Musocco
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Musocco (in milanese: Musocch, pronuncia IPA: [my'zɔk]) era un tempo un borgo alle porte di Milano, a circa 6 km dal centro in direzione di Varese (nord-ovest), ma col tempo esso è stato assorbito nel tessuto urbano della metropoli. Il centro, nato probabilmente intorno al XII secolo, è rimasto comune autonomo fino al 1923.
Il suo nome oggi è legato al cimitero che esso ospita (il più grande della città: Cimitero Maggiore), tanto da divenire un suo sinonimo. Andà a Musocch in milanese vale "andare al cimitero".
Il Cimitero Maggiore fu costruito sul finire dell'Ottocento su progetto di Luigi Mazzocchi e Enrico Brotti, e venne inaugurato il 1 gennaio 1895. La sua costruzione si inserì in un piano di ristrutturazione dei cimiteri cittadini che un tempo erano piccoli e molto numerosi, ma collocati in zone che oramai erano completamente urbanizzate. L'apertura del Cimitero Maggiore coincise infatti con la chiusura dei cimiteri posti all'uscita delle porte cittadine, con il trasferimento a Musocco delle sepolture
- Cimitero di Porta Garibaldi, "la Moiazza" (chiusura: 22-10-1895)
- Cimitero di Porta Magenta o "di San Giovannino alla paglia" (chiusura 30-11-1895)
- Cimitero di Porta Ticinese "Gentilino" (chiusura 22-10-1895)
- Cimitero di Porta Vittoria (chiusura 30-6-1896).
La superficie complessiva del cimitero, originariamente di 400.000 m2, è oggi di 678.000 m2, di cui 80.000 a giardino. I defunti che ospita attualmente sono oltre mezzo milione. Oltre alle inumazioni nei campi, vi sono colombari, ossari, cinerari, tombe di famiglia. Esiste pure un "Cimitero Ebraico" per le sepolture degli israeliti. Dal 2002 sono in funzione anche alcune centraline che forniscono informazioni sui luoghi di sepoltura.
[modifica] Bibliografia
- Carlo Tedeschi, Origini e vicende dei cimiteri di Milano e del servizio mortuario, Milano, Giacomo Agnelli, 1899