Sansevieria
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Sansevieria | ||||||||||||
![]() Sansevieria trifasciata |
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Classificazione scientifica | ||||||||||||
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Specie | ||||||||||||
Sansevieria è un genere delle Agavaceae, di origine tropicale con circa 50 specie erbacee perenni con radici rizomatose, foglie carnose lanceolate e variegate, che spuntano a gruppi dal rizoma, erette, spesse e coriacee, marmorizzate di verde scuro e a volte con strisce dorate lungo i margini, con altezze variabili da 30 cm ad oltre 1 m, i fiori sono riuniti in un'infiorescenza biancastra a forma di spiga, che emana un acuto odore dolciastro, tra le specie coltivate ricordiamo la Sansevieria trifasciata con numerose varietà, come la Sansevieria trifasciata var. larentii con le foglie bordate di giallo, la Sansevieria cylindrica con foglie tubulose, la Sansevieria hanii dalla forma raccolta e di bassa statura e la Sansevieria zeylanica con il fogliame dall'aspetto morbido
Indice |
[modifica] Uso
Come pianta ornamentale in vaso su terrazzi o negli appartamenti
[modifica] Metodi di coltivazione
Desiderano luce diffusa e temperatura calda e costante, temono il freddo resistono fino a temperature minime invernali di 8-10° C, e possono marcire facilmente sotto i 6° C, resistendo bene agli ambienti caldo-secchi invernali degli appartamenti, concimare mensilmente con fertilizzanti liquidi, annaffiare regolarmente diradando d'inverno, si devono rinvasare o rinterrare tutti gli anni in primavera, soprattutto se il ceppo si è infittito e affiorano le radici, utilizzare terreno permeabile, composto di terricciato sabbioso di letame e terra d'erica.
La moltiplicazione avviene per divisione dei cespi nelle varietà della Sansevieria trifasciata, e per talea di foglie nella Sansevieria zeylanica
[modifica] Avversità
- Temono gli attacchi di cocciniglie che devono essere eliminate tempestivamente
- Il ristagno di umidità provoca il giallume fogliare e il marciume di rizomi e foglie
[modifica] Etimologia
Secondo la tradizione, il genere fu denominato sansevieria da Raimondo di Sangro, principe di Sansevero, nel XVIII secolo. Di recente, invece, si tende a legare l'etimo al duca Pietro Antonio Sanseverino, al quale Vincenzo Petagna, il botanico scopritore del genere, avrebbe voluto dedicarlo: il naturalista svedese Thumberg ne avrebbe infatti registrato il nome in forma erronea (sansevieria anziché sansevierinia).