Raymond Barre
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Raymond Barre (Saint-Denis, (Réunion) 12 aprile 1924) è un politico francese.
Economista di fama internazionale, già professore all'Institut d'études politiques e alla facoltà di Giurisprudenza e scienze economiche di Parigi, pur senza aver mai aderito a un partito politico è un esponente di primo piano dello schieramento liberale e centrista. Fedelissimo di Charles De Gaulle, si considera un democratico cristiano.
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[modifica] Eminenza grigia e commissario europeo
Dal 1959 al 1962 è direttore di gabinetto del ministro dell'Industria e autorevole cattedratico Jean-Marcel Jeanneney. Nel 1967 è nominato dal presidente della Repubblica Charles De Gaulle vicepresidente della Commissione Europea, responsabile degli affari economici e finanziari, incarico che manterrà fino al 1972. Nel corso dei cinque anni trascorsi a Bruxelles, redigerà dei rapporti (noti come "piani Barre") che costituiranno le basi per l'introduzione delle futura moneta europea.
[modifica] Primo ministro
In occasione di un rimpasto, nel gennaio 1976 è chiamato a far parte del primo governo di Jacques Chirac. Il 25 agosto dello stesso anno questi si dimette, e Barre è nominato primo ministro dal presidente della Repubblica Valéry Giscard d'Estaing. Resterà in carica dal 27 agosto 1976 al 22 maggio 1981. È anche ministro ad interim dell'Economia e delle Finanze fino al 5 aprile 1978. Nel coso dei cinque anni ininterrottamente alla guida le governo, dovrà fronteggiare una crisi economica senza precedenti, l'ostilità del partito neogollista Raggruppamento per la Repubblica e del suo capo e fondatore Jacques Chirac e, nell'autunno 1979, il misterioso suicidio del ministro del lavoro Robert Boulin.
[modifica] Avversario della coabitazione
L'elezione del socialista François Mitterrand alla Presidenza della Repubblica nel maggio 1981 segna il passaggio di Barre all'opposizione. Alle elezioni politiche del 1986 il centro-destra riconquista la maggioranza all'Assemblée Nationale, ma Barre preferisce assumere un ruolo defilato, visto il suo scetticismo nei confronti del formula della coabitazione tra un governo di centro-destra (che sarà guidato da Jacques Chirac) e il presidente socialista.
[modifica] Candidato alle presidenziali del 1988
È candidato alla presidenza della Repubblica francese alle elezioni del 1988. Il suo vero avversario non è tanto François Mitterrand, che si è candidato alla propria successione, ma Jacques Chirac. La sua cortesia e la sua pacatezza, infatti, rendono Barre estremamente vulnerabile agli intrighi e alle basse manovre. Con il 16,5% dei voti si colloca in terza posizione, con il risultato di essere escluso dal ballottaggio. Al secondo turno, con molta signorilità invita i suoi elettori a votare per Jacques Chirac, che però sarà battuto dal presidente della Repubblica uscente. Rientrato nei ranghi dell'opposizione, continua a essere una personalità molto autorevole, ed è spesso consultato da Mitterrand che gli proporrà (inutilmente) di entrare del Conseil Costitutionnel.
[modifica] Sindaco di Lione
Eletto più volte deputato all'Assemblée nationale, è sindaco di Lione dal 1995 al 2001.
Nel 2001 è eletto per acclamazione sindaco onorario di Lione. Nel 2002 si ritira dalla vita politica, rimanendo una delle personalità più rispettate del panorama politico francese.
Predecessore: | Primo Ministro della Repubblica Francese | Successore: | ![]() |
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Jacques Chirac | 1976 - 1981 | Pierre Mauroy |