Piero Bartezzaghi
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Piero Bartezzaghi (Vittuone, 18 novembre 1933 – Milano, 9 ottobre 1989) è stato un enigmista italiano. Si tratta certamente di uno dei più grandi di ogni tempo, autore di memorabili lavori di enigmistica classica e famoso per i suoi cruciverba.
Bartezzaghi era un perito chimico[1] e ha lavorato per qualche anno alla Montecatini, posto che lasciò nel 1960 per essere assunto come redattore alla Settimana Enigmistica. L'enigmistica era sempre stata la sua passione: tredicenne, inviò il suo primo cruciverba alla Domenica del Corriere; la collaborazione con la Settimana Enigmistica iniziò due anni dopo.
A partire dagli anni cinquanta Bartezzaghi è stato il curatore di un raffinato e difficile cruciverba a schema libero pubblicato sulla Settimana Enigmistica a pagina 41, conosciuto fra gli appassionati brevemente come il Bartezzaghi. La popolarità di questo schema ha finito col superare i confini specialistici dell'enigmistica; in una commedia teatrale degli anni novanta un personaggio pronuncia la battuta "Parli difficile come il Bartezzaghi", riconoscendo l'assunzione a classico per antonomasia del celebre enigmista. Oltre all'attività di cruciverbista Bartezzaghi è stato anche un grande creativo nel settore dell'enigmistica "classica", come autore di giochi crittografici e poetici con lo pseudonimo di Zanzibar.
Dei suoi figli, Alessandro ha seguito le orme paterne come creatore di cruciverba e redattore della Settimana Enigmistica, mentre Stefano, pur senza disdegnare l'eredità di Piero, è affermato ludolinguista e collabora con La Repubblica presso cui cura la rubrica "Lessico & Nuvole". Il terzo figlio Paolo ha abbracciato il giornalismo ed è redattore della Gazzetta dello Sport.