San Placido
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
Placido (VI secolo) è stato un monaco benedettino. È il principale discepolo di Benedetto da Norcia con Mauro.
La sua vita è totalmente avvolta nel mistero. Si dice fosse figlio di un patrizio di nome Tertullo. Sicuramente era più giovane di Mauro quando iniziò a seguire Benedetto a Subiaco. Nei Dialoghi di Gregorio Magno (II, vii) si racconta che da giovane avrebbe rischiato di annegare in un lago dove si sarebbe recato per prendere dell'acqua. Benedetto, che era nella sua cella, avrebbe avuto una visione che gli avrebbe rivelato l'accaduto. Sarebbe stato poi Mauro, mandato dall'abate, a salvare Placido dalla morte.
Dopo la sua morte, Placido era ricordato come confessore. Nell'XI secolo si diffuse la storia del suo martirio con trenta compagni. Il racconto, intitolato Passio S. Placidi, è opera di Pietro il Diacono, che avrebbe confuso la storia di Placido con quella di un omonimo martire ucciso sotto Diocleziano. Egli raccontò che nel 541 Placido andò a Messina, dove fondò un monastero di cui divenne abate. Pietro scrisse che lì sarebbe stato ucciso dai saraceni.
È considerato santo dalla chiesa cattolica ed è festeggiato il 5 ottobre. Le sue reliquie sono conservate a Ceriana, in provincia di Imperia. È patrono di Montecarotto e di Poggio Imperiale. È anche patrono dei novizi benedettini.