Olio vegetale (carburante)
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L'utilizzo di olio puro come carburante nei motori ordinari è un argomento molto dibattuto in cui sono forti gli interessi economici.
Olii vegetali puri (detti vegoils, come ad esempio quelli alimentari) non sono utilizzabili in forma pura al 100% in tutti i motori diesel. Sono utilizzabili in motori industriali ed agricoli di vecchia concezione, come ad esempio pompe, generatori elettrici e bruciatori (per riscaldamento)e in motori automobilistici, con le opportune modifiche.
[modifica] Olio puro come carburante in motori per autotrazione
Nei motori diesel per autotrazione vi è da fare innanzitutto una distinzione tra i motori di nuova generazione ad alte prestazioni e quelli di vecchia generazione. Nei primi, a lungo andare, specialmente se è presente la tecnologia common rail o iniettore pompa vi è la quasi matematica certezza di danneggiare l'impianto di iniezione (pompa e iniettori) nonché il motore. Una delle ragioni dei grippaggi, è che gli olii vegetali contengono cere e se non vengono polverizzati a sufficienza dagli iniettori e quindi bruciati correttamente possono trafilare tra pistoni e cilindri e arrivare ad inquinare l'olio motore. I trafilamenti causano l'incrostazione delle sedi delle fasce elastiche dei pistoni, che le fa bloccare limitandone la tenuta, questo contribuisce ad aumentare ancor di più il flusso di olio vegetale nella coppa olio motore. L'olio vegetale non è adatto a sopportare le temperature dell'olio motore, polimerizza e causa incrostazioni.
[modifica] Critiche all'utilizzo in motori moderni common rail
Secondo la rivista Quattroruote, eseguendo un test distruttivo con l'olio di colza al 70% su un moderno motore common rail di una Fiat Punto 1.9 JTD, riscontra che si incollano le fasce elastiche dei pistoni e si otturano i condotti di lubrificazione del turbocompressore; in pratica (sempre secondo Quattroruote edizione agosto 2005) solo i motori di alcuni anni fa possono usare gli oli vegetali come combustibile senza venirne danneggiati. Nell'articolo si citano i motori diesel a pre-camera come candidati per l'uso dell'olio di colza e degli altri olii vegetali.
In Svezia ed in Germania esiste una rete di distributori che vende biodiesel (olio vegetale trans-esterificato, che ha una viscosità simile a quella del gasolio) che è utilizzabile anche da moderni motori omologati (tra cui non compare quello della vettura testata). Comunque in Germania esistono parecchie pompe che vendono oli vegetali non trans-esterificati, rispondenti allo standard di qualità RK , vedere su biotanke.de
L'auto in questione (Fonte Ecoage) ha fuso il motore dopo 7.300 chilometri percorsi continuativamente con olio vegetale non esterificato e privo di additivi; il motore è stato sezionato e le foto (Fonte Quattroruote edizione agosto 2005) mostravano l'otturazione dei condotti del turbocompressore.
In pratica i residui della combustione dell'olio vegetale trafilati in coppa olio incollano le fasce elastiche del motore, l'olio vegetale scende nella coppa dell'olio minerale e la miscela crea incrostazioni che bloccano i condotti di lubrificazione, con il conseguente grippaggio delle parti sottolubrificate.
Sempre Quattroruote in un articolo di novembre 2005 sugli oli vegetali usati come carburante estende le conseguenze del test distruttivo eseguito su una Fiat Punto 1.9 JTD, dichiarando che "molto plausibilmente" tali oli danneggiano tutti i motori moderni che sono di tipo common rail non equipaggiati con dovuti accorgimenti tecnici.
[modifica] Modifiche e manutenzioni per il corretto utilizzo del biocarburante
In particolare risulta che per rendere un motore idoneo all'utilizzo dell'olio vegetale sia necessario:
- Sostituire le candelette di preriscaldamento con altre migliori o di forma diversa(se possibile)
- Sostituire gli iniettori o parte di essi con altri in grado di migliorare la polverizzazione dell'olio
- Usare un olio motore adatto o compatibile con il carburante usato (come avviene in Germania)
- Sostituire con maggior frequenza l'olio di lubrificazione e il relativo filtro
- Additivare l'olio vegetale in modo che sia meno viscoso con solventi come Acetone acetone as a fuel additive, Kerosene o Nafta pesante idrodesolforata (spesso unico componente dei diluenti sintetici, e componente principale di alcuni additivi per la pulizia degli iniettori)
- Fare partire il motore a Gasolio (esattamente come sulle auto a GPL si fa partire a benzina) nei casi non sia possibile permettere una corretta combustione dell'olio a freddo.
- Installare uno dei numerosi kit di conversione reperibili sul mercato Europeo e specialmente Tedesco (kit Elsbett, diesel-therm ecc), che per una modica spesa eliminano alla radice i problemi e permettono di usare con discreta sicurezza l'olio vegetale.
In sintesi:
- Utilizzare un carburante differente su un motore particolarmente sofisticato richiede l'installazione di un impianto tecnologicamente adeguato (esattamente come quando si usa GPL o Metano)
- Non utilizzare con certe pompe ROTATIVE di iniezione come CAV, CAV Rotodiesel, Lucas, Delphi e Stanadyne ecc;le uniche su cui si fa affidamento sono le pompe Bosch, Zexel, Nippon-Denso, Diesel KIKI e Doowon. Fonte:http://www.rodbowen.co.uk/daniel/whatcar.htm
[modifica] Testimonianze
In rete sono presenti diverse testimonianze sia di automobilisti che hanno dovuto cambiare la pompa dell'iniezione o che hanno fuso il motore pur usando olii vari in percentuale del 70% (alcuni sostengono che solitamente chi si accorge di avere danneggiato la propria auto non diffonde i problemi dell'uso dell'olio vegetale), sia di coloro che hanno utilizzato in prima persona anche fino al 100% di olio vegetale in periodi caldi o con le opportune modifiche e additivazioni anche tutto l'anno in climi rigidi per decine di migliaia di chilometri, riscontrando una maggiore silenziosità, dovuta all'indice di cetano maggiore, negli oli rispetto al gasolio petrolifero. Appare buona prassi introdurre uno o più additivi per preservare una continuità d'utilizzo nei mesi invernali.
Si ricorda che quasi tutti i motori moderni hanno parametri di sicurezza molto limitati, alcuni non possono usare oli vegetali come combustibile e possono usare il biodiesel come carburante solo se indicato dal costruttore, altrimenti decade la garanzia, ciò significa che si è fuori dei parametri di sicurezza del motore e quindi sono possibili anomalie all'auto. Quasi tutte le automobili moderne, e sicuramente quelle ingegnerizzate dopo il 1999, sono garantite dal costruttore per l'utilizzo di biodiesel, ma non per l'olio puro. Tutte le altre auto diesel, pur restando escluse dalla garanzia della casa, sembra possano utilizzare gli oli vegetali in una certa misura addirittura con beneficio.
[modifica] Olio puro come carburante in motori modificati
A lungo andare, se usati puri, gli olii vegetali potrebbero causare danni ad alcuni tipi di motore, tanto che in Germania, Canada e USA sono in vendita kit per risolvere i problemi dovuti al loro utilizzo. Uno dei kit che è maggiormente testato per la sua efficacia è quello della Elsbett che garantisce la possibilità di usare olio vegetale senza problemi.La strada con cui il risultato viene raggiunto è diverso a seconda del motore, ma vengono ESCLUSI CATEGORICAMENTE i motori con pompe rotative Lucas, Cav e Rotodiesel.
A livello istituzionale, in Europa ci sono Comuni che già usano gli oli vegetali come carburante. Ad esempio il Comune di Cork in Eire (Irlanda) ha convertito la flotta dei bus pubblici all'uso di olio puro. Fonte: [1]. A Graz, in Austria, invece il Comune usa olio esausto da frittura come vettore di produzione del biodiesel. Fonte: [2]
[modifica] Aspetti legali
Usare olio vegetale puro come carburante in Italia è illegale se non vengono corrisposte le accise. Infatti, la legge italiana prevede una sanzione amministrativa per chi evade l'accisa sui carburanti: il decreto legislativo n. 504 del 26 ottobre 1995, il Testo Unico in materia di accise, all'art. 40 prevede:
- "è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa dal doppio al decuplo dell'imposta evasa, non inferiore in ogni caso a euro 7.746, chiunque: ...omissis... destina ad usi soggetti ad imposta od a maggiore imposta prodotti esenti o ammessi ad aliquote agevolate".
Pertanto chi dovesse essere colto sul fatto dalla Guardia di Finanza mentre versa olio vegetale non gravato da accise nel serbatoio, sarebbe indubbiamente sanzionato.
Il problema consiste nel fatto che le accise vanno corrisposte all'erario da parte del produttore, e non dall'acquirente del prodotto; Questo comporta l'impossibilità di fare rifornimento in modo legale fino al momento in cui non esista un produttore d'olio che decida di pagare le accise per fornire a i suoi clienti l'olio vegetale correttamente tassato.
In realtà il testo unico sulle accise parla di "oli minerali". C'è una sentenza favorevole ad un utilizzatore di biocarburante, in quanto nè l'olio nè gli alcoli sono "oli minerali", essendo di origine vegetale.
[modifica] Aspetti economici
Penalizzare i bio carburanti mediante la leva fiscale, significa indebolire la produzione agricola del paese e favorire l'importazione di materie prime doppiamente costose:
- nel 2006 il petrolio ha superato i 70$ al barile
- L'Italia, a differenza degli USA, ha ratificato il protocollo di Kyoto e quindi incorre in sanzioni internazionali se non riduce l'emissione di gas serra
Considerazioni economiche sugli oli vegetali usati come combustibile si possono trovare pure alla voce biodiesel, sostanza chimica che usa l'olio vegetale come materia prima.
In compenso aziende a partecipazione pubblica come ENI e SAIPEM sono nel medesimo periodo ai massimi storici.
E' interessante sapere che i biocarburanti trattati non sono soggetti alle accise (circa 41 cent al litro), mentre gli oli vegetali non trattati si. Questo è il prezzo medio dei carburanti per i motori Diesel: _Gasolio per autotrazione (specifica EN 590): 1,22 €/L _Biodiesel trattato: 1,18 €/L _Olio vegetale: 1,31 €/L
da notare che, con i prezzi del mercato attuale, l'olio vegetale non trattato è fuori mercato, per l'elevato costo delle accise
[modifica] Aspetti chimici
L'olio di colza in distribuzione presso i supermercati non è esterificato e pertanto inidoneo all'utilizzo in motori Diesel moderni che non tollerano combustibili con caratteristiche fisico-chimiche diverse da gasolio o biodiesel (ad esempio la viscosità eccessiva). Quel che in termini chimici viene definito olio vegetale esterificato è chiamato tecnicamente biodiesel.
