Restaurazione
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La Restaurazione è il processo di ristabilimento del potere dei sovrani assoluti in Europa in seguito alla sconfitta di Napoleone.
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[modifica] Il congresso di Vienna e la restaurazione
Il Congresso di Vienna (1814-1815) fu la conferenza dei maggiori ambasciatori europei nella quale si ridisegnò la mappa del continente secondo i voleri degli stati vincitori.
Nel Congresso di Vienna vennero prese le principali decisioni dai legati delle più grandi nazioni europee del XIX secolo (Austria, Prussia, Russia ed Inghilterra) che avevano reso possibile la definitiva sconfitta nella battaglia di Waterloo (in Belgio) di Napoleone Bonaparte, ossia: Handemberg (prussiano), Robert Stewart, Visconte Castlereagh (inglese), lo stesso zar Alessandro I e Metternich, grande diplomatico e politico austriaco che influì notevolmente nella configurazione geo-politica dell'Europa post Napoleonica.
In principio frenato dalle pretese di Prussia e Russia che esigevano venissero loro annessi nuovi territori, fu decisivo l'intervento del francese Charles Maurice de Talleyrand-Périgord (ecclesiastico e diplomatico che passò la fase della rivoluzione e il dominio napoleonico, prima sostenendolo poi avversandolo, prodigandosi per l'ascesa al potere di Luigi XVIII), il quale, schierandosi a favore di Inghilterra e Austria, riuscì a far tornare sui propri passi le altre due potenze, che ritrattarono.
Il Congresso si basò su tre principi cardini:
- il principio di equilibrio;
- il principio di legittimità per il quale assiduamente combatté Talleyrand e che prevedeva il ritorno al potere di tutte quelle dinasìe precedenti al dominio Napoleonico;
- la cintura di Stati "cuscinetto" intorno alla Francia, per impedire la sua egemonia su tutta l'Europa.
In seguito a suddetta assemblea, si sancirono due alleanze: la Santa alleanza tra Russia, Austria e Prussia e la Quadruplice alleanza formata dalle precedenti nazioni più l'Inghilterra. Queste alleanze non servivano ad altro che a confermare le decisioni prese nel Consiglio, vale a dire il mantenimento dell'equilibrio,della stabilità e della sicurezza delle dinastìe allora vigenti e dell'Europa in generale.
Comprendere il Congresso di Vienna è molto importante per capire in seguito gli scopi della Restaurazione, in quanto fu proprio questa assemblea il simbolo dell'iniziativa intrapresa dalle superpotenze del continente.
[modifica] Conseguenze della Restaurazione
Dopo il congresso, la geografia politica del continente subì molte modifiche: il regno di Sardegna si unì alla Repubblica di Genova e Nizza, la Prussia ottenne la Renania, nacque il regno dei Paesi Bassi, l' impero Russo accquistò posizione nel centro Europa annettendo Bessarabia, Finlandia e parte della Polonia e Gran Bretagna controllava molte isole Ionie (Corfù, Zante, Cefalonia). per quanto riguarda la Germania, il congresso creò una confederazione germanica, presieduta dagli austriaci, che avevano acquisito l' Istria, la Dalmazia e la Croazia. In Italia, gli Asburgo riottennero lo stato di Milano a cui si aggiunsero il Trentino e l' ex repubblica di Venezia (il regno Lombardo-Veneto); a seguire, la penisola fu divisa in ducato di Parma, ducato di Modena, granducato di Toscana, stato della Chiesa e regno delle due Sicilie.
[modifica] Gli obiettivi della Restaurazione
La Restaurazione in effetti si identifica con la volontà unanime del Congresso anche se successivamente vedremo come si creeranno delle discordie anche all'interno di questo circolo privato nazionale.
L'errore principale commesso dai monarchi del XIX secolo consiste nel non aver saputo (o meglio nel non aver voluto) conciliare le ideologie presenti con quelle passate, imponendosi prepotentemente sui governi di tutta Europa in modo assolutistico senza aver tenuto conto delle nuove idee di nazionalità, liberalismo e democrazia che, la Rivoluzione Francese prima e Napoleone poi, seppur inconsciamente e involontariamente, avevano insinuato nelle menti dei popoli.
In sintesi, l'Europa era ideologicamente cambiata dall'avvento di Napoleone ma i sovrani del tempo sembrarono non voler tener in conto questo fatto, fingendo che 26 anni di storia (1789-1815) non fossero mai esistiti.
Le conseguenze di questo atteggiamento intollerante si manifesteranno sull'Europa cinquant'anni più tardi prima nel Risorgimento italiano e poi nelle Rivoluzioni che scuoteranno il secolo successivo.
[modifica] Collegamenti esterni
- La Restaurazione dal Dizionario del Pensiero Forte
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