Plasmide
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
In genetica, si definisce plasmide (anche plasmidio) un frammento di DNA presente nel citoplasma di numerosi batteri, capace di replicazione autonoma all'interno di una cellula (batterica o eucariotica). È di fatto un piccolo cromosoma indipendente. La maggior parte dei plasmidi conosciuti sono molecole circolari, ma ne esistono anche lineari.
Spesso porta geni che codificano caratteristiche non essenziali ma che, in situazioni specifiche, possono conferire un vantaggio evolutivo (es., resistenza a antibiotici, resistenza a sostanze tossiche, capacitá metaboliche aggiuntive).
Alcuni plasmidi sono trasmissibili (da una cellula donatrice a una ricevente) tra cellule della stessa specie o anche tra cellule di specie diverse. Per questa ragione si suppone che i plasmidi siano responsabili di buona parte del fenomeno del trasferimento laterale o orizzontale di geni (lateral o horizontal gene transfer), meccanismo che permette lo scambio e la diffusione di geni.
I plasmidi sono strumenti fondamentali nel clonaggio genico e quindi nell'ingegneria genetica. La maggior parte dei plasmidi costruiti artificialmente per questo fine, infatti, è provvista di una regione detta MCS (multi cloning site, sito di multi clonaggio), che contiene (in poche centinaia di paia di basi) molti siti per il taglio dei principali enzimi di restrizione. Questi plasmidi, spesso, sono anche ingegnerizzati in modo tale da non presentare sequenze consenso per gli stessi enzimi di restrizione all'esterno delle MCS.
[modifica] Voci correlate
I plasmidi sono anche meccanismi utilizzati dai batteri per trasportare DNA in 3 diversi modi: -trsformazione -trasduzione -coniugazione