Vittuone
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 146 m s.l.m. | ||
Superficie: | 5 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 1505 ab./km² | ||
Frazioni: | - | ||
Comuni contigui: | Arluno, Sedriano, Corbetta, Cisliano | ||
CAP: | 20010 | ||
Pref. tel: | 02 | ||
Codice ISTAT: | 015243 | ||
Codice catasto: | M091 | ||
Nome abitanti: | vittuonesi | ||
Santo patrono: | Santa Croce | ||
Giorno festivo: | 11 ottobre | ||
Sito istituzionale | |||
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Vittuone (Vitüòn nel dialetto locale) è un comune di 7.526 abitanti della provincia di Milano.
Indice |
[modifica] Storia
[modifica] L'etimologia
Sotto il profilo toponomastico si ritiene che il nome Vittuone derivi per assonanza dal latino vitam tibi dono, riferendosi alle improbabili terme di cui si crede l'antica esistenza. Maggiormente veritiera è la tesi che vede le origini del toponimo Vicus Todonius, ossia villaggio di Todone, un importante personaggio locale del periodo longobardo ricordato in un documento del 793 d.C.
[modifica] L'epoca romana
Vittuone era un villaggio già esistente in epoca romana e forse di probabili origini gallico - celtiche. Le prime scoperte testimonianti un primordiale insediamento romano risalgono al 1868 quando il Nobile Giovanni Venini ritrovò nel parco della sua villa di campagna sita in centro al paese alcune ceneri ed ossa provenienti da urna cinerarie, accompagnate da cimeli in bronzo. Nel 1902, presso la cacina Resta vennero ritrovate monete che portavano effigi del I e del II sec. d.C. e un vaso antropomorfo (1907). Per tale motivo questi ritrovamenti possono far supporre che Vittuone fu un castrum di rinforzo alle legioni del Ticino o più facilmente un pagus (villaggio minore) della vicina Corbetta.
[modifica] Il medioevo
Nel primo periodo medioevale l'inesistenza di una ricca documentazione ufficiale non consente di tracciare un quadro storico sintetico ben preciso. Dati certi si anno nel 1311 quando un vittuonese fu rettore a Milano e partecipò con Marco Visconti, altri rettori e trecento uomini a cavallo all'attacco della casa dell'arcivescovo Cassono della Torre per intimargli l'esilio. Da una cronaca del Besta intitolata Fior dei Fiori apprendiamo che tra i capitani delle porte della città di Milano, vi erano alcuni uomini d'arme scelti tra la nobiltà campagnola: per la porta Ticinese fu Giovanni da Vittuone.
[modifica] La dominazione spagnola
Nel '500 il nucleo di Vittuone era particolarmente compatto ed articolato essenzialmente attorno a pochi corti gravitanti a loro volta attorno alle ville principali. Al posto dell'attuale chiesa si trovava l'oratorio initolato ai SS. Nazaro e Celso con retrostante giardino, mentre la chiesa sorgeva fuori dal paese, lungo la strada che portava a Novara (completamente demolita nel '500). Presso di questa si trovava un cimitero visitato da S. Carlo Borromeo in occasione della sua visita al paese dell'8 aprile del 1570.
[modifica] Dalla dominazione austriaca a quella napoleonica
Durante tutto il Settecento, Vittuone si arricchi di edifici e strutture prevalentemente adibiti ad uso agricolo: da segnalare la visita dell'allora Duchessa di Milano, Maria Teresa d'Asburgo nel 1737. All'epoca napoleonica risale invece l'impianto dell'attuale cimitero, costruito sulla base dell'Editto di Saint-Cloud. Alla restaurazione austriaca si deve invece la costruzione di nuove strade di collegamento con il vercellese e la realizzazione della nuova tratta ferroviaria che segnerà profondamente la futura economia del paese.
[modifica] L'Ottocento
Durante l'ottocento il paese non progredì in grandezza rispetto al passato, ad eccezione di due importanti realizzazioni: la costruzione della cascina S.Carlo appartenuta ai resta e la costruzione nel 1848 dell'attuale chiesa parrocchiale su progetto dell'architetto Giacomo Moraglia al posto del vecchio oratorio. Verso la fine del XIX sec. viene costruito l'attuale asilo comunale intitolato al nobile Giovanni Venini, suo fondatore.
[modifica] Il XX sec.
Il Novecento segna la scemenza economica di Vittuone con l'apertura delle prime grandi industrie, nate dalla presenza dei numerosi lavoratori derivati dalla vicinanza con la tratta ferroviaraia Milano-Torino. Al 1937 risale la costruzione della scuola elementare del paese ancora oggi attiva. Agli anni del dopoguerra risalgono invece una serie di pessimi interventi di urbanistica che hanno cancellato alcuni dei punti più caratteristici dell'urbanizzazione rustica del paese, fortunatamente in parte recuperati e valorizzati negli ultimi anni.
[modifica] Le chiese
[modifica] Chiesa Parrocchiale dell'Annunciazione di Maria Vergine
La chiesa parrocchiale, intitolata all'Annunciazione di Maria Vergine, fu costruita nel 1848, su progetto dell'architetto Giacomo Moraglia, in sostituzione della vecchia chiesa di Santa Maria che sorgeva fuori dal paese accanto alla cascina parrocchiale. I lavori del campanile iniziarono nel 1848 e nel 1860 arrivarono le campane, sostituite nel 1949 con sei nuove tonalità in Si bemolle; nel 1891 vennero effettuate la tinteggiatura, gli abbellimenti e le decorazioni. Nella chiesa sono presenti affreschi di fine Ottocento dei pittori Morgagni, Gambini e Faini, stendardi delle confraternite ed un ricco reliquiario comprendente un frammento della Santa Croce di Gerusalemme pervenuto alla parrocchia nel 1696 quando venne donata dal Cardinale Francesco Maidalchini di Roma a un certo Pietro Paolo Morlacco, milanese, esperto nell'arte del legno, il quale la donò alla Parrocchia di Vittuone nei primi di maggio di quell'anno, raccomandandola alla protezione del Conte Resta. Nell'area dove venne edificata la chiesa, esistevano un oratorio e una cappella del 1490 intitolati ai Santi Nazaro e Celso: una proprietà del Conte Giuseppe Resta, il quale la cedette alla parrocchia a condizione che nella nuova chiesa ci fosse una cappella dedicata ai due santi.
[modifica] S. Madonna del Salvatore
Eretta per commemorare una strage di colera abbattutasi sul paese, venne riedificata alla fine del XVII sec.
[modifica] S. Maria del Lazzaretto
Eretta nel XVII sec. ed utilizzata durante la peste del 1630 come ricovero fuori paese dei mlati contagiosi, presenta sulla facciata un affresco raffigurante S. Carlo che comunica un appestato prima che questi salga in cielo al cospetto di Dio, già ridipinto nel 1891 ad opera di Rodolfo Gambini.
[modifica] Edifici notevoli
[modifica] Villa Mari Resta
Costruita nel XVIII sec. da Francesco Maria Richini fu per anni la residenza dei conti Resta, che qui ospitarono Maria Teresa d'Asburgo durante una sua visita del 1737. La villa si distingue per il maestoso portico a colonne binate e per lo scalone di rappresentanza che conduce ai piani superiori. La facciata è caratterizzata da un corpo centrale che si snoda in due ali laterali molto lunghe che formano la vicina piazza Resta. L'edificio comprende anche una serie di complessi rurali e l'abitazione del massaro (oggi di proprietà privata), presso via Cavour ove era presente un piccolo giardino in stile.
[modifica] Villa Venini
Risalente al tardo '600 ha una presumibile origine conventuale (pare essere stata sede dell'ordine dei Benedettini). A conferma di ciò la splendida ringhiera in ferro battuto dello scalone di rappresentanza con elementi dell'araldica ecclesiastica: una spada, un cappello pretalizio ed una mazza priorale. L'aspetto attuale, seppur degradato, è frutto dei rifacimenti ottocenteschi, periodo in cui fu costruita la filanda in prolungamento dell'ala est dell'edificio. Edificata dai conti Salazar, venne poi venduta al signor Antonio Venini nel 1827. La facciata è completata da un'interessante torretta belvedere che aveva un tempo la funzione di piccionaia.
[modifica] Villa Annoni Cicogna Rossi
Costruita nel XVIII sec., la villa occupa l'ala occidentale di una corte che si affaccia sulla strada conducente ad Arluno. La villa, di modeste dimensioni, è ispirata nelle forme a Villa Resta. Interessante è il portico trabeato con soffitti a cassettoni decorati con motivi ornamentali che si affaccia sulla corte nobile, caratterizzata quest'ultima da un grazioso pozzo e da un'ammirevole balaustra in ferro battuto. La villa è attualmente sede dell'oratorio parrocchiale.
[modifica] Lo stemma
Lo stemma di questo comune si ricollega agli stemmi di alcune importanti famiglie lombarde che, a Vittuone, possedevano anticamente i loro palazzi; in particolare trattasi delle famiglie degli Annoni, dei Resta e dei Destrieri. Dallo stemma della famiglia Annoni è stata ricavata la figura del castello, raffigurato nella parte superiore dello stemma. Dall'emblema della famiglia Resta sono stati ricavati sia la figura della ruota di otto raggi, riprodotta nella seconda parte dello stemma comunale, sia i due colori argento e rosso. Infine, dallo stemma della famiglia Destrieri, è stata ricavata la figura del cavallo inalberato. Dal punto di vista araldico lo stemma della famiglia Destrieri può considerarsi 'parlante' in quanto il nome della figura principale (il cavallo o meglio il destriero) identifica perfettamente il nome del suo titolare.
[modifica] Cittadini illustri
- Gabriele Lisca, pittore
[modifica] Cenni geografici
Il territorio del comune è compreso tra i 135 e i 151 metri sul livello del mare. L'escursione altimetrica complessiva è pari a 16 metri.
[modifica] Lavoro ed occupazione
Sul territorio del comune di Vittuone sono presenti 125 attività industriali con 1.006 addetti pari al 41,43% della forza lavoro occupata, 126 attività di servizio con 518 addetti pari al 5,19% della forza lavoro occupata, altre 168 attività di servizio con 720 addetti pari al 21,33% della forza lavoro occupata e 16 attività amministrative con 625 addetti pari al 6,92% della forza lavoro occupata. Complessivamente risultano occupate 2.428 persone, pari al 32,26% del numero complessivo di abitanti del comune.
[modifica] Eventi e cultura
- Prima o seconda domenica di maggio (se cade dopo il terzo giorno del mese): Festa della Santa Croce - fiera ed istituzioni cavalleresche ai benemeriti della parrocchia
- Terza domenica di ottobre: Festa della Beata Vergine del Rosario - festa religiosa
- Da inizio giugno a fine agosto: Vittuone estate - manifestazione estiva di cultura e spettacolo che comprende concerti di musica, film all'aperto, balli e spettacoli.
- Il mercato si svolge il Giovedì dalle ore 8 alle ore 13 presso P.za Don Giovanni Sironi
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Carlo Portaluppi dal 28/05/2002
Centralino del comune: 02 90.320.1
Email del comune: servgen@comune.vittuone.mi.it
GIUNTA COMUNALE
- Carlo Portaluppi
Sindaco
- Enzo Tenti
Vicesindaco; Assessore alla Protezione Civile, alla sanità, ai Servizi Sociali, al Personale, all'Informatica, allo Sport e Tempo Libero.
- Mario Bartezzaghi
Assessore ai Lavori Pubblici, all'Urbanistica, all'Ambiente
- Alessandro Fumagalli
Assessore ai Servizi Generali ed alla Cultura
- Antonio Miglio
Assessore al Commercio, alla Vigilanza Urbana, all'Educazione ed alla Formazione
- Simone Bagatti
Assessore al Bilancio ed ai Tributi
[modifica] Evoluzione demografica
Il comune di Vittuone nel censimento del 1991, ha registrato una popolazione pari a 7.267 abitanti. Nel censimento del 2001 gli abitanti sono aumentati a 7.526, mostrando quindi nel decennio una variazione percentuale di abitanti pari al 3,56%. Gli abitanti sono distribuiti in 2.695 nuclei familiari con una media per nucleo familiare di 2,79 componenti.
Abitanti censiti
[modifica] Il quartiere da Vinci
Il quartiere da Vinci è un quartere residenziale sorto nella seconda metà degli anni novanta nella periferia nord di Vittuone, costruito in stile futuristico, sullo stile dei più celebri Milano 2 e Milano 3. É composto prettamente da villette e condomini, la numerazione del quarteiere va dall'1 al 62, all'inizio del quartere sorgono una fontana e un murales dove è dipinto un arcobaleno.