Pietro De Vico
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Pietro De Vico (Napoli, 21 febbraio 1911 - Roma, 10 dicembre 1999), è stato un attore teatrale e cinematografico italiano; comico, macchiettista e caratterista, fu esponente di spicco del teatro napoletano.
[modifica] Biografia
Debuttò sul palcoscenico all'età di soli sei anni, interpretando la parte di Peppiniello in Miseria e nobiltà, la fortunata commedia di Eduardo Scarpetta, per poi fondare un sodalizio artistico con i due fratelli, il Trio De Vico appunto.
Fu durante gli anni '30, anni in cui il Trio si cimentò nell'avanspettacolo con un buon successo, che De Vico conobbe Anna Campori, attrice romana che diventerà sua compagna di vita e di scena.
Fu poi chiamato da Eduardo De Filippo ad interpretare, in Natale in casa Cupiello, la parte di Nennillo e recitò in molte commedie del grande autore napoletano, alcune delle quali per la televisione.
Ma la grande popolarità arrivò con la trasmissione televisiva La nonna del Corsaro Nero, andata in onda dal 1962 al 1966 dove De Vico, assieme alla moglie e ed a Giulio Marchetti, ebbe un buon successo nella parte di Nicolino.
Nel 1971 prese parte a Annella di Porta Capuana la commedia che segnò la riapertura dello storico Teatro Sannazzaro, voluto da Luisa Conte e dal marito Nino Veglia.
Fu un bravo attore di prosa, chiamato dal regista Antonio Calenda in molti spettacoli di successo, tra cui Cinecittà (1985) e Aspettando Godot di Samuel Beckett (1990).
Vanno ricordati alcuni dei numerosissimi film cui De Vico partecipò, quasi sempre come caratterista o spalla comica dalla innegabile bravura (celebri le sue interpretazioni del balbuziente): Totò cerca casa (1949), Il giudizio universale (1961), Che fine ha fatto Totò baby (1964), Sgarro alla camorra (1973), La messa è finita (1985), Ladro di futuro (1991).
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