Operazione Brevity
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Operazione Brevity | |||||||
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Parte della seconda guerra mondiale | |||||||
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Schieramenti | |||||||
Germania e Italia | Gran Bretagna e India | ||||||
Comandanti | |||||||
Erwin Rommel | Archibald Wavell e Noel Beresford-Peirse | ||||||
Effettivi | |||||||
? | 20.000 uomini; 220 carri armati |
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Perdite | |||||||
meno di 500 uomini; 5 carri armati |
1.000 uomini; 96 carri armati |
Fronte del Mediterraneo (1941-45) |
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Guerra Greco-Italiana – Jugoslavia – Grecia – Creta – Nord Africa – Italia |
Nord Africa (1940-1943) |
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Compass – Tobruk – Brevity – Battleaxe – Crusader – Gazala – Bir Hakeim – 1a Alamein – Alam Haifa – Agreement – 2a Alamein – Torch – Passo Kasserine – Pugilist – El Guettar |
L'Operazione Brevity fu il primo tentativo, fallito, di porre fine all'Assedio di Tobruk.
Sotto le insistenti pressioni di Churchill di liberare Tobruk, il generale Archibald Wavell, notevolmente infastidito dell'ingerenza dello statista inglese, decise ugualmente di impiegare il XIII Corpo d'armata (formalmente il Western Desert Force) sotto il comando del generale di corpo d'armata Noel Beresford-Peirse; alla forza di Peirse vennero aggregati la 7a Divisione corazzata e la 4a Divisione indiana per un totale di 220 carri armati.
Il primo obiettivo dell'operazione era di forzare i passi di Halfaya e Sollum, conquistare il forte Capuzzo, e di lì alleviare la pressione sulle forze assediate a Tobruk. Contro tali forze Rommel aveva sì a disposizione diverse divisioni, ma pochi carri, e poteva far conto solamente sui veterani dell'Afrika Korps, dato che le forze italiane (divisioni Ariete, Brescia, Trento) erano male equipaggiate e gli uomini non avevano molta esperienza.
Dopo l'iniziale successo, colpendo le postazioni italiane, l'Operazione Brevity si scontrò contro le forze tedesche e l'inesperienza degli equipaggi dei carri inglesi portarono ad una situazione di stallo; nemmeno i tentativi di coordinare un attacco con la 9a Divisione australiana di Morshead, assediata nella città, riuscirono, e il XIII Corpo d'armata inglese fu costretto a ritirarsi in Egitto. Rommel, sfruttando l'occasione, attaccò le truppe inglesi riconquistando le posizioni perdute, e fortificandole con campi minati e con i potenti cannoni da 88 mm. Il mese seguente, nel corso dell'Operazione Battleaxe, quando le stesse divisioni, sempre al comando di Peirse, tentarono di forzare le posizioni tedesche, vennero sorprese da un micidiale fuoco incrociato subendo pesanti perdite.