Michele Schirru
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Michele Schirru (Padria, Sassari 19 ottobre 1899 - Roma 29 maggio 1931) è stato un anarchico italiano.
Nato a Padria, presso Bosa, emigrò giovanissimo negli Stati Uniti d'America e vi prese la cittadinanza: risale a quel periodo la sua adesione all'anarchismo.
Nel 1931 tornò in Italia con l'intenzione di uccidere Benito Mussolini: è molto probabile che avesse già abbandonato tale proposito quando, il 3 febbraio dello stesso anno, venne arrestato.
Subito dopo Schirru fu processato dal Tribunale Speciale che, in data 28 maggio 1931, lo condannò alla pena di morte in quanto: "Chi attenta alla vita del Duce attenta alla grandezza dell'Italia, attenta all'umanità, perché il Duce appartiene all'umanità" (così recitava la sentenza).
Michele Schirru appartiene alla folta schiera di anti-fascisti che durante il ventennio tentarono di attentare la vita di Mussolini: come lui anche Tito Zaniboni, Violet Gibson, Gino Lucetti, Anteo Zamboni ed Angelo Pellegrino Sbardellotto.