Polo Laico
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il Polo Laico è un'associazione poltica nata nel 2001 su inizaitiva di diversi personaggi politici come Vittorio Sgarbi, Caccavalle, Marco Taradash e Giuseppe Calderisi con l'appoggio del giornalista Arturo Diaconale direttore de L'Opinione.
Indice |
[modifica] Storia
[modifica] 2001
Il movimento, in seguito all'adesione di Forza Italia al Partito Popolare Europeo, e pertanto la conseguente rinuncia ad essere il riferimento dei liberaldemocratici italiani, proponeva la costituzione di un soggetto politico ed elettorale unitario che raccogliesse gli esponenti ed i movienti laici presenti nel centro destra. Tale progetto fu sostenuto anche da L'Opinione.
[modifica] 2005 Casa Laica
Arturo Diaconale dopo l'elezioni del 2004, riprese il progetto per le elezioni regionali del 2005, con il nome Casa Laica. Avviò sul giornale un dibattito su questo progetto coincvolgendo esponenti politici e liberi pensatori. Tale dibatttio è stato raccolto nel libro Democrazia e Libertà.
Questa lista si presentò in alcune regioni, o comunque favorì la cooperazione tra i laici della casa delle libertà, aprendo la questione della loro collocazione e modo di parteciapzione alle elezioni. Considerato questo tentativo si ripropose, senza successo il progetto per le elezioni del 2006.
[modifica] Dopo il Polo Laico
Sulla scia di questo tentativo di unificazione dei laici, nascono diversi progetti e movimenti, tra cui la lista Liberal Sgarbi - Partito Repubblicano Italiano nel 2004, le liste unificate di Nuovo Psi, Partito Liberale Italiano e Partito Repubblicano Italiano nel 2005.
