Massa d'Albe
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 865 m s.l.m. | ||
Superficie: | 68,33 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 22,93 ab./km² | ||
Frazioni: | Alba Fucens, Forme | ||
Comuni contigui: | Avezzano, Magliano de' Marsi, Ovindoli, Rocca di Mezzo, Scurcola Marsicana | ||
CAP: | 67050 | ||
Pref. tel: | 0863 | ||
Codice ISTAT: | 066054 | ||
Codice catasto: | F022 | ||
Nome abitanti: | massetani | ||
Giorno festivo: | 20 gennaio | ||
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Massa d'Albe è un comune di 1.567 abitanti della provincia dell'Aquila: fa parte della Comunità montana Marsica 1.
Indice |
[modifica] Notizie Generali
Situata nell'area del Parco Regionale Sirente-Velino, Massa D'Albe, in provincia di L'Aquila, che sorge ai piedi del Monte Velino, è un comune denuclearizzato che comprende l'abitato di Massa e le frazioni di Alba Fucens, dove sono presenti importanti resti archeologici, e Forme, via di passaggio verso i campi da sci di Ovindoli. Poco distante dal comune di Avezzano, la più vicina stazione ferroviaria, servita da treni con trasporto di biciclette, è raggiungibile anche attraverso l'Autostrada A24 Roma - L'Aquila e l'Autostrada A25 in direzione Pescara.
[modifica] Archeologia e Storia
I nuclei originali del paese furono abitati nel XIV secolo in seguito all'abbandono dell'antica città italica di Alba Fucens. Il nucleo centrale del comune odierno è il risultato della ricostruzione congiunta di due villaggi una volta distinti, Massa e Corona, dopo il terremoto che nel 1915 li rase al suolo. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu sede di un comando delle SS naziste che presidiavano la linea di difesa tedesca dell'Italia Centrale che attraversava il suo territorio e per questo fu luogo di una modesta, seppur significativa attività partigiana.
Il comune di Massa D'Albe comprende nel suo territorio gli importanti resti archeologici dell'antica città romana di Alba Fucens i cui scavi non sono mai stati completati. Le opere rinvenute dalla spedizione archeologica del belga De Vischer sono state trasferite nel museo archeologico di Chieti. La chiesa che sorge sulla sommità di una delle tre colline di Alba Fucens, San Pietro in Albis, è un'importante opera gotico-romana. Dopo il terremoto del 1915 la chiesa, semidistrutta, fu restaurata ma le opere sacre salvate dal crollo furono trasferite nel Museo di Celano.
[modifica] Ambiente, Territorio, Turismo
Il nucleo centrale dell'abitato è adagiato sulle falde del Monte Velino, una delle vette più alte dell'Appennino centrale (1484 mt.). Attraverso i sentieri segnati dal Club Alpino Italiano (CAI) è possibile raggiungere il rifugio [Capanna di Sevice][2]. Il monte e l'area circostante, grazie alla tutela prevista per i parchi ed alle attività di riforestazione e reinsediamento faunistico, costituiscono un habitat naturale per cinghiali, cervi, volpi, lepri, grifoni e aquile. Queste ultime, che si riproducono una volta l'anno nidificano in una gola del massiccio del Velino, (da pochi mesi l'accoppiamento è minacciato dall'accesso all'area da parte di SUV, oggi facilitati da un sentiero parzialmente asfaltato). Sulle pendici del monte si trovano in stato di semilibertà anche molti cavalli da sella. Questi elementi, insieme ad un'intelligente attività di promozione all'educazione ambientale da parte di alcuni giovani imprenditori della zona, stanno incoraggiando un turismo a basso impatto ambientale, incentrato su corsi di educazione ambientale. Il trekking, il biking, il bird-watching e l'alpinismo orizzontale sono le attività maggiormente praticate da abitanti e turisti. Gli esperti possono anche individuare siti non segnalati per il free climbing.
La località montana in estate si trasforma in luogo di villeggiatura per molti immigrati interni e le loro famiglie, che negli anni fra le due guerre e soprattutto durante la ricostruzione si trasferirono nella capitale, Roma, raddoppiando il numero di residenti che in agosto arriva a circa 3000 unità. Insieme all'estrema vicinanza a Roma, circa 80 km, questo è uno dei motivi dell'intensa attività di edificazione della zona che l'approvazione del nuovo piano regolatore ha sanato dagli abusi paesaggistici e ambientali che l'hanno a lungo caratterizzata, permettendo l'innalzamento delle vecchi abitazioni, ma snaturandone l'aspetto originale post terremoto.
Accanto all'abusivismo edilizio, e alle discariche a cielo aperto lungo i sentieri forestali, a deturpare il territorio di Massa D'albe contribuisce grandemente l'attività di escavazione delle ditte che commerciano sabbie da costruzione e che negli anni hanno determinato veri e propri crateri nel territorio circostante contribuendo però in maniera assai limitata all'economia dela zona ed ale rimesse comunali, insufficienti a promuovere servizi adeguati e decoro all'abitato. Il problema centrale del paese rimane infatti quello del dissesto delle sue strade. Problema accessorio la difficoltà di accesso alla rete Internet e alla banda larga.
L'attuale amministrazione ha promosso ultimamente rilevanti opere di sistemazione delle sedi stradali dei marciapiedi, una nuova illuminazione e il rinfoltimento delle aiuole. A questa opera meritoria purtroppo si è aggiunta l'ingiustificata disboscazione nel centro dell'abitato di pini e mandorli centenari, che ha provocato le vibrate proteste degli abitanti.
[modifica] Economia
L'economia massetana è ancora prevalentemente legata all'agricoltura ed all'allevamento. Le graminacee e gli alberi da frutto sono distribuiti su tutto il territorio, mentre nell'allevamento prevale quello di ovini e bovini. Entrambe le attività sono oggi rese in parte ancora possibili e redditizie grazie all'impiego di braccianti slavi e dell'est europeo, da quando la popolazione ha incominciato a cercare il lavoro nelle fabbriche della piana del Fucino e nella vicina Valle del Salto, prevalentemente nella cartiera di Avezzano e alla Micron. Il lavoro sommerso è assai diffuso. Oggi accade che molti abitanti, dopo il lavoro in fabbrica o nella Pubblica Amministrazione Locale, si dedicano parzialmente ai campi e agli animali da allevamento. Singolare è l'elevata incidenza nel paese di impiegati delle Poste e Telecomunicazioni e della società delle autostrade, retaggio di una spartizione clientelare fra DC (Poste) e PSI (Autostrade) negli anni '90. Oggi un'azienda autoctona per lo smaltimento dei rifiuti, cresciuta esponenzialmente in tempi troppo rapidi, anche in seguito alla diversificazione delle sue attività nell'edilizia, è divenuta un'importante fonte di lavoro sul territorio al contrario delle Cave della zona, lungamente ingaggiate dal sindaco Giorgio Blasetti in cause legali per rimettere nelle casse comunali una parte dei notevoli introiti e per impedire il loro utilizzo come siti per lo smaltimento dei rifiuti anche nocivi.
Non ci sono servizi economicamente rilevanti per il turismo. I reiterati tentativi di coperative giovanile e altri imprenditori di favorie l'afflusso turistico valorizzando l'area medievale di Alba Fucens, un borgo con castello, e l'area del Casale Da Monte, sono sfumate per motivi poco chiari agli stessi amministratori e abitanti. Ugualmente è accaduto con le attività di maneggio (noleggio cavalli) Tuttavia per i turisti vanno segnalate alcune attività in loco: la produzione di miele autoctono, di formaggi, e l'allevamento e la macellazione in loco di bovini per le quali Massa D'albe è nota in tutta la zona. L'unico forno del paese produce pani e dolci tradizionali.
[modifica] Cronache
Salita alla ribalta della cronaca giornalistica per la cattiva gestione delle risorse del territorio, a causa di tentativi di infiltrazione mafiosa nel ciclo dei rifiuti, per il coinvolgimento nello scandalo dei fondi POP, e per alcuni locali adibiti a scambi di coppie, prostituzione e smercio di droghe, Massa DAlbe si è segnalata negli ultimi anni per un'intensa attività di ospitalità verso gli adolescenti vittime del disastro di Chernobyl. Molti giovani ucraini in estate trovano alloggio, cura e affetto presso le famiglie della zona. Anche grazie a queste attività di volontariato, l'integrazione etnica e culturale non presenta difficoltà di rilievo.
[modifica] Collegamenti esterni
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti