San Pelino (Avezzano)
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San Pelino è un piccolo centro di circa 1800 abitanti (sampelinesi), del comune di Avezzano, in provincia dell'Aquila
Si trova lungo la costa nord del vecchio lago del Fucino.
Deve l'attuale nome al passaggio ed alla sosta del vescovo di Brindisi, san Pelino, di ritorno da Roma.
Un tempo il paese si trovava sulla collina prospiciente il monte Cervaro, ma dopo la distruzione subita nel terribile terremoto che colpì la Marsica il 13 gennaio del 1915, il paese venne ricostruito più in basso dal genio civile.
[modifica] Storia
Dopo precedenti frequentazioni, i primi insediamenti protostorici nell'area compresa tra il monte Cervaro e le variabili rive del lago, risalgono a popolazioni, di origine indoeuropea, nel II millennio a.C.. L'area fece parte del territorio dei Marsi, al confine con quello degli Equi. Dopo la guerra sociale tra i Romani e la confederazione dei popoli italici con capitale a Corfinium (91-88 a.C.) entrò a far parte del territorio di Roma.
Al periodo romano risale una fastosa villa di Lucio Vitellio, proconsole in Caria, da dove sarebbe stata importata secondo la tradizione la coltivazione del pistacchio e del fico. La presenza del lago rendeva il clima mite, consentendo la abbondante presenza di frutteti e vigne. I resti della villa potrebbero essere identificati in località Panciano, attualmente a nord-est dell'attuale abitato di San Pelino.
Fu luogo di sosta di alcune truppe durante la battaglia di Tagliacozzo (1268), tra Svevi e Angioini.
Negli anni 1950 si staccò dal comune di Massa d'Albe per divenire comune a sé stante per pochi anni, ed entrò quindi a far parte del comune di Avezzano, del quale tuttora è la frazione più numerosa, viva ed importante.
[modifica] Collegamenti esterni
- Pro Loco di San Pelino
- [ Scheda con accesso a notizie e informazioni su San Pelino sul sito TerreMarsicane.