Scambio etico
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Scambio etico è la definizione che, nel 2004, un movimento di pensiero ha dato alla pratica di condividere attraverso internet, quando non vi sia scopo di lucro e si rispetti una auto-limitazione temporale di almeno 18 mesi dalla pubblicazione, opere musicali e cinematografiche. L'obbiettivo dello scambio etico è quello di porsi come nuova frontiera di dialogo e reciproco rispetto tra gli autori e coloro che li rappresentano, i quali pretendono il rispetto fiscale dei termini fissati dalla legge sul diritto d'autore, ed il Popolo del peer to peer, sempre più numeroso, che mette in condivisione le opere immediatamente dopo il pubblico rilascio commerciale ed a volte anche prima.
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[modifica] Proclama dello scambio etico
Lo Scambio Etico pur rimanendo illegale, deve essere interpretato come il tentativo di mediazione al problema della criminalizzazione generalizzata del P2P, prevedendo delle clausole con cui il titolare del diritto d'autore può richiedere la rimozione della sua opera senza ricorrere alle Autorità. Lo Scambio Etico è qualcosa che, pur facendo condivisione -senza fine di lucro- di opere protette dal diritto d'autore, si auto-limita, in modo da ledere il meno possibile i legittimi interessi degli aventi diritto, evitando di mettere in condivisione film e musica con meno di 18 mesi dalla prima commercializzazione. Lo Scambio Etico è un impegno politico e deve essere una volontà manifesta di venire a patti con le Autorità e gli Autori, ai quali proponiamo: "Se ci tollerate, possiamo promuovere questo tipo di file sharing". L'obbiettivo dello Scambio Etico è l'Armistizio.
[modifica] Dalla teoria alla pratica
Nel 2005/2006 sono nate tre comunità di scambio etico con relativi siti internet dove, con le auto-limitazioni sopra citate, sono reperibili link dai quali è possibile scaricare materiale tutelato dal diritto d'autore. Anche il movimento di pensiero si è evoluto ed il 10-12-2006 si è formalmente costituito e registrato come Associazione Scambio Etico.
[modifica] Le iniziative
A fine estate del 2006, il comitato promotore di questo movimento ha avviato in rete la sottoscrizione di una petizione per la decriminalizzazione e legalizzazione del peer to peer ed organizzato a Milano, in concomitanza dell'assemblea costituente dell'associazione, un corteo nel centro della città a sostegno delle richieste presenti nella petizione per la decriminalizzazione e la legalizzazione.
[modifica] Gli obiettivi
L'aspettativa più lungimirante del movimento è la modifica della convenzione universale sul diritto d'autore che preveda, quando senza fini commerciali, la libera divulgazione delle opere dopo un periodo di 5 anni. Questo obbiettivo è comunque di difficile raggiungimento a causa delle modalità previste per la modifica della convenzione stessa. C'è però una proposta che è già stata in diversi paesi europei avanzata, per trovare il modo di legalizzare il peer to peer, ed è quella di destinare una parte dei canoni per le connessioni ADSL ad un ente predisposto a redistribuirne gli utili agli aventi diritto. Questa proposta è attualmente allo stato embrionale ma ha già, a fine dicembre 2005 e benché poi non approvata definitivamente, avuto il consenso di una camera parlamentare delle istituzioni francesi, nel maggio del 2006 il Ministro della giustizia svedese l'ha ventilata come ipotesi ed è stata, ad inizio febbraio 2007, proposta da esponenti dei maggiori partiti olandesi. Anche in Italia questa ipotesi sta cominciando a trovare sostenitori ed è stata quindi rilanciata dal movimento nella petizione.
[modifica] L'associazione
Espressione di tale movimento è una associazione che chiede alla autorità italiane ed internazionali un trattamento differenziato quando la condivisione dei file avviene senza fini commerciali e più in generale il riconoscimento della particolare peculiarità che nel web hanno i siti e le attività che non si propongono scopi di lucro.
[modifica] Le tematiche affini
Mentre i difensori del principio del Copyright hanno un punto di aggregazione nella Siae, coi suoi mezzi economici, con le sue struttture ed i suoi uffici studi, i difensori della "libertà della rete" si presentano, in genere, disuniti e con una visione ristretta ai problemi singoli.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- (IT) Sito ufficiale
- La proposta francese
- La proposta olandese
- Petizione
- Convenzione universale sul diritto d’autore
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