Riserva naturale orientata della Vauda
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Tipo di area: | Riserva Regionale |
Codifica EUAP: | EUAP0348 |
Regioni: | Piemonte |
Provvedimenti istitutivi: | L.R. 23, 07.06.93 |
Superficie a terra: | 2635,00 ha |
Gestore: | Ente di gestione dei Parchi e delle Riserve naturali del Canavese |
La riserva naturale orientata della Vauda è una riserva naturale regionale situata nel basso Canavese a circa 15 km da Torino.
Indice |
[modifica] Descrizione area
L'area in parte si adagia su un altipiano di origine morenica risultato del depositarsi dei detriti prodotti dallo scioglimento dei ghiacciai nell'era glaciale. Detto altipiano, si chiamava "le Valde" diventato poi la Vauda. Questa collina nasce dalle pendici delle Valli di Lanzo nel comune di Balangero, sino a morire nel comune di Volpiano. Quasi metà dello stesso è vincolato a poligono militare. L'esercito Italiano lo utilizza da circa 170 anni. Nel 1993 venne istituita la riserva e tutto il territorio militare appartiene alla riserva. La riserva ha una superficie di 3.130 ha e interessa i comuni di San Carlo, Nole, Vauda Canavese, Front, Rivarossa, San Francesco al Campo e Lombardore.
L'area è caratterizzata da un'ampia zona pianeggiante punteggiata di stagni e laghetti, con numerose bassure e ristagni di rii di drenaggio, che ricordano nell'insieme la baraggia vercellese.
Notevole interesse naturalistico rivestono le zone umide e a brughiera (relitti di brughiera pedemontana) caratterizzate da una vegetazione di tipo steppico a base di eriche e graminacee con l'associazione di numerose specie botaniche non rare, ma non eccessivamente diffuse. Anche l'aspetto archeologico riveste notevole interesse, pur essendo stati fatti fino ad ora, soltanto sporadici sondaggi che hanno comunque fatto rilevare la presenza di reperti longobardi.
[modifica] Flora e fauna
E’ una zona di ampi spazi aperti caratterizzata dalla calluna (Calluna Vulgaris), un’ Ericacea e da altre erbe come la Graminacea Molinia (Molinia Coerulea), inframmezzate da macchie di alberi pionieri, in particolare la Betulla (Betulla Pendula) ed il Pioppo Tremulo (Populis Tremula). Numerose piante erbacee testimoniano la particolare povertà dei suoli ad es. la Festuca Tenuifolia. Molto comune è la bella Genziana pneumonanthe, che fiorisce a tarda estate.
Fra la fauna della Vauda esistono molte specie umili, a larga diffusione, in teoria, ma in realtà interessanti perché ormai molto rare nelle aree di pianura. La specie più grande è il Copris Lunaris, questi sono insetti che lavorano in coppia e sono in grado di seppellire notevoli quantità di sterco nei nidi in cui allevano la propria prole, scavati nel terreno a dieci venti centimetri di profondità.
Nella Vauda domina un’avifauna ormai in declino in tutta Europa: il canto dell’Allodola è intenso come in pochi altri posti del Piemonte, le Quaglie nidificano senza il rischio dello sfalcio dei prati, Ortolani e Strillozzi trovano ancora spazi per soddisfare le loro esigenze riproduttive.
[modifica] Centro Visita del Parco
Il 29 novembre 1999 venne inaugurato il primo Centro Visita dell’Ente di gestione dei parchi e delle riserve naturali del Canavese con sede a Vauda. Il centro ospita una sala laboratorio con diverse strumentazioni di supporto. Molto sviluppata l’attività didattico - educativa per le scuole di ogni ordine e grado, con numerosi percorsi naturalistici di studio sull’ambiente in collaborazione con associazioni naturalistiche e ambientali.
[modifica] Collegamenti esterni
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