Santarém (Portogallo)
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Santarém | |
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Nome ufficiale: | Santarém |
Stato: | ![]() |
Distretto: | Santarém |
Latitudine: | |
Longitudine: | |
Altitudine: | m s.l.m. |
Superficie: | 562 km² |
Popolazione: - Totale - Densità |
(2001) 63.563 ab. 113,1 ab./km² |
Comuni contigui: | {{{comunilimitrofi}}} |
CAP: | |
Pref. tel: | (+351)... |
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Sito istituzionale | |
Si invita a seguire lo schema comuni portoghesi |
Santarém è un municipio portoghese di 63.563 abitanti situato nel distretto di Santarém. E' il principale centro della regione del Ribaltejo (Riva del Tago), posta parte in piano e parte su una collina a destra del fiume, polo economico e commerciale al centro di una zona importante per l'agricoltura e l'allevamento. Il nome attuale le fu dato dai Visigoti che la chiamarono Santa Irmé, cioè Santa Irene. Conquistata dagli Arabi, rimase in loro potere fino al 1147 allorché fu presa dal primo re del Portogallo dom Alfonso I Henriques. I principali monumenti sono:
- Seminario con un'imponente chiesa fu costruito per i Gesuiti nel 1676 sul luogo dove c'era ilPalazzo Reale.
- Convento de Säo Francisco fondato nella prima metà del secolo XIII e ricostruito nel XIV con chiostro gotico-manuelino e chiesa romanico-gotica.
- Igreja de Santa Clara del secolo XIII custodisce la tomba di dona Leonor, figlis del re dom Alfonso III che fondò il convento di cui la chiesa faceva parte.
- Igreja da Marvila del secolo XVII riccamente decorata da azukejos.
- Igreja de Graça del 1380 in gotico fiorito con all'interno le tombe di Alfonso Tellez de Meneses fondatore delle chiesa, del nipote dom Pedro Meneses e del navigatore che scoprì il Brasile Pedro AAlvares Cabral (1467-1526) sposato con una Meneses.
- Museu Arqueologico collocato dentro la Basilica de São Joâo de Alpordo romanico-gotica raccoglie oggetti di vario tipo del periodo arabo e di quello manuelino.
- Jardim das Portas do Sol giardino pubblico sul sito dell'antica cittadella araba.
Come negli altri centri del Ribaltego, oltre ai mercati e alle feste, vi si svolgono le tradizionali corride in cui, a differenza di quelle spagnole,da regole risalenti all'inizio del XIX secolo, è proibito uccidere il toro come nelle "pegas" in cui in una specie di rituale-danza una fila di uomini (forcados) cerca di afferrarlo per le corna e di immobilizarlo ("pega" cioè presa). A 10 Km. a nord-est è Apiarça centro agricolo che nella "Casa das Paludos", villa del 1905 dove l'amatore d'arte José Relvas ha raccolto una interessante ed eclettica collezione di quadri di maestri fiamminghi e di pittori naturalisti portoghesi dell'Ottocento, di oggetti d'arte, arazzi, tappeti, azulejos,ceramiche, che costituiscono oggi il Museu José Revas arredato con i mobili antichi della villa.