Patna
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Patna | |
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Stato: | ![]() |
Coordinate: | Latitudine: 25° 35′ N Longitudine: 85° 12′ E |
Altitudine: | 53 m s.l.m. |
Superficie: | 3,202 km² |
Popolazione: - Totale - Densità |
(2001) 1.285.470 ab. 1132 ab./km² |
Paṭnā (hindi पटना) è la capitale dello stato indiano di Bihar, e ospita a poca distanza innumerevoli luoghi di pellegrinaggio buddhisti, giainisti e sikhisti. Il nome deriva probabilmente da Patan, il nome della devi protettrice della città, o da pattan ("porto" in sanscrito), in quanto la città si trova alla confluenza di quattro fiumi (Gange, Ghagra, Son e Gandak). Nel corso della storia la città è stata conosciuta con molti altri nomi, ad esempio Pataligram, Pataliputra, Kusumpur, Pushpapura e Azimabad.
Indice |
[modifica] Storia
Secondo la leggenda, la città fu creata magicamente dal re Putraka per sua moglie Patali, e venne chiamata Pataligram ("villaggio di Patali"); quando Patali ebbe un bambino, il villaggio fu chiamato Pataliputra ("figlio di Patali").
Da una prospettiva storica, le prime menzioni della città risalgono al 490 a.C. quando il re Ajatashatru di Magadha, in guerra con il regno di Licchavis, spostò la capitale da Rajgriha, una roccaforte di collina, alle rive del Gange. Con l'ascesa dell'impero Maurya, venne scelta da Chandragupta Maurya come capitale dell'impero. All'epoca la città era prevalentemente edificata con strutture di legno; secondo la tradizione le prime costruzioni in pietra furono realizzate dal re Aśoka Maurya. Le prime descrizioni di Pataliputra si devono al geografo Megastene, che serviva come ambasciatore dei Seleucidi presso i Maurya verso la fine del regno di Chandragupta; nel suo Indika chiama la città Palibothra, e dice che si trovava alla confluenza dei fiumi Ganges e Arennovoas.
Patna rimase capitale sotto l'impero Gupta, ma a causa dell'amministrazione decentralizzata adottata dai nuovi regnanti perse gradualmente di importanza. Nel XII secolo fu conquistata dai turchi di Ikhtiyar Uddin Muhammad Bin Bakhtiyar Khalji, e sotto i nuovi regnanti islamici molte vestigia induiste e buddhiste furono distrutte; essendo molti centri di apprendimento dei templi o monasteri delle due religioni, la città perse il suo ruolo di centro culturale e religioso del Paese.
Sotto i Gran Mogol fu amministrata centralmente da Delhi ed ebbe una certa ripresa solo a metà del XVI secolo sotto Sher Khan, che vi costruì un fortino e una moschea (quest'ultima ancora esistente) sulle rive del Gange. Nel 1574 il Gran Mogol Akbar entrò nella città sconfiggendo Daud Khan, e il suo segretario di stato e biografo descrisse la città come un centro molto attivo nella produzione di carta, pietra, vetro e riso, nella varietà che divenne nota appunto come "riso Patna" in Europa. Il Gran Mogol Aurangzeb nel 1704 rinominò la città Azimabad in onore di suo nipote Muhammad Azim.
Durante il XVII secolo, Patna divenne un centro di commercio internazionale; i britannici vi posero una base per il commercio di calicò e seta, e poi anche salnitro. Peter Mundy, nel 1632, chiamò questo "il più grande mercato della regione orientale". I traffici continuarono con il passaggio della città, nel 1765 con la battaglia di Buxar, alla Compagnia delle Indie Orientali.
Nel 1912, Patna divenne il capoluogo della provincia di Orissa, e si configurò presto come un centro strategico per il commercio; i britannici vi costruirono strutture imponenti, soprattutto ad opera dell'architetto I. F. Munnings. Molte di queste opere rivelano influenze indo-saracene (come il Museo di Patna e l'Assemblea di Stato), rinascimentali (come il Raj Bhawan o la High Court), o falso-rinascimentali (come il GPO, General Post Office, e il Vecchio Segretariato). Secondo alcuni gli esperimenti architettonici a Patna furono la base per la costruzione della capitale imperiale Nuova Delhi.
Nel 1935 le provincie di Orissa e Bihar vennero separate, e Patna divenne capoluogo della seconda. La città partecipò attivamente al movimento indipendentista indiano, aderendo nel 1942 al movimento Quit India. Con l'indipendenza indiana nel 1947 divenne la capitale del nuovo stato di Bihar, dal quale nel 2000 si è separato lo stato di Jharkhand.
[modifica] Popolazione
La popolazione della città ha una scolarizzazione del 62.9% dei maschi e il 50.8% delle femmine[1]. Nella città si parla lo hindi come nel resto del Bihar, ma a causa della lunga storia di colonizzazione britannica l'inglese è molto diffuso; inoltre si parla l'autoctono magahi, le varie lingue tipiche del Bihar (angika, bhojpuri, e maithili), e minoritariamente anche urdu, bengali, e oriya).
La tradizione a Patna concede alle donne ampia voce negli affari di famiglia, ma nelle aree rurali la condizione femminile sta retrocedendo, mentre nelle aree più urbanizzate molte donne intraprendono lavori fuori casa. Le famiglie sono tradizionalmente molto ampie, nonostante le pressioni governative per ridurre la pressione demografica, e famiglie estese vivono spesso nella stessa casa per motivi economici; le famiglie esercitano un forte controllo sui propri membri, e la volontà della famiglia viene considerata superiore a quella dell'individuo. Molti matrimoni sono tuttora arrangiati dai genitori, spesso in base alla casta, e le cerimonie matrimoniali sono sfarzose ed elaborate; sebbene la pratica sia illegale, può capitare che i genitori della sposa offrano una dote allo sposo.
[modifica] Cucina
L'alimentazione tipica è composta di "bhat, dal, roti, tarkari e achar", cioè riso, lenticchie, farina, verdura e conserve di frutta. Tradizionalmente, l'olio di senape è molto usato. Il "Khichdi", un brodo di riso e lenticchie condito con spezie e altri ingredienti variabili, è il pranzo tipico del sabato.