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Rete civica - Wikipedia

Rete civica

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La rete civica è un'iniziativa di telematica civica promossa dalla pubblica amministrazione, con funzioni comunicative, informative e di servizio transattivo. Le esperienze che confluiscono sotto la dicitura Rete civica sono varie: Community network, Civic network, City network; in Italia troviamo una definizione molto ampia che è Città digitali [1].

Indice

[modifica] Storia

Le prime reti civiche sono nate negli Stati Uniti, una delle più note è partita infatti da un'esperienza fatta da un ospedale di Chicago.

[modifica] In Italia

La storia dell'informatizzazione del settore pubblico in Italia è stata tormentata, infatti soltanto nel 1993, con la creazione dell'AIPA, è nato un centro di coordinamento. Da quel momento la pubblica amministrazione italiana è stata in grado di creare una “tele-amministrazione” in grado di competere con i migliori esempi a livello europeo.

Fra le prime reti civiche promosse da una pubblica amministrazione in Europa, e prima in Italia fra quelle promosse da amministrazioni comunali, vi è Iperbole, nata a Bologna nel 1995. Iperbole fu inizialmente incentrata sulla connessione gratuita a Internet per i cittadini ed in seguito venne sviluppata sui servizi pubblici per i cittadini.

[modifica] Oggi

Le reti civiche stanno assumendo un ruolo importante nella globalizzazione telematica poiché favoriscono la comunicazione interattiva tra i cittadini. Attraverso questa comunicazione, esse dovrebbero da un lato contribuire a creare e rafforzare l'identità locale, dall'altro consentire l'accesso e la visibilità del territorio ad un pubblico che, potenzialmente, è di scala globale. Le reti civiche diventano, o dovrebbero diventare, uno strumento che risponde a due esigenze: rafforzare la cultura locale e l'identità dei luoghi, e diffondere la storia e l'immagine dei sistemi locali nel mondo. Quelle esistenti oscillano tra logiche di egovernment (i servizi on-line offerti dalle pubbliche amministrazioni) e logiche di egovernance, (forum di discussione dei cittadini, partecipazione diretta alla vita della comunità locale). Esse nascono secondo modalità diverse: da iniziative dell'ufficio per le relazioni con il pubblico (URP) o dei Sistemi Informativi, o con esperienze nate in ambito universitario e associativo.

[modifica] Servizi e funzioni

Tipologie di servizi e funzioni offerti dalle reti civiche sono:

  • servizi telematici pubblici (reti della P.A.)
  • reti dei cittadini o community network (organizzate dal basso per condividere conoscenze ed esperienze tra gli attori del sistema locale)
  • reti telematiche urbane o città cablate (consentono la circolazione telematica attraverso le fibre ottiche per agevolare la diffusione delle informazioni).

[modifica] Vantaggi e svantaggi

Purtroppo non si sono creati forum di comunicazione e scambio di idee tra i cittadini sul tipo delle community network statunitensi e, quando questi forum si sono creati (come nel caso della rete civica di Bologna [2]non hanno avuto peso politico, ossia non sono stati in grado di influire sul processo decisionale che ha continuato secondo le vecchie regole. Dal 1995 c'è stata una crescita esponenziale delle reti civiche dal punto di vista numerico; in alcuni casi queste reti civiche sono diventate il fattore di innesco per la promozione dell'innovazione tecnologica e organizzativa.

[modifica] Città digitali in Italia

Ogni anno il Censis pubblica un rapporto, "Città Digitali in Italia", nel quale vengono indicati tutti i siti pubblici e privati registrati con un dominio di territorio. Esso comprende anche i siti delle pubbliche amministrazioni (Regioni, Province, Comuni, Camere di Commercio). Secondo il già citato rapporto, il loro numero è raddoppiato tra il 1997 e il 1998 (in totale 1121), ma non è possibile valutare la qualità dei servizi offerti e i benefici che ne derivano per il territorio amministrato.

In Italia, la diffusione della tecnologia Wi-Fi negli spazi pubblici è legata ad iniziative di comunità locali, mentre ancora manca un piano di copertura nazionale con investimenti privati, teso a creare una rete wireless estesa come quelle che forniscono servizi di fonia mobile.

È utile citare le esperienze più significative nei capoluoghi di provincia italiani.

[modifica] Provincia di Frosinone

2005. Nella provincia di Frosinone è stata creata (e tuttora in continua espansione) una rete Wifi con lo scopo di portare l'ADSL nei comuni con pochi abitanti, non raggiunti dall'adsl via cavo.

Vi sono due grandi societa' che gestiscono le reti WiFi, una e' la HelloTel Telecomunicazioni con sede a Frosinone e l'altra sempre con sede a Frosinone e' la GAL-Verla.

I comuni raggiunti dal servizio HelloTel ADSL 2 mega sono: Giglio di Veroli, Veroli, Pofi, Boville Ernica, Strangolagalli, Ripi, Arnara, Monte San Giovanni Campano, Torrice, Guarcino, Vico nel Lazio, Ferentino, Collepardo, Supino, Morolo, Giuliano di Roma, Pastena, Patrica, Castro dei Volsci, Arce, Rocca d'Arce, Fontana Liri.

La societa' GAL-Verla propone il Progetto WBGAL. Il GAL Gruppo di Azione Locale - Versante Laziale del Parco Nazionale d'Abruzzo, sta attuando il programma comunitario Leader (Leader II e Leader Plus) nei territori di 25 Comuni della Provincia di Frosinone e più precisamente nella Valle di Comino, in parte della Valle del Liri e dei Monti Ernici.

I comuni soci sono i seguenti : Alvito, Arpino, Atina, Acquafondata, Belmonte, Boville Ernica, Campoli, Casalattico, Colle San Magno, Casalvieri, Fontechiari, Gallinaro, Monte San Giovanni Campano, Pescosolido, Picinisco, Posta Fibreno, San Donato Val Comino, San Biagio Saracinisco, Settefrati, Terelle, Vallerotonda, Veroli, Vicalvi, Villa Latina, Viticuso.

Il GAL-Verla, come tutti i Gal d'Europa, opera in aree definite rurali e quindi non facilmente raggiungibili da una diffusa e omogenea connettività ADSL.

Questi territori, in tutta Europa, subiscono un reale e inevitabile gap tecnologico (digital divide) che rappresenta un serio ostacolo per lo sviluppo di progetti di e-governement per gli Enti pubblici e per le attività economiche (turistiche e produttive per gli operatori professionali e commerciali) e per la qualità della vita dei cittadini.

Il Progetto WBGAL (Wireless Broadband GAL - banda larga senza fili per il territorio del GAL ) rappresenta un approccio tecnologicamente innovativo, ma già adeguatamente testato (anche in termini di sicurezza) e particolarmente adatto per risolvere - con tempestività ed efficacia - il problema del "digital divide", attraverso investimenti mirati alla realizzazione di "architetture leggere", già consolidate in altre realtà similari, dotate della massima flessibilità, interoperabili e senza alcuna discriminazione verso le altre tecnologie, ma con piena volontà di perseguire ogni possibile convergenza.

I primi comuni, nell'ambito del Progetto WB-GAL, ad essere infrastrutturati sono Alvito, Posta Fibreno, Gallinaro, S.Biagio Saracinisco. La società che per ota sta seguendo i progetti è Techné.com che garantisce, sulla base di un bando pubblico, la proprietà delle reti ai Comuni ed una banda bilanciata fruibile fino a 8 Megabyte.

La rete del progetto WB-Gal è una rete magliata di WLAN comunali e realizza un'architettura integrata di WBLan che consente l'accesso a enti cittadini e imprese.

La rete wireless in banda larga da implementare è una rete punto-multipunto che adotta tecnologia di trasporto in radiofrequenza a 5.4 GHz (ISM “Industrial, Scientifical, Medical” outdoor in standard ETS 300 652 ed ETS 300 893), e potenze fino a 1 watt, dunque nel pieno rispetto delle compatibilità ambientali, operando con architetture basate sulla tecnologia HIPERLAN/2, a basso impatto ambientale e paesaggistico, a 54 Mbps, con copertura, in ambiente esterno, attraverso celle di raggio fino a 5-10 chilometri. Per quanto attiene alla sicurezza delle apparecchiature di rete wireless, esse sono pienamente conformi agli standard 802.11a e 802.11i e per questo sono dotate di adeguate modalità di protezione. Protezione che la National Security Agency statunitense ritiene adeguata per i documenti TOP SECRET. Tutti gli apparati radio utilizzati soddisfano i requisiti di conformità richiesti dal Ministero delle Telecomunicazioni (Decreto legislativo n. 269 del 9 maggio 2001). In particolare l'emissione degli apparati wireless (BTS) che in relazione al luogo d'installazione sono definiti Indoor e Outdoor, a seconda che vengano montati all'interno o all'esterno di edifici, sono contenute all'interno di valori molto bassi, inferiori a 0,1 V/m. Tali dispositivi lavorano su alte frequenze a 2,4 GHz e 5 GHz e per autorizzazione ministeriale devono emettere un EIRP massima Indoor di 100mW per gli apparati che lavorano a 2,4 GHz e 200mW per gli quelli che lavorano a 5 GHz. Per quanto riguarda, invece, l'EIRP massima Outdoor deve essere di 100mW per gli apparati a 2,4 GHz ed 1W per gli apparati che lavorano a 5 GHz. Premessa indispensabile per dire che le potenze in esame non sono minimamente confrontabili con quelle emesse dai dispositivi utilizzati dagli operatori di Telefonia Mobile. Un normale impianto di Telefonia Mobile per ogni settore d'antenna emette potenze che vanno da un minimo di 20W fino ad un massimo di oltre 100W (la dove sono presenti tutte e tre le tecnologie GSM, DCS e UMTS). Facendo, quindi, un confronto banale tra le potenze messe in gioco dai dispositivi wireless Indoor e quelle degli apparati di Telefonia Mobile si nota che quest'ultimi utilizzano potenze 200 volte maggiori fino ad arrivare a potenze 1000 volte superiori. Mentre per l'Outdoor si hanno potenze che superano gli apparati wireless dalle 20 alle 100 volte.

Tuttavia la prima vera rete civica wireless, in tecnologia Hiperlan/2, viene realizzata dalla Techné.com sul Comune di Frosinone attraverso la connessione di tutte le sedi comunali, alcune scuole. La rete civica per le esigenze di sicurezza nate con la promozione in serie B della squadra di calcio, viene implementata con la copertura radio della stadio a supporto della videosorveglianza e collegata a Questura e Polizia Municipale. La rete civica del Comune di Frosinone collega tra loro circa 500 computer e consente la connessione Voip tra le sedi medesime.

Nel 2007 la tecnologia wireless vede alcuni dei maggiori imprenditori dell'area del Frusinate costituirsi in società. Nasce Frosinone Wireless S.p.A., che ha lo scopo di fornire connettività wireless a clienti privati e aziende nella provincia di Frosinone.

[modifica] Massa

2005. La Rete Wireless del Comune di Massa è la nuova struttura pubblica realizzata da Fly Communications Srl [3] che garantisce l'interconnessione a larga banda tra gli Enti Cittadini e la sede Municipale, un Network anticipatore e di nuova generazione, altamente tecnologico e sociale.

La Rete Wireless si sostituisce ai limiti e ai costi fisiologici del cavo collegando ad altissima velocità le sedi periferiche con il Comune e qualsiasi altro utilizzatore (Rete Civica Cittadina) con ponti radio e apparati di irradiamento sulla frequenza libera dei 2,4/5Ghz (codice telecomunicazioni, titolo III, capo II, art. 99) con varia portata, potenza e copertura territoriale, modellandosi alle specifiche esigenze.

I Vantaggi

Riorganizzazione telematica ed informatica: il Fly System rende disponibile un eccellente e stabile trasferimento dati, promuovendo accessibilità e operatività tra le sedi comunali e il Municipio e con la Rete Regionale ed Enti superiori Comune “on line” e diffusione dei servizi: la struttura getta le basi del pubblico accesso alle informazioni e ai servizi, alla semplificazione amministrativa per i cittadini e alla telematica sociale a basso costo.

La tecnologia dell'informazione, incline alla diffusione e terziarizzazione dei servizi, dispone di applicativi facilmente implementabili per la migliore vivibilità della città, l'automazione si sostituisce alla staticità, gli algoritmi aggiungono valore alla quotidianità con livelli di servizio e standard elevati: telelavoro, telemedicina, controllo del traffico, monitoraggio ambientale, protezione civile, VoIP, DVB, video “on demand”, videoconferenza, outsourcing, storage data,

Triple Play: il Fly System rende possibile un inedito triplice utilizzo multimediale della banda: contemporaneità di voce, dati e video.

Investimento mirato e su misura: ridimensionamento delle spese correnti telematiche e informatiche con rientro a breve dell'investimento, immediato superamento del divario digitale fra le strutture pubbliche ed aree urbane discriminate

Sostenibilità ambientale: la bassissima potenza erogata (variabile tra i 25mW e 1W) e le microonde, non penetrano l'organismo umano ma rimbalzano senza danneggiare l'Ecosistema; le minute antenne non sono invasive e rispettano il paesaggio.

[modifica] Bologna

Il comune di Bologna offre ai cittadini l'estensione dei servizi della rete civica Iperbole su Wi-Fi, avvalendosi per la rete e le tecnologie di partner privati [4]. Attualmente la copertura comprende alcune zone del centro storico e la zona universitaria.

[modifica] Firenze

[citazione necessaria] La provincia di Firenze sarà la prima rete wi-fi. Il wi-fi è utilizzato per la prima volta come componente di una grande rete Ethernet (non per creare LAN domestiche). Un milione di abitanti, esclusi dalla pianificazione per ADSL e coperti da quattro piccole direttrici di fibra ottica, fruiranno di una rete di ponti radio HiperLan e wi-fi (per le distanze più piccole), finanziata con la tecnica del project financing. L'80% del costo è a carico della provincia che avrà la proprietà della rete (civica).

Una gara d'appalto assegnerà la realizzazione del restante 20% dell'opera (e relativi costi) e una concessione di 10 anni per la gestione della rete. In tale arco di tempo si stima che il privato dovrebbe recuperare il capitale investito con un adeguato ritorno economico. Ogni anno dovrà pagare un canone di concessione pari al 6% del fatturato alla provincia-proprietaria della rete.

Il capitale pubblico in parte è ripagato dai canoni di concessione, in parte si compone di un indebitamento dai 20 anni ai 30 anni, e in parte di contributi a fondo perduto (fondi Cipe e legge 41 sulle comunità montane).

Con l'utilizzo di questi fondi, lo stanziamento della provincia di Firenze ammonta a 1.2 mln di euro dei 4.5 (80% del costo totale) a carico dell'ente pubblico per la copertura di 1 mln di abitanti con velocità di connessione pari a 1.2 mega per le utenze business e una scelta fra tagli da 640 kbit/secondo e 256 kbit/sec. per le utenze private.

I comuni, attraverso società controllate o collegate (art. 6 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche ), possono fornire collegamento in banda larga con tecnologia wi-fi. Lo stesso codice vieta ai comuni di svolgere direttamente attvità di Wireless Internet Service Provider. Con il Decreto 4 ottobre 2005 che modifica il decreto 28 maggio 2003, concernente "Condizioni per il rilascio delle autorizzazioni generali per la fornitura al pubblico dell'accesso radio LAN alla rete ed ai servizi di telecomunicazioni", è consentita la fornitura di un accesso wi-fi anche nelle aree pubbliche non geograficamente limitate.

[modifica] Cremona

[citazione necessaria] 60 mila famiglie, 8 mila aziende, 85 Comuni: sono questi i numeri nella provincia di Cremona del digital divide. In queste realtà le nuove tecnologie della comunicazione e dell'informazione (ad esempio internet veloce) non sono disponibili.

Per contrastare questo fenomeno la Provincia di Cremona ha posto ed affrontato il tema delle nuove tecnologie come servizio universale. Il loro uso, ormai massiccio e stratificato, sta rendendo sempre più necessario considerare la banda larga come un servizio universale. Così come è stato negli scorsi decenni per le reti elettriche, dell'acqua e delle fognature allo stesso modo oggi occorre portare in tutte le comunità locali la nuova infrastruttura tecnologica.

La Provincia ha dato vita a Conve.cr spa, una società pubblica alla quale partecipano le aziende di servizi pubblici del territorio, il cui compito è quello di annullare il digital divide entro la primavera del 2007 realizzando una rete provinciale ad alta velocità in grado di raggiungere tutti i 115 Comuni ed erogare servizi avanzati.

Grazie ad un accordo con Aemcom, operatore di larga banda del Gruppo Aem Cremona spa, la rete ha già raggiunto circa 40 Comuni ed entro dicembre le comunità locali collegate saranno 90. La rete sarà completata entro lo primavera del 2007. La tecnologia scelta è il Wireless, cioè le trasmissioni radio. Aemcom utilizza lo standard Hyperlan2 che consente alla clientela non solo elevate capacità trasmissive (internet a larga banda) ma anche di disporre di una linea telefonica analogica.

Di circa 2 milioni di euro l'investimento complessivo.

[modifica] Roma

Roma Wireless, consorzio onlus di aziende romane, ha di recente realizzato il piano di copertura Wi-Fi per buona parte di Villa Borghese.

Nel 2006 è stato ultimata la copertura delle ville storiche (Villa Borghese, Villa Torlonia, Villa Ada, Villa Paganini e Villa Doria-Panphili) ed è iniziato il piano di copertura della cosiddetta Ansa Barocca.

A dicembre 2006 gli hot spot installati e funzionanti erano circa 70.

Per accedere alla rete in una delle Wi-Fi Zone di RomaWireless è necessario essere registrati. La procedura di registrazione si può effettuare nelle aree coperte dal segnale, riempiendo un form on line. Entro pochi minuti si è in grado di navigare con un PC Portatile, un Tablet PC, un PDA o un qualsiasi altro dispositivo dotato di una scheda certificata Wi-Fi o di un sistema Wi-Fi integrato. La rete RomaWireless offre, per il suo primo anno di attività, un'ora di connessione gratuita al giorno.

[modifica] Modena

È stato di recente messo in atto il piano di copertura Wi-Fi nella zona universitaria ed in alcune zone del centro della città.

Inoltre nella zona montana del Frignano attualmente è attiva la connessione senza fili nei Comuni di Pievepelago, Riolunato e Fiumalbo, per aziende e privati.

[modifica] Note

  1. [1]
  2. [2]
  3. Fly System
  4. iperbole wireless

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