Polizia militare
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La polizia militare è l'attività di polizia all'interno di un'organizzazione militare.
Gli addetti al servizio in parola si occupano dell'applicazione della legge (comprese le indagini di polizia giudiziaria) sulla proprietà militare e sul personale militare, sicurezza delle installazioni, protezione di alti ufficiali, gestione dei prigionieri di guerra, controllo del traffico, segnalazione dei percorsi e supervisione sulla sicurezza della catena logistica. Tuttavia, non tutti gli organi di polizia militare coprono tutti questi settori.
Di regola gli operatori della polizia militare non sono combattenti di prima linea, ma, specie quando conducono convogli militari (un'altra tipica mansione di queste strutture), possono effettivamente annoverarsi tra le "truppe di prima schiera". È abbastanza frequente che detto personale sia impiegato come difesa primaria delle retrovie.
In Italia, le funzioni di p.m. sono svolte principalmente dai Carabinieri.
In molti Paesi, il corpo che si occupa di p.m. è denominato gendarmeria (a dire il vero, anche la Benemerita nostrana - istituita nel Regno di Sardegna nel corso della Restaurazione - avrebbe portato quel nome, se esso non avesse evocato spiacevolmente la allora recente invasione napoleonica, il cui ricordo era ovviamente ancora bruciante nel 1814). Tutte queste gendarmerie, il più delle volte, svolgono anche funzioni di polizia "civile", fornendo copertura soprattutto alle aree rurali.
Sotto questo profilo, si parla di doppia dipendenza funzionale, nel senso che i corpi preposti alla polizia militare possono essere subordinati sia al Ministero della Difesa per quanto attiene al ruolo militare, sia al Ministero dell'Interno per quanto concerne le attribuzioni "civili" (naturalmente, facciamo qui riferimento alle denominazioni italiane dei dicasteri, ma analogo discorso, mutatis mutandis, varrebbe per molti stati esteri).
