Ricognizione
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La ricognizione è l'azione effettuata oltre la linea del fronte per acquisire informazioni militari relative al nemico. La ricognizione, che fino al XX secolo era solo terrestre o navale, dalla Guerra italo-turca (1911) ha utilizzato anche mezzi aerei per svolgere i suoi compiti. Dopo l'incidente dell'U2 (1960) la ricognizione aerea ad alta quota fu sostituita, quando possibile, dalla ricognizione satellitare.
I veicoli da ricognizione, indipendentemente dall'ambiente operativo (terrestre, navale o aereo), devono tutti avere delle caratteristiche comuni, in particolare devono avere:
- velocità sufficientemente elevata per sfuggire al contrasto dei veicoli da combattimento nemici operanti nello stesso ambiente
- protezione ed armamento leggeri, in quanto un aumento della protezione e dell'armamento del veicolo, aumentandone il peso, ne diminuirebbe la mobilità a parità di potenza
- per i veicoli terrestri, possibilità (almeno limitata) di operare su terreno vario per non essere vincolati alla rete stradale
La ricognizione terrestre fino all'avvento dell'automobile venne effettuata dalla cavalleria leggera o da fanterie particolarmente addestrate. A partire dall'inizio del XX secolo è effettuata sia da autoblindo sia da carri armati leggeri.
La ricognizione navale è sempre stata effettuata dalle navi più leggere, all'epoca della vela il compito era essenzialmente asegnato alle fregate, con l'avvento delle corazzate monocalibro la ricognizione fu affidata agli incrociatori leggeri o ai cacciatorpediniere. Con la riduzione del dislocamento successivo alla Seconda guerra mondiale la ricognizione attualmente è affidata alle fregate ed alle corvette.
La ricognizione aerea è affidata ad una particolare classe di aerei (ricognitori), generalmente disarmati