Bosco
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«Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà.»
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Il bosco o selva è un'ampia superficie di terreno coperto da alberi, solitamente d'alto fusto.
Indice |
[modifica] Definizione
In realtà, un bosco, per essere tale, dovrebbe avere un'estensione minima di 5.000 m², con altezza media degli alberi di almeno di 5 m, nonché una larghezza minima di almeno 20 m[citazione necessaria].
I boschi crescono in qualsiasi tipo di zona e in presenza dei più disparati climi (offrendo, a loro volta, proprio per questi elementi, composizione di diverse specie).
Un bosco composto da alberi di alto fusto è detto fustaia.
[modifica] Classificazioni
Boschetto è quello esteso tra i 1.000 e i 5.000 m² se collegato o distante appena 20 m dal bosco vero e proprio, è considerato parte di esso.
Zona di riboscamento è il boschetto che ha un'altezza media inferiore ai 5 m.
Formazione riparia è quella con larghezza inferiore ai 20 m.
Le aree transitoriamente priva di vegetazione arborea sono le radure: ovvero sono le zone presenti nel bosco non coperte dai fusti degli alberi.
É detta zona percorsa da incendio quella distrutta da un focolaio nel giro di un anno, che non ha avuto modo di essere risanata.
Il bosco a prevalenza di ..... segnala una presenza della stessa specie di piante che coprono almeno il 70 % dell'area boschiva; viceversa, se nessuna specie raggiunge il 70 %, si definisce come bosco misto.
Il bosco è definito foresta, se copre una fascia di terra estesa e del tutto incolta.
Tuttavia, è definito ceduo se gli alberi vengono tagliati e controllati dall'opera umana.
Il bosco è arboreo se formato da fusti con diametro superiore ai 2,5 m (all'altezza del busto umano); arbustivo se alla stessa altezza c'è la presenza di rami; erbaceo, ovvero in via di formazione, con poca presenza legnosa sul fusto stesso.
[modifica] Importanza del bosco
I boschi hanno rilevanza a livello geologico: assicurano stabilità del terreno circostante, proteggendolo dall'azione distruttiva di piogge, frane, valanghe o sabbie (a seconda della posizione geografica in cui è presente). Le radici, inoltre, diramano le falde acquifere, sotterranee, e spesso anche il letto dei fiumi.
Il legname dei boschi ha rilevanza economica: dal legno è ricavabile materia prima indispensabile per l'uomo. Gli alberi stessi, però, contribuiscono all'assorbimento dei gas nocivi, restituiti puri alla natura. La loro altezza, ammirabile anche dal punto di vista estetico, permette l'assorbimento di elettricità in caso di temporali.
Il bosco può essere messo a repentaglio da fattori naturali quanto artificiali: il gelo rischierebbe di rendere sterili le piante nel caso intacchi le radici; il vento e le tempeste rompono rami e spesso sradicano i fusti; pericolo peggiore deriva dai fulmini (in grado di incendiare intere aree boschive). Anche insetti erbivori possono danneggiare la flora a lungo andare.
Ulteriori problemi al bosco possono essere determinati dalla costruzione di strade, edifici, elettrodotti o bacini artificiali. Così come gli incendi appiccati da piromani[1]
[modifica] Diritto
La Legge Forestale[citazione necessaria] ha come scopo la tutela del territorio (costituito anche da aree boschive). A conservarne lo stato e curarne l'aspetto è il Corpo della Guardia Forestale. Inoltre, le zone demaniali, seconda la detta legge, sono parte del patrimonio indisponibile dello Stato Italiano e non possono essere cedute a privati.
[modifica] Locuzioni e proverbi
- Essere uccel di bosco - Essere in libertà
[modifica] Voci correlate
- Disboscamento
- Foresta
- Boschi italiani
[modifica] Note
- ↑ In Liguria una zona boschiva fu incendiata per la costruzione di edifici. Onde evitare ciò, una legge regionale ligure (poi diventata legislazione nazionale: c.d. Legge Forestale) impedì la costruzione di qualsiasi manufatto su aree boschive distrutte da incendio fino a 10 anni dall'evento lesivo[citazione necessaria].