Morfi
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Il morfo è il significante del morfema, la sua forma. Ad esempio, "iare" può essere il morfo del vocabolo "presenza", da cui deriva "presenz-iare", oppure il morfo di "distanza", da cui deriva "distanz-iare", trasformando in entrambi i casi un sostantivo in un verbo
La variazione di morfi è chiamata allomorfia (morfi di una stessa classe). L'allomorfo realizza lo stesso significato di un morfo con la stessa funzione ma con diversi significanti/forme. L'allomorfo è quindi una variante formale di un morfema ed una variante di un morfo.
Ad esempio, è allomorfo il suffisso "ven-", e può avere diversi morfi (do, go, ale, ecc.), dando vita a "ven-do", ven-go", ven-ale", ecc.
Quando i morfi subiscono variazioni drastiche, rimanendo sempre intatti nei loro significati, viene detto suppletivismo. In quest'ultimo caso abbiamo elementi diversi a seconda della loro origine etimologica.
In lingua inglese, c'è anche il cd. "morfo zero": sheep (che al singolare e al plurale non muta forma, e significa sia "pecora" che "pecore").
[modifica] Voci correlate
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