Sant'Ellero
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Sant'Ellero o Ilaro o Illaro o Ilario nacque in Tuscia nel 476.
Scelse come dimora per la vita eremitica e poi per quella cenobitica, guidato da un angelo, un monte della valle del Bidente poca distanza dal fiume, nei pressi di Galeata.
Il primo seguace di Sant'Ellero fu il nobile Olibrio che, una volta liberato da uno spirito maligno, fu battezzato coi due figli e si offrì come compagno di vita monastica. Sorse così, verso il 496, il nucleo monastico di Galeata.
La regola che egli fece osservare era semplicissima, simile a quella di San Pacomio (seguita da molti eremiti prima che si affermasse quella di San Benedetto)
La tradizione insegna che perfino l'imperatore Teodorico stesso (493-526), che aveva fatto costruire un palazzo non lontano dal monastero di Ellero, venuto a conoscenza degli avvenimenti prodigiosi che qui avvenivano, donò al monastero beni e terreni.
Ellero morì all'età di ottantadue anni, il 15 maggio del 558.
Il culto a s. Ilario, o s. Ellero è molto diffuso in Toscana ed in Romagna: specialmente nelle diocesi di Arezzo, Cesena, Forlì-Bertinoro, Faenza, Imola-Modigliana, Fiesole, Firenze e nell'abbazia di Farfa.
Il santo è patrono, oltre che di Galeata, anche della cittadina di Lugo (Ravenna); la sua festa è celebrata il 15 maggio.