Rifugio Lecco
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Rifugio Lecco | |
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Altitudine: | 1.779 m s.l.m. |
Stato: | ![]() |
Località: | Barzio (LC) |
Catena: | Prealpi Orobiche |
Inaugurazione: | 1910 |
Proprietà: | CAI di Lecco |
Gestione: | Andrea Rupani |
Periodo di apertura: | tutto l'anno |
Capienza: | 25 posti letto |
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Il Rifugio Lecco è un rifugio situato nel comune di Barzio (LC), in Valsassina, nelle Prealpi Orobiche, a 1.779 m s.l.m.
Indice |
[modifica] Storia
Inaugurato nel settembre del 1910, il rifugio venne anch'esso distrutto durante la seconda guerra mondiale e solo dopo diversi anni si procedette alla sua ricostruzione.
I lavori iniziarono nel luglio del 1966 e, grazie all'aiuto gratuito da parte giovani appartenenti al Servizio Civile Internazionale, il 15 ottobre dell'anno successivo il nuovo rifugio venne inaugurato.
[modifica] Caratteristiche e informazioni
Il Rifugio Lecco è posto in posizione panoramica nella parte superiore dei Piani di Bobbio, all'inizio del Vallone dei Camosci, e con alle spalle le ripide pareti dello Zuccone Campelli. È di proprietà della sezione del CAI di Lecco e si sviluppa su due piani. Al piano terra si trovano ristorante, servizio, cucina, bar e spazio per la colazione al sacco capace di accogliere 50/60 persone sedute. Al piano superiore le camere che possono ospitare sino a 25 persone.
[modifica] Accessi
Il rifugio è raggiungibile:
- da Barzio per carrareccia in 2 h
- dalla stazione a monte della cabinovia "Barzio-Piani di Bobbio" in 30 minuti
- da Valtorta per carrareccia in ore 2:30
[modifica] Ascensioni
- Zuccone Campelli
- Zucco Barbisino
- Zucco di Pesciola
- Pizzo Tre Signori (per il Passo del Toro)
[modifica] Traversate
Il rifugio è la meta della 2° tappa del Sentiero delle Orobie occidentali, da Cassiglio, segnavia n. 101 percorribile in 2,30 h. Da qui si prosegue alla volta del Rifugio Alberto Grassi (3° tappa) tramite i sentieri nn. 101 e 120 in 4 h
[modifica] Curiosità
Le belle pareti strapiombanti dello Zuccone Campelli, Zucco Barbesino e dello Zucco di Pesciola, gia' dal primo dopoguerra hanno visto cimentarsi alpini famosi come Riccardo Cassin, Emilio Comici, Mary Varale e Carlo Mauri. Durante il periodo invernale lo sci da discesa e di fondo divengono le attività sportive piu' praticate.