Pierina Boranga
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Pierina Boranga è stata una didatta italiana nata a Belluno nel 1891 è deceduta il 17 giugno del 1983
[modifica] La sua attività didattica
Pierina Boranga, di famiglia umile, al termine della scuola elementare venne avviata al lavoro, ma scoperta la sofferenza che era in lei per essere stata privata dello studio i genitori si adoperarono per farle frequentare la allora Scuola Normale. A 17 anni era già maestra. Nel 1915 si trasferì per svolgere il proprio ruolo di insegnante a MIlano e qui conobbe l'editore Paravia il quale si interessò agli studi della Boranga sulle piante spontanee. Nacque così il primo libro "La natura e il fanciullo",al quale ne seguirono altri due: "La strada" e" Le siepi " considerati classici della divulgazione scientifica. Contemporaneamente Pierina Boranga divulgava i suoi nuovi criteri di insegnamento attraverso conversazioni radiofoniche e articoli su riviste scolastiche. Nel 1927 tornò a Belluno, avendo vinto il concorso per la Direzione Didattica della sua città natale, dove continuò la sua opera di scrittrice, che non interruppe nemmeno col trasferimento ad Adria in qualità di Ispettrice. La sua opera fu fondamentale per far conoscere gli ambienti ecologici e indirizzare l'attenzione dei ragazzi all'osservazione scientifica. Ricordiamo in particolare Avventure nel bosco; Avventure nell'orto; avventure nel prato, Avventure nello stagno; Avventure nei campi. La Boranga diffuse a Belluno il metodo Pizzigoni. Questa sua azione divulgativa culminò con la istituzione della scuola sperimentale Gabelli. La sua attività nella scuola è durata 50 anni, durante i quali si dedicò intensamente anche ad opere di assistenza ai bambini: fondò il Preventorio Antitubercolare e un Laboratorio di Tessoria. Nel 1956 le fu conferita la Medaglia d'Oro dei benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte in riconoscimento della sua opera, che si aggiunse a quella conferitale dal Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste nel 1952.Pierina Boranga morì il 17 giugno 1983. In suo onore le è stata dedicata una sala, in palazzo Crepadona, sede della Biblioteca comunale di Belluno.