grande e sontuosa piazza della città. Immersa nel verde, la piazza è uno dei luoghi d’incontro preferiti dai baresi. Quasi al centro della città nuova, vi prospetta il possente e grandioso palazzo dell’Università degli Studi.
- Piazza 4 Novembre
- Piazza 4 Novembre è una piccola piazza, punto di incontro tra il lungomare Imperatore Augusto e il lungomare Nazario Sauro: la piazzetta infatti costituisce il punto di fine del primo e d’inizio del secondo. In prossimità di Piazza Ferrarese, come quest’ultima, piazza 4 Novembre è encomiabile per l’ottima visuale che offre sul mare.
- Piazza Giuseppe Massari
- Agli estremi della città vecchia è ubicata Piazza Giuseppe Massari. La piazza si trova presso i Giardini Isabella D’Aragona e il Castello Normanno-Svevo, a poche decine di metri da piazza Odegitria e dalla Cattedrale.
- Piazza Aldo Moro
- Piazza Aldo Moro è un grosso slargo ovoidale, passaggio obbligato di coloro che giungono a Bari per mezzo ferrovia. La piazza infatti si trova di fronte alla Stazione Centrale. Aperta al traffico, non è luogo più adatto in cui sostare, ma il suo aspetto caotico è temperato dalla presenza nella parte centrale di una monumentale fontana.
- Piazza del Risorgimento
- Piazza del Risorgimento è un delizioso slargo, di modeste dimensioni, situato presso il quartiere Libertà.
- Piazza del Redentore
- Piazza del Redentore, di misurate dimensioni, è ubicata presso il quartiere Libertà a poche decine di metri dalla linea ferroviaria.
- Piazza Armando Diaz
- La più coinvolgente piazza barese è senz’altro Piazza Armando Diaz. La piazza, ad emiciclo, si trova sul lungomare Nazario Sauro, direttamente sul mare. A chi vi sosta essa offre uno spettacolo, specie di sera, a dir poco suggestivo.
[modifica] Edifici storici
- Caserma della milizia volontaria per la sicurezza nazionale
- Il palazzo della milizia volontaria, ubicato su Corso Vittorio Veneto, costruito in epoca fascista, fu originariamente destinato ad ospitare la caserma della milizia volontaria. Attualmente vi ha sede un comando militare.
- Palazzo Dioguardi-Durante
- Costruito negli anni trenta del XX secolo, il palazzo Dioguardi-Durante si trova in piazza Eroi del Mare. Attualmente è adibito ad ospitare uffici e esercizi commerciali.
- Palazzo Pollice
- Ubicato in Via Principe Amedeo, nel quartiere Murat, fu anch’esso costruito negli anni trenta del XX secolo. Ad uso residenziale appartiene alla famiglia Pollice.
- Palazzo Fione-Saponaro
- Eretto negli anni venti del XX secolo, il Palazzo Fione-Saponaro si trova in prossimità del lungomare Nazario Sauro. Ad uso residenziale, appartiene alla famiglia Saponaro.
- Palazzo dell’Acquedotto Pugliese
- Sito in Via Cognetti, il palazzo ospita da sempre la sede dell’Ente Acquedotto Pugliese. La costruzione risale all’epoca fascista, precisamente agli anni venti.
- Palazzo Noli
- Il palazzo Noli si trova in Via Michelangelo Signorile e risale agli anni trenta del XX secolo. E’ da sempre utilizzato ad uso residenziale.
- Sacrario Militare dei Caduti d’Oltremare
- Commissionato dal Ministero della Difesa, il Sacrario sorge negli anni sessanta del XX secolo. Lontano dal centro cittadino, l’edifico ospita il sacrario ed un museo storico.
- Palazzo Fizzarotti
- Sorto nei primi anni del XX secolo, Palazzo Fizzarotti si trova sul Corso Vittorio Emanuele II. La costruzione oggi è adibita ad uso residenziale, ma ospita anche un centro polifunzionale con sale per esposizioni.
- Palazzo della Provincia di Bari
- Commissionato dall’Amministrazione Provinciale di Bari, il palazzo fu eretto negli anni trenta del XX secolo. Danneggiato in maniera grave durante il secondo conflitto mondiale, oggi ospita gli uffici dell’Amministrazione Provinciale, l’archivio provinciale, l’aula consiliare, il quartiere del Presidente e la Pinacoteca Provinciale.
- Edificio Scolastico "Liceo Ginnasio Orazio Flacco"
- Costruito in epoca fascista per volere del Comune, nel palazzo ha da sempre sede l’Istituto Scolastico "Liceo Ginnasio Orazio Flacco", fra le più prestigiose scuole della città.
- Palazzo Mincuzzi
- Situato nella pulsante e rinomata Via Sparano, la preferita dai baresi, all’angolo di Via Abate Gimma, Palazzo Mincuzzi, sorto in epoca fascista, è da sempre adibito ad uso residenziale e commerciale.
- Palazzo Colonna
- L’imponente palazzo Colonna si trova sul lungomare Araldo di Crollalanza, a poche decine di metri dal mare. Fu costruito negli anni venti del XX secolo per essere utilizzato a scopo residenziale e commerciale.
- Palazzo Atti
- Ubicato nella prestigiosa Via Cavour, Palazzo Atti sorse nel secondo decennio del XX secolo. Nel palazzo hanno sede uffici e locali commerciali.
- Palazzo Stoppelli
- Sito in Via Cavour, Palazzo Stoppelli sorse negli anni venti del XX secolo per volere del barese Gabriele Stoppelli. Oggi vi hanno sede uffici, abitazioni e esercizi commerciali.
[modifica] Il lungomare
Le Vie Imperatore Augusto, Araldo di Crollalanza e Nazario Sauro costituiscono la porzione più nota del lungomare di Bari.
Il Lungomare Imperatore Augusto è un'ampia via che si estende dal Piazzale Colombo alla radice del molo del porto nuovo fino alla Piazza Eroi del Mare, aperta sul porto vecchio. La via segue l'andamento delle vecchie mura della città vecchia, della quale si vedono sovrastare pittorescamente i campanili e le cupole; il tutto offre un'ammirevole panorama sul mare. A metà del percorso un passaggio aperto nell'antica cinta muraria mette in comunicazione con la piazza antistante la Basilica di San Nicola.
Il Lungomare Araldo di Crollalanza si estende da Piazza Eroi del Mare a Piazza Armando Diaz; il Lungomare Nazario Sauro, prolungamento del Lungomare Araldo di Crollalanza, è anch'esso un encomiabile viale litoraneo con veduta panoramica sulla costa che, partendo dalla rotonda di Piazza Armando Diaz e costeggiando la Pinacoteca Provinciale, si congiunge con il Lungomare Armando Perotti.
[modifica] Parchi e giardini
A Bari ogni cittadino dispone mediamente di 2 metri quadri di aree verdi: un valore piuttosto modesto. Non mancano tuttavia alcuni grandi parchi, tra cui vanno ricordati Parco 2 giugno, nel quartiere Carrassi, ai margini dell'area centrale della città e l'antica Pineta San Francesco alla Rena, un folto parco alberato situato nella zona adibita ad ospitare la Fiera del Levante. L’area verde, lontana dal centro cittadino e vicino alla grossa arteria di Via Napoli, è costeggiata dal Torrente Lamasinata, ramo acquatico aperto sul mare, che procede rasente la tangenziale giungendo fino al rione Stanic. Il parco è meta di molti baresi i quali, specie d’estate, cercando di evadere dalla promiscuità del centro, trovano nella pineta luogo entro il quale condividere insolita quiete. Più recenti sono il parco Ecopoli, nel quartiere Japigia, quello nella ex cava Di Maso del quartiere Santa Rita, il parco di viale Europa nel quartiere San Paolo e il parco Perotti, nei pressi dell'omonimo lungomare.
Il centro della città ospita alcuni noti giardini storici.
Fra le rigide maglie del centro murattiano si trovano il giardino di piazza Garibaldi e quello di piazza Umberto I. Nella piazza Umberto, sui cui prospetta l’imponente palazzo Ateneo dell’università, cresce infatti un fiorente giardino pubblico fascinoso e ben abbellito da numerose aiuole e alberi. L’area naturale offre ai baresi luogo di ritrovo di tutto il popolato centro, desideroso di evadere dalla congestione asfissiante, e di tutti coloro che vivono tra i quartieri Libertà e Murat, lontani dal lungomare e da ogni riferimento naturalistico.
Ai margini della città vecchia, a poca distanza dal mare, si trovano infine i suggestivi Giardini Isabella d'Aragona, uno dei più frequentati parchi della città. Nella rigogliosa vegetazione del parco è immerso il Castello Normanno-Svevo il cui artistico fascino, unito al contesto naturalistico in cui è collocato, offre al visitatore uno spettacolo a dir poco coinvolgente.
[modifica] Cultura
L'attività culturale della città di Bari si sviluppa intorno alle massime sedi culturali della città stessa come l'Università degli studi di Bari, nella quale sovente si tengono dibattiti e manifestazione di carattere storico-artistico.
In campo musicale ricalcando una tradizione tuttora viva nella regione, attraverso concerti dell'annuale stagione lirica che si tengono presso i teatri Piccinni e Petruzzelli (quest'ultimo attualmente inagibile per restauro) si mantiene vivo l'impulso culturale.
Di più vasta portata, anche nei suoi riflessi sulla vita culturale della città, è l'attività editoriale, esplicantesi a livello nazionale, dalla case editoriali Laterza (Casa editrice Giuseppe Laterza & figli), che vanta una solida tradizione, e De donato (Casa editrice De Donato). Nella città ha sede oltretutto il quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno ed alri settiminali e quotidiani di cultura.
[modifica] Teatri
I maggiori teatri sono:
Questi tre teatri sono, assieme all'Auditorium Nino Rota, i contenitori storici della città, gestiti dalla Fondazione Lirico-Sinfonica " Petruzzelli e Teatri di Bari ".
- Teatroteam;
- Teatro Abeliano;
- Teatro Kursaal Santalucia;
- Teatro Kismet;
- Teatro Duse;
- Teatro Royal;
- Teatro Purgatorio;
- Piccolo Teatro;
- Teatro dell'Anonima;
- Casa di Pulcinella;
- Teatro Barium.
[modifica] Teatro Petruzzelli
![]() |
Per approfondire, vedi la voce Teatro Petruzzelli. |
Il Teatro Petruzzelli nacque dall’esigenza della città di possedere un contenitore culturale degno di una città desiderosa di elevarsi al livello delle altre metropoli italiane. La passione di Bari per il teatro era nota, ma i luoghi di rappresentazione non erano sufficienti, oppure non raggiungevano quell’ideale di austerità che Bari meditava del suo teatro. Neppure il tetro comunale Piccinni, edificato nel 1854, soddisfaceva le necessità della città desiderosa di emergere sul piano artistico-culturale.
Il comune, in possesso di un piazzale sul mare ("Largo della Marina"), atto ad ospitare concerti e rappresentazioni di strada, approvò la proposta di sfruttare lo slargo per adibirlo a luogo entro il quale edificare il teatro. Fra tanti, il progetto accolto dal comune fu quello presentato da due commercinti baresi, Onofrio ed Antonio Petruzzelli di origine triestina, i quali a loro volta fecero proprio quello di un loro cognato ingegnere, il barese Angelo Messeni. La proposta nel 1896 accolta, si concretizzò nel 1898, anno in cui iniziarono i lavori di edificazione.
La struttura, orgoglio della città e della Puglia intera, esordì la sera del 14 febbraio 1903, allorché si tenne la rappresentazione de "Gli Ugonotti" di Giacomo Meyerbeer.
La notte tra il 26 e il 27 ottobre 1991 il teatro venne distrutto quasi interamente da un incendio doloso. L'ultima opera rappresentata fu la "Norma" di Vincenzo Bellini. Ironia della sorte, tale opera si chiude con la scena di un rogo.
[modifica] Teatro Piccinni
![]() |
Per approfondire, vedi la voce Teatro Piccinni. |
Il "Teatro Piccinni" è il piu' antico teatro della città di Bari. La struttura è in grado di contenere più di ottocento spettatori. Il teatro fu inaugurato il 30 Maggio 1854 con la rappresentazione del "Poliuto" di Gaetano Donizetti. Un anno dopo, nel 1855 fu intitolato a "Niccolò Piccinni", in onore del famoso musicista barese oltremodo apprezzato nella città natale ed in Francia, paese in cui svolse la sua attività di compositore.
[modifica] Musei
I principali musei sono:
- Museo Archeologico Provinciale;
- Pinacoteca Provinciale (Artistico);
- Cittadella Mediterranea della Scienza;
- Museo Etnografico Africano;
- Gipsoteca del Castello Normanno Svevo (Artistico);
- Museo - Sala del Tesoro all'interno della Basilica di San Nicola (Artistico);
- Museo della Cattedrale (Artistico-Archeologico);
- Museo Storico Civico;
- Acquario Provinciale (Naturalistico);
- Istituto Orto Botanico (Naturalistico);
- Museo di Zoologia (Naturalistico);
- Museo di Scienze della Terra (Naturalistico);
- Museo Raccolta di Fisica (Tecnico-Scentifico);
- Museo Sacrario (Specializzato).
[modifica] Museo Archeologico
Il "Muso Archologico" di Bari fondato nel 1875 come Museo Proviciale è stato notevolmente ampliato nel tempo grazie a donazioni private e nuove scoperte archeologiche che hanno arricchito le bacheche dell'istituto. Esso infatti comprende la più completa raccolta di materiale archeologico pugliese, soprattutto ceramiche e bronzi. Il museo è fondamentale acché si abbia un completo quadro per la conoscenza della civiltà apula dal VII secolo al III secolo, dell'antica Daunia (attuale provincia di Foggia), sia della Messapia e anche della Peucezia (attuale provincia di Bari.
Il museo si trova all'interno dello storico e grandioso palazzo dell'Università, la quale si affaccia sull'ampia Piazza Umberto I.
[modifica] Pinacoteca Provinciale
La "Pinacoteca Provinciale", sita nel palazzo della Provincia di Bari, si compone di opere databili dal XV secolo all'attuale, la cui paternità è attribuita ad artisti quali Tintoretto, Giovanni Bellini, Antonio Vivarini e Bartolomeo Vivarini, Paolo Veronese e pittori di scuola napoletana come Luca Giordano e numerosi ottocentisti italiani.
[modifica] Biblioteche
Diverse sono le biblioteche che hanno sede nella pulsante città capoluogo pugliese. Oltre le varie migliaia di volumi che fanno del "Museo Storico" sede culturale non svalutabile, sono di particolare importanza la "Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti-Volpi", sita nella cittadella della cultura, ricca di una vasta raccola bibliografica (circa 220.000 volumi, tra cui 65 cunabuli, 2500 codici e manoscritti, e circa 400 pergamene databili intorno al 1150).
Di un'apia sezione archivistica, ricca di circa 100.000 fra carte e pergamene del IX secolo, è dotata la "Biblioteca Provinciale Santa Teresa dei Maschi", che riveste particolare interesse anche per un'ampia raccolta specializzata (15.000 titoli) di opere relative alla storia della regione.
Diplomi e pergamene antiche conferiscono particolare importanza all'archivio della Basilica di San Nicola, ma di valore ancor maggiore è il rotulo pergamenaceo dell' Exultet, conservato nell'archivio della Cattedrale di San Sabino. Databile tra l'XI e il XIII secolo, l' Exultet raggiunge una lunghezza di ben 8,42 metri, minuziosamente abbellito da preziose miniature.
Altre biblioteche degne di nota sono:
- Biblioteca Comunale;
- Biblioteca Gaetano Ricchetti;
- Biblioteca Multimediale del Consiglio regionale "Teca del Mediterraneo";
- Biblioteca Sportiva Regionale del Coni;
- Biblioteca Fondazione Gianfranco Dioguardi.
[modifica] Istruzione
[modifica] Università degli Studi di Bari
![]() |
Per approfondire, vedi la voce Università degli Studi di Bari. |
L'Università degli Studi di Bari è la più importante università pugliese, nonché fra le più rinomate di tutto il mezzogiorno italiano.
Fondata nel 1925, l'università conta oltre 60.000 iscritti. L'Ateneo ha sede nel palazzo storico di piazza Umberto I al centro del moderno centro cittadino.
L'Università offre una vasta scelta formativa. Sono 13 le facoltà:
- Facoltà di Agraria;
- Facoltà di Economia;
- Facoltà di Farmacia;
- Facoltà di Giurisprudenza;
- Facoltà di Lettere e Filosofia;
- Facoltà di Lingue e Letterature straniere;
- Facoltà di Medicina e Chirurgia;
- Facoltà di Medicina veterinaria;
- Facoltà di Scienze biotecnologiche;
- Facoltà di Scienze della formazione;
- Facoltà di Scienze MM.FF.NN.;
- Facoltà di Scienze politiche.
A Taranto ha sede la Seconda Facoltà di Economia.

Bari ospita due università pubbliche:
Bari ospita una università privata:
- Università LUM - Libera Università Mediterranea presso il centro direzionale Il Baricentro di Casamassima.
[modifica] Istituti di Ricerca
I principali Istituti di ricerca sono dislocati fra il Campus universitario di Via Orabona e il vicino Comune di Valenzano:
- CNR - Istituto Agronomico Mediterraneo;
- CNR - Istituto di studi sui sistemi intelligenti per l'automazione;
- CNR - Istituto di cristallografia;
- CNR - Istituto di scienze delle produzioni alimentari;
- CNR - Istituto di genetica vegetale;
- Istituto Nazionale di Fisica Nucleare;
- CEMeC - Centro di Eccellenza in Meccanica Computazionale;
- Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari;
- Parco scientifico e tecnologico Tecnopolis.
È in via di costituzione il Polo Biotecnologico Regionale.
A Bari ha sede dal 1983 il Cum (Consorzio delle Università Mediterranee), al quale aderiscono oltre 160 Istituzioni Universitarie del bacino del Mar Mediterraneo.
[modifica] Associazioni Culturali
Dal 1996 opera a Bari l'associazione culturale senza fini di lucro LUGBari, ovvero il Linux User Group di Bari e provincia. Essa è il punto di riferimento, in città e nella provincia, per gli utenti dei Sistemi Operativi GNU/Linux, di cui promuove la diffusione insieme alla cultura del Software Libero.
[modifica] Scuole
- Conservatorio di musica Niccolò Piccinni
- Intitolato al celebre compositore barese Niccolò Piccinni, oltremodo apprezzato in Italia, a Bari ed in Francia, dove svolse la sua attività di musicista, è il Conservatorio massima scuola musicale della città di Bari.
Le scuole medie presenti a Bari sono 26:
- Scuola media "Amedeo D'Aosta";
- Scuola media "Alessandro Manzoni";
- Scuola media "Azzarita - De Filippo";
- Scuola media "Giosuè Carducci";
- Scuola media "G. De Marinis";
- Scuola media "Eleonora Duse";
- Scuola media "Galileo Galilei";
- Scuola media "M. R. Imbriani";
- Scuola media "G. Laterza";
- Scuola media "Carlo Levi";
- Scuola media "G. Massari";
- Scuola media "Melo da Bari";
- Scuola media "Michelangelo";
- Scuola media "Giovanni Modugno;
- Scuola media "Giuseppe Parini";
- Scuola media "Giovanni Pascoli";
- Scuola media "San Nicola";
- Scuola media "Gaetano Santomauro";
- Scuola media "Giuseppe Ungaretti";
- Scuola media "Giovanni Verga";
- Scuola media "N. Zingarelli";
- Scuola media "A. Lucarelli";
- Scuola media "Umberto Fraccacreta";
- Scuola media "Luigi Lombardi";
- Scuola media "Tommaso Fiore";
- Scuola media "Aldo Moro".
Le scuole superiori ed altri Istituti Statali:
- Liceo Ginnasio "Orazio Flacco";
- Liceo Ginnasio "Socrate";
- Scuola Magistrale "G. Bianchi Dottula";
- Scuola Nautica "Francesco Caracciolo";
- Istituto Tecnico Commerciale "Giulio Cesare";
- Istituto Professionale per l'agricoltura "E. Majorana";
- Istituto Professionale per l'industria e l'artigianato "L. Santarella";
- Istituto Professionale servizi alberghieri e ristorazione;
- Istituto Profesionale femminile;
- Istituto Professionale per il commercio "Nicola Tridente";
- Istituto Professionale per i servizi commerciali turistici e della pubblicità "R. Gorjux";
- Istituto D'Arte;
- Istituto Tecnico Commerciale "C. Vivante";
- Istituto Tecnico Commerciale "Pietro Calamandrei";
- Liceo Artistico;
- Liceo Scientifico "A. Scacchi";
- Liceo Scientifico "Enrico Fermi";
- Liceo Scientifico "G. Salvemini";
- Istituto Tecnico Industriale "G. Marconi";
- Istituto Tecnico Industriale "Modesto Panetti";
- Istituto Tecnico Commerciale "D. Romanazzi";
- Istituto Tecnico per geometri "Pitagora";
- Istituto Tecnico Statale "Euclide";
- Istituto Tecnico Commerciale " Vito Vittorio Lenoci".
[modifica] Consolati in Bari
[modifica] Enogastronomia
La cucina pugliese si basa sui tre prodotti agricoli principali della regione cioè il grano, l'olio e il vino. La cucina barese è arricchita, oltre che dai predetti ingredienti, anche da ortaggi e frutta in abbondanza nel territorio. Con la farina si cucinano l'ottimo pane pugliese e le paste alimentari casalinghe: recchietelle (o strascinate), chiancarelle (orecchiette di grandezza varia), lagane, troccoli (fettuccine), fusilli (maccheroni arrotolati), cavatelli e mignuicchi (gnocchetti di semola).
Con la pasta fatta in casa si preparano anche calzoni al forno con ripieno di cipolla, acciughe, capperi e olive, panzerotti fritti di lardo e ricotta o mozzarella e pizze rustiche varie.
Condimenti sovrani sono l'olio e l'aglio. Ottime sono le minestre di verdure e quelle a base di pane (pancotto e caponata), ceci, fave intere o schiacciate (con cicorie), cavoli, sedani, cardi e finocchi che compaiono in tavola anche da soli con olio, o salati o con brodo di maiale. I piatti di carne sono per lo più a base di agnello (tacche al forno, cottarello, involtini), di maiale (capocolli, salsiccie varie sopratttutto condite con peperoncino), coniglio e cacciagione. Raffinatezza i tordi in salsa conservati nel vino bianco.
Bari, in quanto città di mare, è inoltre famosa per i numerosi e ottimi piatti di pesce: il dentice alle olive, l'orata alla San Nicola, le alici arracanate e i polipetti in casseruola.
Tra i dolciumi tipici di Bari ricordiamo le cartellate, i taralli, le paste reali, le castagnedde, le sassaniidde e il callume (sanguinaccio dolce).
Tra i vini pregiati, di Bari e della provincia, ricordiamo: il Primitivo, il Castel del Monte, il Moscato di Trani, i bianchi della Valle d'Itria, l'Aleatico e varietà di Cerasuolo e di Sangiovese. Abbondante la produzione di vini da taglio tra cui il Barletta.
[modifica] Economia
Antico centro marinaio, Bari ha conservato la sua vocazione mercantile ed è divenuta, grazie anche alla sua favorevole posizione geografica, il principale centro commeriale del Mezzogiorno adriatico e ionico. Attivissimo è infatti il commercio di prodotti agricoli, favorito dalla specializzazione delle colture (pomodori, carciofi, cetrioli, uva da tavola, pere, ciliege e fichi), che determina una forte corrente di esportazione.
Lo scalo marittimo della città, costituito dal porto vecchio, riservato alle navi da diporto e da pesca, e dal porto nuovo, utilizzato per il traffico commerciale e uno dei principali porti petroliferi italiani. Il molo di San Cataldo è altresì utilizzato per l'attracco delle grosse petroliere.
Ben sviluppata è anche l’agricoltura: vigneti, oliveti, mandorleti e frutteti sono le principali colture, a complemento delle quali sono sorti oleifici e stabilimenti enologici e conservieri.
Molto sviluppato è anche il commercio del pesce per il quale è atto un Mercato Ittico all'ingrosso. Importantissima funzione all'incremento di tutte le attività commerciali ha la Fiera del Levante che si tiene ogni anno nel mese di settembre.
L'industria ha conosciuto negli anni scorsi un forte sviluppo e si è specializzata in altri settori produttivi, grazie anche a varie iniziative promozionali tra le quali la presenza di un'area per lo sviluppo industriale, collegata all'aeroporto e alla rete ferroviaria.
L'indutria barese che ha sede nell'apposita zona industriale Stanic, è inoltre cospicuamente sviluppata nei seguenti campi: alimentare, chimico, petrolchimico, metalmeccanico, tessile, del legno e del tabacco.
[modifica] Camera del Commercio
A garantire e promuovere lo sviluppo economico a Bari e nella provincia esiste nella città capoluogo la Camera del Commercio, un ente autonomo che svolge funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese promuovendo e curandone lo sviluppo nell' ambito delle economie locali.
L'Ente è una istituzione aperta, vicina alle attività economiche del territorio di cui interpreta voci e valori dando impulso al loro sviluppo attraverso l`offerta di servizi reali.
[modifica] Strutture sanitarie
Nella città hanno sede diverse strutture sanitarie pubbliche e private. Degne di essere rilevate sono il Policlinico Consorziale, centro polivalente di cura con sede in "piazza Giulio Cesare", l' Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII (soprannominato "ospedale dei bambini"), sito in "Via Amendola", e l' Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Mater Dei, specializzato nella cura dei tumori.
[modifica] Infrastrutture
La città ha una buona dotazione infrastrutturale, superiore alla media del Mezzogiorno ma ancora inferiore alla media nazionale.
[modifica] Trasporto stradale urbano ed extraurbano
Bari è raggiungibile con l'autostrada A14. Gli accessi avvengono presso Modugno (Bari Nord) e Bitritto (Bari Sud). La strada SS 16 (E55) attraversa la città da Nord a Sud e, nel tratto centrale a 6 corsie, costituisce la tangenziale di Bari.
La città dispone di una rete di autolinee urbane, gestita dalla società "AMTAB Servizio" (Azienda Mobilità e Trasporti Bari Servizio) S.p.A.
[modifica] Trasporto ferroviario
I collegamenti ferroviari sono assicurati attraverso 18 stazioni attraversate quotidianamente da circa 300 treni. Nella Stazione di Bari Centrale, parte del circuito Grandi Stazioni, confluiscono le linee delle Ferrovie dello Stato (Adriatica e Bari-Taranto), le Ferrovie del Sud Est (Bari-Putignano-Salento). Altre ferrovie concesse sono la "Ferrotranviaria - Ferrovie Bari Nord" (linea Bari-Barletta) e le "Ferrovie Appulo Lucane" (Bari-Matera).
Le ferrovie concesse operano un discreto servizio urbano e metropolitano nei tratti più prossimi alla città. La RFI gestisce un servizio ferroviario urbano denominato "servizio metropolitano" su due tronchi (Bari Enziteto-Bari Centrale- Bari Torre a Mare e Bari centrale-Modugno), collegando dieci stazioni urbane:
- Stazione di Bari Centrale;
- Stazione di Bari Enziteto;
- Stazione di Bari Marconi;
- Stazione di Bari Palese;
- Stazione di Bari Parco Nord;
- Stazione di Bari Parco Sud;
- Stazione di Bari Policlinico;
- Stazione di Bari Santo Spirito;
- Stazione di Bari Torre a Mare;
- Stazione di Bari Zona industriale
Negli anni 1990 e in seguito con la "legge obiettivo" è stata progettata l'integrazione ferroviaria in un sistema metropolitano unico, con il finanziamento di tre linee ferroviarie metropolitane attualmente in costruzione.
[modifica] Trasporto aereo
A 9 Km dalla città sorge l'aeroporto internazionale di Bari, situato nel territorio della I circoscrizione, a poco meno di venti minuti dal centro. Il traffico passeggeri ha registrato una rapida crescita dopo l'anno 2000, passando da uno a due milioni di passeggeri nel 2006 nel nuovo terminal "Karol Wojtyła". Lo scalo è collegato alle principali città europee, oltre che a Mosca.
[modifica] Trasporto marittimo
Il Porto di Bari, collocato a Sud-Est dell’Italia e tradizionalmente considerato porta dell’Europa verso la penisola Balcanica ed il Medio Oriente, è uno scalo polivalente in grado di rispondere a tutte le esigenze operative. Fra i principali del mare Adriatico, il porto di Bari nel 2006 ha movementato 1,6 milioni di passeggeri, dei quali circa 300.000 croceristi. I collegamenti principali sono per Albania (Durazzo), Montenegro (Bar) e Grecia (Corfù, Igoumenitsa e Patrasso). La molteplici funzioni operative del porto di Bari possono contare su banchine attrezzate per la movimentazione di ogni tipo di merce e su una eccellente rete di collegamenti con ogni modalità di trasporto. Anche grazie a tali caratteristiche il Porto di Bari è stato indicato quale "terminale occidentale".
A cavallo fra il vecchio e il nuovo secolo è avvenuta la costruzione del terminal crociere e la ristrutturazione del terminal traghetti. Nel porto barese tradizionalmente diviso tra vecchio e nuovo attualmente sono in corso diversi lavori di ristrutturazione ed ampliamento finanziati dal Ministero delle Infrastrutture. Il progetto dei lavori è incentrato al miglioramento dei servizi e dei controlli di frontiera e ad un forte potenziamento infrastrutturale.
[modifica] Il porto nuovo
Il porto nuovo prevalentemente a funzione commerciale, è composto ad Est da un grande molo foraneo e a ovest dal molo San Cataldo. All'interno dell’area portuale ci sono cinque bacini: Bacino Grande, Darsena di Ponente, Darsena di Levante, Darsena Vecchia e Darsena Interna. Il porto è aperto a NNW ed è esposto ai venti di tramontana e maestrale. I fondali variano da 3 a 10 m e le imbarcazioni in transito devono avere pescaggio massimo di m 5.
[modifica] Il porto vecchio
Il porto vecchio è situato a Sud rispetto all'altro porto ed è anch’esso prevalentemente un porto a funzione commerciale. Il porto è formato a Nord dal molo Sant'Antonio e a Sud dal molo San Nicola. I fondali di questa zona di porto sono profondi poco più di 2,5 metri. Il porto presenta 2 banchine destinate alla pesca, rispettivamente di 350 e 180 m con 180 punti di attracco.
[modifica] Eventi
[modifica] La Fiera del Levante

![]() |
Per approfondire, vedi la voce Fiera del Levante. |
La Fiera del Levante è una delle principali fiere del bacino del Mediterraneo, nata nel 1929 per iniziativa del Comune, dell'Amministrazione Provinciale e della Camera del Commercio di Bari ed opera continuativamente da quell'anno. La prima edizione della Fiera del Levante si è svolta nel 1930. La rassegna ha continuato a svolgersi puntualmente a settembre di ogni anno, con la sola interruzione degli anni della seconda guerra mondiale dal 1940 al 1946.
Complessivamente gli espositori che partecipano annualmente alle manifestazioni sono cinquemila tra nazionali ed esteri. A circa due milioni ammontano i visitatori.
La rassegna storica, nonché la più nota al grande pubblico, è la fiera campionaria, la più grande d'Europa, che ha luogo ogni settembre, con oltre settecento mila visitatori e più di duemila espositori, in un'apposita vasta area, ampia circa 300 mila metri quadrati, situata a nord-ovest della città, in vicinanza della punta di San Cataldo, al limite occidentale del porto nuovo.
La fiera è inoltre volta a favorire gli scambi tra Oriente e Occidente, di cui Bari costituisce, per tradizione millenaria, il più favorevole punto d'incontro.
[modifica] Feste Religiose
[modifica] Festa patronale
Dal 7 al 9 maggio si svolge nel centro storico di Bari la festa del Patrono della città, San Nicola.
Già alla vigilia dell'inizio delle festività religiose affluiscono in città molti pellegrini devoti al Santo. Una delle usanze tradizionali è l'offerta del pane alla Basilica. A rievocare l'antico arrivo delle reliquie di San Nicola, la sera della vigilia si tiene un grande corteo storico.
Il giorno della festa si svolge la solenne processione in cui la statua del Santo viene portata fino al Molo San Nicola dove si tiene una solenne celebrazione eucaristica presieduta dall'Arcivescovo di Bari e la statua viene trasportata in mare da un corteo di imbarcazioni. Verso sera avviene il raduno delle imbarcazioni presso il molo in cui si saluta il ritorno del Santo nella basilica, attraverso una processione solenne al termine della quale avviene lo scoppio dei fuochi pirotecnici.
Il giorno dopo, in seguito alla celebrazione eucaristica di saluto che si tiene in Piazza Ferrarese, nella cripta della Basilica si prosegue ufficialmente al prelievo della santa manna (che i monaci benedettini trassero dalle ossa del santo) alla presenza dei fedeli e delle autorità religiose e civili.
Tutta la ritualità religiosa è immersa in una cornice profana di luci e abbellimenti di cui l'intera città è meticolosamente rivestita e di concerti bandistici; tutto quanto contribuisce a creare un'atmosfera alquanto suggestiva.
Il 10 maggio, ultimo giorno di festa, dopo la Santa Messa celebrata in Piazza Ferrarese, la statua di San Nicola, sollennemente trasportata in processione, è riposta all'interno della Basilica.
San Nicola è inoltre festeggiato a Bari anche il 6 dicembre, anniversario della sua morte. Quella del 6 dicembre è festa sentita in tutto il mondo cristiano occidentale e particolarmente nei paesi del nord Europa, Russia compresa. Evento importante è la processione che avviene nella città vecchia all'alba del 6 dicembre.
Una delle leggende più diffuse vuole che San Nicola, allorché era in vita, abbia consento a tre fanciulle povere di sposarsi grazie ad un dono: tre sacchetti colmi di monete d'oro. Da allora egli è rappresentato, nella tradizionale iconografia, con tre palle d'oro in mano ed è tuttora venerato dalle ragazze che desiderano sposarsi. E' ancora viva la tradizione per cui queste ragazze scrivono le proprie aspirazioni matrimoniali su bigliettini che sono poi inseriti nella teca di vetro che accoglie la statua del santo.
[modifica] Abbatimento dell'ecomostro di Punta Perotti
![]() |
Per approfondire, vedi la voce Punta Perotti. |
Punta Perotti è il nome di un grande complesso edilizio, mai completato, sul lungomare Perotti di Bari, nei pressi della spiaggia Pane e Pomodoro.
L'edificazione, iniziata nel 1995, fu interrotta due anni dopo, quando il complesso e l'area circostante vennero posti sotto sequestro dal Gip di Bari per presunte violazioni di carattere urbanistico.
Solo dopo lunghe traversie giudiziarie il complesso, regolarmente autorizzato, fu dichiarato abusivo e dunque confiscato e acquisito al patrimonio comunale.
In tre diversi giorni dell'aprile 2006, per volontà del sindaco Michele Emiliano di dare attuazione nel più breve tempo possibile alla sentenza d'abbattimento, l'intero complesso (soprannominato nel tempo "saracinesca" ed "ecomostro") fu finalmente demolito.
Oggi, a sistemazione temporanea dell'area, sulle macerie del complesso edilizio sorgono un parco pubblico, aree ad uso civico ed impianti sportivi.
[modifica] Sport
[modifica] Impianti sportivi
I principali impianti sportivi sono:
- Stadio San Nicola;
- Arena della Vittoria;
- Percorso golfistico;
- Impianto Bellavista;
- Palaflorio;
- Palamartino;
- Palaghiaccio;
- Circolo Tennis Bari;
- Stadio del nuoto;
- Centro Universitario Sportivo (C.U.S.);
- Circolo Canottieri Barion;
- Società Ginnastica Angiulli.
[modifica] Stadio San Nicola
![]() |
Per approfondire, vedi la voce Stadio "San Nicola" di Bari. |
Lo Stadio San Nicola è il maggiore impianto sportivo della città di Bari ed é situato nella zona a sud-ovest della città, al quartiere Carbonara.
Costruito tra il 1987 ed il 1990, in occasione della quattordicesima edizione del Coppa del Mondo di Calcio " Italia 1990 ", lo stadio di proprietà del Comune di Bari, è dedicato al patrono della città e viene essenzialmente utilizzato per le partite di calcio casalinghe dell'A.S. Bari, occasionalmente é stato utilizzato per gare di atletica leggera o concerti di musica leggera.
Al San Nicola si sono giocate gare del suddetto Campionato mondiale di calcio del 1990 tra cui la finale per il terzo posto, vinta dall'Italia sull'Inghilterra e l'ultima finale di Coppa dei Campioni propriamente detta, datata 1991.
In prossimità dei Campionati Europei del 2012, se all'Italia sarà consentito ospitarli, lo Stadio San Nicola di Bari costituirebbe una delle strutture idonee ad accogliere la manifestazione.
[modifica] Stadio della Vittoria
Lo stadio o arena della Vittoria è l'impianto sportivo storico della città di Bari. Progettato nel 1930 ed inaugurato il 16 dicembre 1934, lo stadio è rimasto la maggiore costruzione sportiva della città fino alla costruzione dello Stadio San Nicola nel 1990. Attualmente la struttura è adibita a teatro e luogo di svolgimento di attività musicali ed espositive, ma conserva ancora la sua principale funzione di sede sportiva.
Nel 1972 subì l'abbattimento della Torre Maratona, simbolo storico dello stadio.
[modifica] Associazioni Sportive
![]() |
Per approfondire, vedi la voce Associazione Sportiva Bari. |
A Bari hanno sede diverse squadre sportive, prima fra tutte l'"Associazione Sportiva Bari", nota come "A.S. Bari", la principale società calcistica di Bari, fondata il 15 gennaio 1908. L'attuale presidente della squadra è Vincenzo Matarrese, fratello del presidente della Lega Calcio, Antonio Matarrese.
L'A.S. Bari ha militato per 28 stagioni in Serie A, risultando così la prima formazione della Puglia e la seconda dell'Italia meridionale, dopo il Napoli, per numero di partecipazioni al massimo campionato italiano. Spesso è designata con l'appellativo di "squadra ascensore" per le frequenti discese e risalite dalle serie inferiori.
[modifica] Baresi illustri
|
|
[modifica] Amministrazione
Sindaco: Michele Emiliano dal 13/06/2004
Centralino del comune: 080 5771111
Email del comune: redazione.portale@comune.bari.it
[modifica] Circoscrizioni e quartieri
Il Comune di Bari è suddiviso dal 1979 in nove circoscrizioni territoriali dotate di un consiglio (con un numero di rappresentanti compreso fra 14 e 18) e di un presidente democraticamente eletto.
Tranne la circoscrizione Madonnella, tutte le altre sono nate dalla fusione di due o più quartieri e zone.
Circoscrizione | Superficie (km²) |
Abitanti (1990) |
Densità (ab/km²) |
Suddivisioni | |
I | Palese - Santo Spirito | 18,62 | 28.757 | 1.544 | Palese Macchie, Santo Spirito, Catino e San Pio |
II | San Paolo - Stanic - Villaggio del Lavoratore | 20,14 | 35.516 | 1.764 | Stanic, San Paolo, Villaggio del Lavoratore |
III | Picone - Poggiofranco | 7,47 | 43.274 | 5.853 | Picone, Poggiofranco |
IV | Carbonara - Ceglie - Loseto | 35,03 | 39.910 | 1.139 | Carbonara, Santa Rita, Ceglie del Campo, Loseto |
V | Japigia - Torre a mare | 18,77 | 35.891 | 1.912 | Japigia, Torre a Mare, San Giorgio |
VI | Carrassi - San Pasquale | 7,70 | 60.775 | 7.893 | Carrassi, San Pasquale, Mungivacca. |
VII | Madonnella | 0,95 | 17.601 | 18.527 | Madonnella |
VIII | Libertà - Marconi - San Girolamo - Fesca | 6,30 | 65.317 | 10.368 | Libertà, Marconi, San Girolamo e Fesca |
IX | Murat - San Nicola | 1,05 | 16.978 | 16.170 | Murat ("borgo Murattiano"), San Nicola (Città vecchia) |
Totale Comune | 116,2 | 344.019 | 2.961 |
Con l'intento di favorire il decentramento amministrativo e dar vita alla città metropolitana, è allo studio la riorganizzazione del Comune in Municipi[8].
[modifica] Galleria fotografica
[modifica] Note
- ↑ Dati ISTAT;
- ↑ dati Università di Avignone, 2002;
- ↑ popolazione dei comuni aderenti al Patto Strategico dell'Area Metropolitana di Bari;
- ↑ fonte Istat;
- ↑ ibidem;
- ↑ ibidem;
- ↑ ibidem;
- ↑ artt.3 e 65, Statuto del Comune di Bari.
[modifica] Bibliografia
- "Guida d'Italia - Puglia", 1978, Touring Club Italiano editore.
- "Città e paesi d'Italia", volume IV, 1968, Istituto geografico De Agostini Novara.
[modifica] Altre fonti
[modifica] Altri progetti
[modifica] Collegamenti esterni
- Università degli Studi di Bari
- Politecnico di Bari
- Centro di eccellenza in Meccanica Computazionale
- Conservatorio Niccolo' Piccinni
- Fondazione lirico-sinfonica "Petruzzelli e teatri di Bari"
- Teatro Abeliano
- Archivio di Stato di Bari
- Azienda Mobilità e Trasporti Bari Servizio SpA
- Il portale di Bari metropolitana
- Corte d'Appello di Bari
- Aeroporto di Bari
- Ente Fiera del Levante
- Interporto Regionale della Puglia
- La Gazzetta del Mezzogiorno
- Barisera.it - Quotidiano telematico
- Museo della Stampa
- Cittadella Mediterranea della Scienza
- Il Palazzo dell`Acquedotto Pugliese
- Teatro Pubblico Pugliese
- Le masserie di Bari
- Il sito di Palese-Macchie
- Un giro virtuale per la città: il lungomare, San Nicola, i palazzi liberty
- Regione Puglia
- Skakkinostri.it - La Community degli studenti di Bari