Parnassianesimo
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Il Parnassianesimo è un movimento poetico apparso in Francia nella seconda metà dell'XIX secolo. Il suo scopo era riportare la poesia al Parnaso, il monte sacro al dio Apollo. Il nome apparve per la prima volta in una antologia pubblicata dall'editore Alphonse Lemerre nel 1866, intitolata Il Parnaso contemporaneo.
Promotore del Parnassianesimo fu il poeta Catulle Mendès. Il programma del movimento dei parnassiani tendeva al recupero di alcuni aspetti del classicismo rinascimentale e settecentesco, e a un'arte impeccabile e impassibile, che esclude l'emotività e il sentimentalismo, e insieme sia astenga da ogni forma di impegno sociale e politico: l'autonomia dell'arte è ribadita con forza. Il maggior teorico del movimento fu Théodore de Banville: nel Traitè de poèsie française (Piccolo trattato di poesia francese), uscito nel 1872, sostenne l'autonomia dell'arte e una sua concezione raffinata che la riserva a pochi eletti. Alcuni aspetti del Parnassianesimo influenzarono in Italia Carducci, Pascoli e D'Annunzio.