Mauro De Mauro
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Mauro De Mauro (Foggia, 1921 – Rapito e mai più ritrovato a Palermo, 16 settembre 1970) è stato un giornalista italiano, assassinato dalla mafia in seguito alle sue inchieste giornalistiche sul caso Mattei e sul golpe Borghese.
Trasferitosi a Palermo dopo la seconda guerra mondiale, lavorò presso i giornali come Il Tempo di Sicilia, Il Mattino di Sicilia e L'Ora. Nel 1962 aveva seguito la morte di Enrico Mattei e nel settembre del 1970 si stava nuovamente occupando del caso, in seguito all'incarico ricevuto dal regista Francesco Rosi per il suo film Il caso Mattei, che sarebbe in seguito uscito nel 1972. Il giornalista venne rapito la sera del 16 settembre del 1970, mentre rientrava nella sua abitazione e il suo corpo non venne mai ritrovato.
Le indagini sulla sua sparizione furono seguite sia dai carabinieri, secondo i quali sarebbe stato eliminato dalla mafia in seguito a indagini giornalistiche sul traffico di droga, sia dalla polizia, che ritenne piuttosto che la sua sparizione fosse collegata alle sue ricerche sul caso Mattei, anche in seguito alla sparizione dal cassetto del suo ufficio di alcune pagine di appunti e di un nastro registrato con l'ultimo discorso tenuto da Mattei a Gagliano il giorno stesso del suo rapimento.
La conferma della sua uccisione venne data negli anni seguenti dal resoconto di alcuni pentiti di mafia (Tommaso Buscetta, Nino Calderone, Francesco Di Carlo). A soffocarlo furono Mimmo Teresi, Emanuele D'Agostino e Stefano Giaconia. Con loro ci sarebbe stato anche Bernardo Provenzano. Più volte si è tentato di trovare il luogo dove si presumeva fosse stato nascosto il corpo di de Mauro, ma nessuna di queste ricerche ha dato esito positivo. Nell'aprile del 2006 è iniziato il processo per la sua morte, che vede, per ora, come unico imputato Totò Riina.